Lynx issiodorensis
Lynx issiodorensis | |
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Cranio e mandibole di Lynx issiodorensis | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Carnivora |
Famiglia | Felidae |
Genere | Lynx |
Specie | L. issiodorensis |
La lince d'Issoire (Lynx issiodorensis) era un mammifero carnivoro appartenente ai felidi. Visse tra il Pliocene inferiore e il Pleistocene inferiore (circa 5 - 1,5 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa, Asia e forse Africa.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo animale era molto simile a una lince attuale, ma le dimensioni erano in media leggermente maggiori. L'altezza media al garrese era di circa 60 centimetri, e quindi Lynx issiodorensis era grande quanto gli esemplari più grandi tra le linci attuali. Le proporzioni corporee, inoltre, differivano notevolmente: questa specie possedeva un cranio relativamente più grande, con un muso più allungato e inserzioni per i muscoli masticatori più sviluppate. Il collo era più lungo e potente, mentre le zampe erano più corte e robuste. In tutte queste caratteristiche, L. issiodorensis assomigliava ai grandi felini tropicali come i leopardi (ed effettivamente era grande quanto un piccolo leopardo).
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Questo animale venne descritto per la prima volta nel 1828, sulla base di resti fossili ritrovati nei pressi di Issoire in Alvernia (Francia) e descritti come Felis issiodorensis. I fossili vennero in seguito attribuiti al genere Lynx, ma la classificazione di questa forma non è affatto chiara. È stato ritenuto che questa forma fosse ancestrale alle odierne specie di linci (Kurten, 1978) o più specificatamente alla sola lince pardina (Lynx pardinus) (Werdelin, 1981).
È probabile che vi fossero delle differenti cronosottospecie, tra le quali L. i. valdarnensis, che gradualmente ridussero la loro taglia fino a dare luogo all'attuale lince pardina (Cherin et al., 2013). Numerosi fossili di questa lince sono stati ritrovati in Europa (tra cui Francia, Italia, Germania, Spagna) e in Asia, ed è possibile che alcuni fossili africani siano anch'essi da attribuire a questa specie.
Paleoecologia
[modifica | modifica wikitesto]Le caratteristiche morfologiche di L. issiodorensis indicano che questo animale era probabilmente in grado di cacciare prede più grandi rispetto a quelle delle odierne linci. È tuttavia altrettanto probabile che anche L. issiodorensis, come le linci attuali, si nutrisse anche di prede più piccole come i lagomorfi.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Croizet J.B. & Jobert A. (1828). Recherches sur les ossemens fossils du Département du Puy-de-Dôme. Thibaut-Landriot, Paris: 1-224.
- Kurtén B. (1978). The lynx from Etouaries, Lynx issiodorensis (Croizet & Jobert), late Pliocene. Annales Zoologici Fennici, 15: 314-322.
- Werdelin L. (1981). The evolution of lynxes. Annales Zoologici Fennici, 18: 37-71.
- Cipullo A. (2010). L'evoluzione del genere Lynx dal Pliocene al Pleistocene Medio nell'area mediterranea. 118 pp. PhD thesis, Università di Modena-Bologna-Roma, Italy.
- Cherin M., Iurino D.A. e Sardella R. (2013). New well-preserved material of Lynx issiodorensis valdarnensis (Felidae, Mammalia) from the Early Pleistocene of Pantalla (central Italy). Bollettino della Società Paleontologica Italiana, 52 (2), 103-111.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lynx issiodorensis
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lynx issiodorensis, su Fossilworks.org.