Liceo classico statale Vittorio Emanuele II

Liceo classico statale Vittorio Emanuele II
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
CittàNapoli
IndirizzoVia San Sebastiano, 51, 80134, Napoli
SuccursaliVia Carlo Pecchia 26, 80141 Napoli
Organizzazione
TipoLiceo Classico
OrdinamentoPubblico
Fondazione1861
PresideStefania Colicelli
Studenti780
Dati generali
TestataL’Urlo
Mappa di localizzazione
Map
Sito web

Il liceo classico statale "Vittorio Emanuele II" è un istituto scolastico superiore di Napoli.

Il "Vittorio Emanuele II" fu il primo liceo del Regno d'Italia, venendo fondato con regio decreto del 1861 e inaugurato nel marzo dello stesso anno. L'aumento degli alunni e l'esigenza di nuovi locali portò alla creazione di succursali[1] sparse nel territorio partenopeo: il "Genovesi", il "Vico", il "Garibaldi", l'"Umberto I" e il "Sannazaro", che ottennero l'indipendenza alcuni anni dopo.

Emblema Del Liceo Ginnasio Vittorio Emanuele II

Nel 1990, all'indomani delle celebrazioni per il 125º anniversario della fondazione del liceo, nacque l'idea di creare un simbolo[2] che rappresentasse il liceo più antico di Napoli, in Italia e nel mondo. Si scelse così la figura di un toro con il volto umano, effigie presente su tutte le monete dell'antica Neapolis. L'immagine risalente al V secolo a.C. raffigura il dio dei fiumi Acheloo, un minotauro al contrario. Sulla moneta è presente l'iscrizione Νεοπολι (in alto) της (in basso), che in greco antico stava a dire: "abitante della nuova comunità".


L'accorpamento

Dal 1º settembre 2018, per effetto della delibera n°839 del 28/12/2017 della Giunta regionale della Campania, il Liceo Classico Statale "Vittorio Emanuele II" è stato accorpato con il Liceo Classico Statale "Giuseppe Garibaldi".

  1. ^ Computer www.computersoftwaresas.it, Vittorio Emanuele II, su lnx.liceovittorioemanuele.it. URL consultato il 4 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2015).
  2. ^ Computer www.computersoftwaresas.it, Vittorio Emanuele II, su lnx.liceovittorioemanuele.it. URL consultato il 4 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2015).

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]