Oskar Fischinger
Oskar Fischinger (Gelnhausen, 22 giugno 1900 – Los Angeles, 31 gennaio 1967) è stato un animatore e pittore tedesco, autore di cortometraggi d'animazione astratta.
Ha realizzato più di 50 cortometraggi, e circa 900 tele.
Tra i suoi film, Motion Painting No. 1 (1947) fa parte dello statunitense National Film Registry.
Viene ricordato universalmente tra i più celebri esponenti del cinema astratto, come uno degli artisti che hanno maggiormente innovato il campo delle tecniche di animazione e soprattutto per aver sperimentato, nella prima metà del XX secolo, il rapporto esistente tra suono-segno e il suo connubio attraverso la realizzazione di noti brani musicali allora in voga.
Viene ricordato come un precursore delle tecniche cinematografiche, sia dal punto di vista visivo che da quello sonoro e riconosciuto come precursore del cinema d'animazione sperimentale e padre dei primi videoclip musicali.
Nella Germania Hitleriana la sua arte venne considerata come Arte degenerata per cui venne esiliato negli Stati Uniti e nel 1936 decise di trasferirsi a Hollywood.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Primi anni
[modifica | modifica wikitesto]Oskar Wilhelm Fischinger nacque a Gelnhausen (Germania), quarto di sei fratelli. Suo padre conduceva una drogheria, mentre la madre aveva un locale che fungeva da birreria, taverna e sala da bowling. Fin da piccolo si appassionò alla pittura, incoraggiato dagli artisti che venivano a dipingere i paesaggi di Gelnhausen.[1] Interessandosi anche di musica (prendeva lezioni di violino), iniziò a lavorare come apprendista presso un'azienda di costruttori d'organi, fino al giorno in cui i proprietari vennero chiamati alle armi. L'anno seguente lavorò come disegnatore presso lo studio di un architetto, finché non venne chiamato egli stesso alla visita di leva. Fu respinto per motivi di salute e la sua famiglia si trasferì a ovest di Francoforte, dove Fischinger frequentò una scuola commerciale e lavorò come apprendista presso una fabbrica, fino ad ottenere il diploma di ingegnere.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]A Francoforte, Fischinger incontrò il critico teatrale Bernhard Diebold, il quale presentò Fischinger al regista Walter Ruttmann, pioniere del cinema astratto. Ispirandosi ai lavori del regista tedesco, Fischinger iniziò a sperimentare dapprima con liquidi colorati e poi successivamente con materiali tradizionali, come cera e argilla. In seguito inventò la "Wax Slicing Machine", una macchina da taglio sincronizzata con un otturatore di una videocamera: lo strumento induce la cera liquida a solidificare su una superficie fredda, la quale viene tagliata da una lama. Il risultato del film mostra un time-lapse attraverso le sezioni della cera, creando movimenti astratti.[2] Fischinger scrisse a Ruttmann di questa sua invenzione, il quale espresse interesse. Quindi si trasferì a Monaco e Fischinger autorizzò Ruttmann ad utilizzare la macchina per fare gli sfondi del film di Lotte Reiniger: Le avventure del principe Achemed. Durante questo periodo Fischinger fece numerosi esperimenti sulla sua macchina, successivamente conosciuti come Wax Experiments.
Nel 1924, Fischinger venne assunto dall'imprenditore americano Luis Seel per produrre animazioni satiriche per un pubblico adulto. Iniziò anche a fare film astratti provando nuove e differenti tecniche, incluso l'utilizzo del "multiple projector", una tecnica di videoproiezione per animazioni astratte. Nel 1926 e 1927, Fischinger inserisce all'interno dei suoi show un accompagnamento musicale. Queste animazioni si intitolano Fieber (Fever), Vakuum, Macht (Power) e come ultimo R-1 ein Formspiel.[3]
Nel 1927, davanti ad improvvise difficoltà economiche, Fischinger prese in prestito delle somme di denaro dalla famiglia e successivamente anche dalla padrona di casa. Nel giugno del 1927 tentò di sfuggire ai creditori scappando di nascosto da Monaco a Berlino. Prese solamente il poco necessario per il cammino di quasi 600 chilometri attraverso la campagna tedesca, documentando con un time-lapse il suo viaggio: il filmato che venne poi realizzato nei decenni successivi prese il nome di Walking from Munich to Berlin.
Nel 2012, venne dedicato a Oskar Fischinger un evento al Whitney Museum di New York e alla Tate Modern di Londra, intitolato "Raumlichtkunst", letteralmente in italiano "Spazio Luce Arte"; le esibizioni vennero ricostruite dal "Center for Visual Music" e consistettero nella riproposizione di una serie di proiezioni multiple eseguite da Fischinger in Germania nel 1926.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Moritz, 2.
- ^ (EN) William Moritz, Optical Poetry: The Life and Work of Oskar Fischinger, p. 7, ISBN 0-253-34348-8.«The "Wax Machine" synchronized the blade of a guillotine cutting-machine (the hind used to make ultra-thin slices of ham or cheese in a deli) with a shutter of movie-camera. Every time the machine made a slice, the camera would shoot one frame of the fresh surface expose by the latest cut. The resulting film showed a time-lapse cross-section moving through the wax, might abstract movements.»
- ^ (EN) Cindy Keefer, Space Light Art - Early Abstract Cinema and Multimedia, 1900-1959, su centerforvisualmusic.org, White Noise, 2005 - 2009.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Oskar Fischinger: un mancato musicista!, su cinemasperimentale.it. URL consultato il 29 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2013).
- (EN) The Fischinger Archive: sito mantenuto da "Oskar Fischinger Archive", gestito dal "Fischinger Trust".
- (EN) "My Statements are in My Work", raccolta di detti di Oskar Fischinger.
- (EN) Center for Visual Music: pagine di ricerca su Fischinger, include bibliografia, note ai film, una galleria con alcuni disegni di Fischinger, materiale in una biblioteca on-line.
- (EN) Fischinger Bibliography, bibliografia presso "Center for Visual Music".
- Sito ufficiale, su oskarfischinger.org.
- (EN) Oskar Fischinger, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Oskar Fischinger, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Oskar Fischinger, su Discogs, Zink Media.
- Oskar Fischinger, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Bruno Di Marino, FISCHINGER, Oskar, in Enciclopedia del cinema, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2003.
- (EN) Oskar Fischinger, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Oskar Fischinger, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Oskar Fischinger, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (DE, EN) Oskar Fischinger, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 10054181 · ISNI (EN) 0000 0000 7364 1248 · Europeana agent/base/148537 · ULAN (EN) 500099012 · LCCN (EN) n50005297 · GND (DE) 119451107 · BNE (ES) XX5791003 (data) · BNF (FR) cb14071839n (data) · J9U (EN, HE) 987007448694905171 |
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