Ottante (costellazione)

Ottante
Mappa della costellazione
Nome latinoOctans
GenitivoOctantis
AbbreviazioneOct
Coordinate
Ascensione retta22 h
Declinazione-90°
Area totale291 gradi quadrati
Dati osservativi
Visibilità dalla Terra
Latitudine min+0°
Latitudine max-90°
Transito al meridiano20 settembre, alle 21
Stella principale
Nomeγ Octantis
Magnitudine app.3,73
Altre stelle
Magn. app. < 3Nessuna
Magn. app. < 635
Costellazioni confinanti
Da est, in senso orario:
Immagine dell'Ottante

L'Ottante (in latino Octans, abbreviato in Oct) è una delle 88 costellazioni moderne. Si tratta di una costellazione meridionale poco appariscente, introdotta da Nicolas Louis de Lacaille e nota più che altro per essere la sede del polo sud celeste.

Caratteristiche

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L'Uranometria di Bayer; l'Ottante ancora non era stato creato e lo spazio da essa occupato era diviso fra le costellazioni adiacenti.

L'Ottante contiene solo una stella di terza magnitudine, la ν Octantis, mentre le restanti sono di quarta e quinta grandezza; questo, unito al fatto che nelle regioni vicine non sono presenti altre stelle luminose, rende la sua individuazione piuttosto difficoltosa. Sotto cieli bui è possibile reconoscere il triangolo scaleno allungato formato dalle stelle β, γ e ν.

La stella σ Octantis è la più vicina al polo sud celeste, ma è così debole da essere in pratica inutile come stella polare per l'emisfero australe della Terra; infatti questa stella ha una magnitudine apparente di circa 5,5. Si preferisce solitamente ricorrere ad Acrux e Gacrux, due stelle particolarmente luminose della Croce del Sud che fungono da puntatori per il polo sud, dato che il loro prolungamento porta a σ Octantis.

La sua visibilità è limitata alle regioni dell'emisfero australe: sebbene sia infatti in parte osservabile anche dalle regioni boreali più vicine all'equatore, affinché si possa avere una visione d'insieme della costellazione occorre trovarsi almeno nella fascia tropicale media dell'emisfero sud, in modo che la costellazione sia completamente circumpolare e quindi osservabile per intero.

Stelle principali

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Lo stesso argomento in dettaglio: Stelle principali della costellazione dell'Ottante.

La σ Octantis è la stella visibile ad occhio nudo più prossima al polo sud celeste; si tratta di una gigante gialla di magnitudine 5,45.

Stelle doppie

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La costellazione contiene alcune stelle doppie facili da risolvere.

  • HD 85300 è composta da due stelle di magnitudine quasi uguale, risolvibili anche con un piccolo telescopio; si individua con facilità a sud del Camaleonte.
  • HD 212168 si trova nella parte opposta alla precedente rispetto al polo sud celeste; è formata da due astri di sesta e di ottava magnitudine, separati da oltre 20", dunque alla portata di piccoli strumenti.
Principali stelle doppie[1][2]
Nome Magnitudine
Separazione
(in secondi d'arco)
Colore
A B
HD 85300 09h 33m 18s -86° 00′ 36″ 7,0 7,2 15,7 g + g
μ2 Octantis 20h 41m 44s -75° 21′ 03″ 7,1 7,7 17,0 g + g
λ Octantis 21h 50m 54s -82° 43′ 08″ 5,4 7,7 2,8 ar + b
HD 212168 22h 25m 51s -75° 00′ 56″ 6,1 8,8 20,4 g + b

Stelle variabili

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Le stelle variabili nell'Ottante sono in genere poco luminose.

L'unica alla portata di un binocolo, come pure ad occhio nudo, è la ε Octantis, una variabile semiregolare che oscilla fra la quarta e la quinta grandezza in poco meno di due mesi; le sue variazioni possono essere apprezzate nel tempo anche senza l'ausilio di strumenti.

Fra le numerose Mireidi, la più brillante è la R Octantis, che in fase di massimo arriva alla magnitudine 6,4; quando è al minimo è di tredicesima magnitudine e può essere osservata solo con potenti strumenti.

Presso la stella Sigma Octantis viene individuato il Polo Sud Celeste in opposizione alla Stella Polare dell'emisfero boreale.

Principali stelle variabili[1][2][3]
Nome Magnitudine
Periodo
(giorni)
Tipo
Max. Min.
R Octantis 05h 26m 06s -86° 23′ 18″ 6,4 13,2 405,39 Mireide
S Octantis 18h 08m 44s -86° 47′ 54″ 7,2 14,0 259,00 Mireide
U Octantis 13h 24m 33s -84° 13′ 31″ 7,0 14,1 308,444 Mireide
X Octantis 10h 26m 14s -84° 20′ 54″ 7,4 11,4 206,80 Semiregolare pulsante
UV Octantis 16h 32m 26s -83° 54′ 11″ 8,70 9,97 0,5426 RR Lyrae
ε Octantis 22h 20m 02s -80° 26′ 23″ 4,58 5,30 55: Semiregolare

Oggetti non stellari

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Lo stesso argomento in dettaglio: Oggetti non stellari nella costellazione dell'Ottante.

La costellazione dell'Ottante non contiene oggetti luminosi; le galassie qui visibili sono molto remote e difficilmente osservabili.

l'oggetto catalogato come NGC 6438 è un esempio di galassie interagenti, mentre la galassia più luminosa è NGC 7098, una galassia spirale barrata con i bracci molto deboli.

Principali oggetti non stellari[2][4][5]
Nome Tipo Magnitudine
Dimensioni apparenti
(in primi d'arco)
Nome proprio
NGC 6438 18h 22m 17s -85° 24′ 06″ Galassia 11,5 2,6 x 2,6
NGC 7098 21h 44m 16s -75° 06′ 42″ Galassia 11,3 4,4 x 3,0

Sistemi planetari

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Nell'Ottante sono noti pochi sistemi planetari. HD 142022 possiede un pianeta gigante gassoso grande oltre quattro volte Giove, posto su un'orbita ad oltre 2 UA dalla sua stella madre; HD 212301 possiede invece un pianeta di dimensioni pari a un terzo di quelle di Giove, situato su un'orbita molto ravvicinata. LHS 475 b è stato il primo pianeta la cui conferma è avvenuta tramite il telescopio spaziale James Webb.

Sistemi planetari[1]
Nome del sistema
Tipo di stella
Numero di pianeti
confermati
HD 142022 16h 10m 15s -84° 13′ 54″ 7,69 Nana gialla 1 (b)
LHS 475 19h 20m 54s -82° 33′ 17″ 12,7 Nana rossa 1 (b)
HD 212301 22h 27m 31s -77° 43′ 05″ 7,77 Nana gialla 1 (b)
  1. ^ a b c Result for various objects, su simbad.u-strasbg.fr, SIMBAD. URL consultato il 4 giugno 2009.
  2. ^ a b c Alan Hirshfeld, Roger W. Sinnott, Sky Catalogue 2000.0: Volume 2: Double Stars, Variable Stars and NonstellarObjects, Cambridge University Press, aprile 1985, ISBN 0-521-27721-3.
  3. ^ The International Variable Stars Index - AAVSO, su Results for various stars. URL consultato il 20 giugno 2009.
  4. ^ The NGC/IC Project Public Database, su Results for various objects. URL consultato il 20 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  5. ^ NASA/IPAC Extragalactic Database, su Results for various stars. URL consultato il 20 ottobre 2006.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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