Marius Toudoire

Denis Marius Toudoire (Tolone, 15 novembre 1852Parigi, 11 marzo 1922) è stato un architetto francese.

In particolare realizzò stazioni per la Compagnie des chemins de fer de Paris à Lyon et à la Méditerranée (PLM), comprese le principali stazioni: Parigi Lione a Parigi, Bordeaux-Saint-Jean e Toulouse-Matabiau. Realizzò anche la Grande Poste d'Alger.

Ristorante Le Train bleu, Parigi, Gare de Lyon.

Marius Toudoire era il figlio di Augustin Martin Toudoire e Chritine Élisabeth Joye.

Si iscrisse alla École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi dove studiò con Charles-Auguste Questel (1807-1888), secondo al Prix de Rome, e con il suo allievo Jean-Louis Pascal (1837-1920) primo al Prix de Rome. nel 1866. Si laureò nel 1879 [1] .

Fu incaricato, dal Consiglio di amministrazione della Compagnie des chemins de fer de Paris à Lyon et à la Méditerranée (PLM), presieduto da Stéphane Adolphe Dervillé, della costruzione della Gare de Lyon a Parigi e di avere un occhio attento nella decorazione di questo edificio, in particolare nella scelta degli artisti e nella realizzazione delle opere secondo le prescrizioni del Consiglio.

Aveva i suoi uffici nel 1895 in 88, rue Saint-Lazare.

Ispettore degli Edilizia Civile per il Ministero della Guerra, fu architetto dei Palazzi delle Manifatture Nazionali all'Esposizione Universale del 1900.

Morì l'11 marzo 1922 a casa sua, al 4, rue Sainte-Anne nel I arrondissement di Parigi. Il 14 marzo venne celebrata una funzione religiosa presso la chiesa di Saint-Roch, seguita da una sepoltura nel cimitero di Garches[2].

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]

il 14 agosto 1900 venne nominato Cavaliere della Legion d'onore per la sua partecipazione all'Esposizione Universale del 1900 a Parigi come architetto del Palazzo delle Manifatture Nazionali.

  1. ^ (FR) Architecte / Maître d'œuvre: Marius Toudoire, su pss-archi.eu..
  2. ^ (FR) Le monde et la ville, in Le Journal, 3 marzo 1922, p. 2.
  3. ^ (FR) Un lieu mythique de Paris: de 1900 à nos jours (histoire), su le-train-bleu.com..
  • Denis Marius Toudoire, su Base Léonore, Paris, Archives nationales, p. 1-11. URL consultato l'11 septembre 2021.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]