Macrotis leucura
Bilby minore[1] | |
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Esemplare di Macrotis leucura al Tring Museum. | |
Stato di conservazione | |
Estinto (1950)[2] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Mammalia |
Infraclasse | Metatheria |
Superordine | Australidelphia |
Ordine | Peramelemorphia |
Famiglia | Thylacomydae |
Genere | Macrotis |
Specie | M. leucura |
Nomenclatura binomiale | |
Macrotis leucura Thomas, 1887 | |
Areale | |
Il bilby minore (Macrotis leucura Thomas, 1887), noto anche come yallara, bandicoot dalle orecchie di coniglio minore o bandicoot dalle orecchie di coniglio dalla coda bianca, era un marsupiale dall'aspetto simile a un coniglio. Delle dimensioni di un giovane coniglio, viveva nei deserti dell'Australia centrale. Viene ritenuto estinto dagli anni '50.
Il bilby minore venne scoperto per la prima volta nel 1887. Essendo onnivoro, la sua dieta comprendeva termiti, formiche e radici[3]. Era di un colore grigio-bruno che si faceva più pallido sul ventre, aveva la coda bianca e, con un peso tra i 300 e i 450 g, era molto più piccolo del bilby maggiore. La sua presenza è stata riscontrata solamente nelle aride regioni dell'Australia centrale, precisamente nel Deserto di Gibson e nel Gran Deserto Sabbioso; il suo areale potrebbe essere stato anche più vasto, ma non lo sapremo mai con certezza. È stato sterminato dai cacciatori di pellicce, dalla predazione da parte delle volpi e dalla competizione con i conigli.
Trovava rifugio tra le dune sabbiose, scavando tane profonde 2-3 metri e chiudendone di giorno l'entrata con la sabbia. Aveva abitudini notturne e si riproduceva una volta all'anno, mettendo alla luce due piccoli per volta. Sembra che sia stato piuttosto comune nei pressi di Cooncherie Station durante l'estate del 1932, quando ne vennero catturati vivi per l'ultima volta molti esemplari. L'ultima prova della sua sopravvivenza fu un cranio ritrovato nel nido di un'aquila cuneata nel 1967. Dopo un'attenta analisi, si stimò che si trovasse lì da meno di 15 anni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Macrotis leucura, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ (EN) Lamoreux, J. & Hilton-Taylor, C. (Global Mammal Assessment Team) 2008, Macrotis leucura, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Chris Pavey, Lesser Bilby (PDF), in Threatened Species of the Northern Territory, Northern Territory Department of Natural Resources, Environment and the Arts, maggio 2006. URL consultato il 22 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2008).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Tim Flannery and Peter Schouten A Gap in Nature. Published by William Heinemann (2001)
- Brands, S. J., Macrotis leucura, in Systema Naturae 2000. URL consultato il November 29 2005.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Macrotis leucura
- Wikispecies contiene informazioni su Macrotis leucura
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lesser Bilby, su rainforestinfo.org.au.