Monte Pennino (Prealpi Liguri)
Monte Pennino | |
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Vista dal Poggio Coppa d'Oro | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Cuneo |
Altezza | 1 270 m s.l.m. |
Catena | Alpi |
Coordinate | 44°10′06.44″N 8°01′33.52″E |
Altri nomi e significati | Galerin |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Sud-occidentali |
Sezione | Alpi Liguri |
Sottosezione | Prealpi Liguri |
Supergruppo | Catena Settepani-Carmo-Armetta |
Gruppo | Gruppo Galero-Armetta |
Sottogruppo | Costiera Galero-Armetta |
Codice | I/A-1.I-A.3.a |
Il monte Pennino è una montagna delle Prealpi Liguri alta 1270 m.[1]
Toponimo
[modifica | modifica wikitesto]Un tempo in monte era chiamato Galerin dalla gente del posto.[2] Il toponimo Pennino deriverebbe dall'antica radice celtica penn, che significa cima o vetta.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il monte si trova a cavallo tra la Val Neva e l'Alta Val Tanaro, e fa parte della catena principale alpina. In direzione sud-ovest il crinale perde quota con il Bocchino delle Meraviglie e sale poi al Monte Galero. Nella direzione opposta lo spartiacque principale collega il monte Pennino al Colle San Bernardo e risale poi al Bric dello Schiavo.[4] Poco ad ovest della cima del Monte Pennino si trova una altissima antenna strallata con cavi di acciaio. La montagna appartiene al comune di Garessio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel periodo napoleonico la zona venne coinvolta dagli scontri tra le truppe austro-sarde e quelle francesi. La guardia della montagna in particolare era stata affidata a un battaglione austriaco, che venne però sorpreso e travolto dal nemico.[5]
Accesso alla cima
[modifica | modifica wikitesto]La montagna, ammantata da fitti boschi e dalle forme arrotondate, non presenta interesse alpinistico.[1] Può essere raggiunta dal Bocchino delle Meraviglie, un valico della catena principale alpina collocato tra il Monte Galero e il Colle di San Bernardino e per il quale passa l'Alta Via dei Monti Liguri.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b CAI-TCI, Alpi liguri, pagg. 248-249.
- ^ Francesco Salino, Monti e caverne di Mondovì - il Mondolè, Mongioie e Montegalero : le grotte, la ghiacciaia dei dossi o dei pipistrelli, Bossèa, Stabilimento tipografico il conte Cavour, 1877, p. 122, ISBN non esistente. URL consultato il 27 aprile 2023.
- ^ AA.VV., Bollettino dell'Ufficio storico, Ufficio storico dello Stato maggiore del R. Esercito, 1933, p. 411, ISBN non esistente. URL consultato il 29 aprile 2023.
- ^ Fraternali, carta 1:25.000.
- ^ Antonino Ronco, La Marsigliese in Liguria, Tolozzi, 1973, p. 212, ISBN non esistente. URL consultato il 29 aprile 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Euro Montagna e Lorenzo Montaldo, Alpi Liguri, collana Guida dei Monti d'Italia, CAI-TCI, 1981, ISBN non esistente.
- Cartografia
- Cartografia ufficiale italiana in scala 1:25.000 e 1:100.000, Istituto Geografico Militare.
- Carta dei sentieri e stradale scala 1:25.000 n. 26 Bassa val Tanaro Val Bormida e Cebano, Ciriè, Fraternali editore.
Altri progetti
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