NGC 867

NGC 867
Galassia lenticolare
NGC 867 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel
Data21 dicembre 1783 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBalena
Ascensione retta02h 17m 04.8s [2]
Declinazione01° 14′ 39″ [2][1]
Distanza296,4 milioni di a.l.
(90,89 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)12,9 [3]
nella banda B: 13,8 [3]
Redshift+0,021408 ± 0,000007 [2]
Luminosità superficiale13,20
Angolo di posizione105° [3]
Velocità radiale6418 ± 2 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia lenticolare
ClasseS0^+? [2], S0-a [3], S0(r)a? [1]
Dimensioni129 000 a.l.
(39 700 pc)
Altre designazioni
NGC 875
PGC 8718
MCG 0-6-60
UGC 1760
KCPG 62A
CGCG 387-65 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 867
Categoria di galassie lenticolari

NGC 867 è una galassia lenticolare situata nella costellazione della Balena, a una distanza di circa 296 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

La galassia è stata scoperta il 21 dicembre 1783 dall'astronomo britannico di origine tedesca William Herschel.[1] La galassia è stata poi osservata in modo indipendente il 26 settembre 1865 dall'astronomo prussiano Heinrich d'Arrest e in seguito inserita nel New General Catalogue con la designazione NGC 875, che quindi è un duplicato della precedente.

NGC 867 presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2]

Il database SIMBAD la classifica come galassia LINER, cioè una galassia il cui nucleo presenta uno spettro di emissione caratterizzato da larghe righe di atomi debolmente ionizzati.[4]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 867, su cseligman.com. URL consultato il 27 agosto 2024.
  2. ^ a b c d e f g Results for object NGC 867, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 27 agosto 2024.
  3. ^ a b c d e (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 800 à 899, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 27 agosto 2024.
  4. ^ (EN) Simbad, NGC 875 -- LINER-type Active Galaxy Nucleus, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 27 agosto 2024.

Voci correlate

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