Personal Computer Memory Card International Association

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Il logo della PCMCIA
Un dispositivo PCMCIA, in questo caso una scheda Ethernet 3Com inserita in computer portatile IBM ThinkPad 760

La Personal Computer Memory Card International Association (PCMCIA) è stato un gruppo di produttori di hardware per computer, operante sotto questo acronimo dal 1989 al 2009. A partire dalla PCMCIA card nel 1990, in seguito ridenominata PC Card, ha creato vari standard per le interfacce hardware progettate per i computer portatili.

La PCMCIA venne istituita per merito del matematico ed informatico britannico Ian H.S. Cullimore, [1] uno dei fondatori della Poqet Computer Corporation con sede a Sunnyvale,[1] che stava cercando di integrare una nuova tecnologia di scheda di memoria come mezzo di archiviazione dei dati nei primi personal computer palmari basati su DOS,[1] dal momento che le unità floppy e i dischi rigidi tradizionali erano troppo grandi ed energivori per essere inseriti nei dispositivi portatili alimentati a batteria.[1] Quando nel luglio 1989[1] Poqet contattò sia Fujitsu per le schede di memoria SRAM esistenti ma ancora non standardizzate, sia Intel per le memorie flash, [1] fu evidente per le parti coinvolte la necessità e il potenziale di stabilire uno standard mondiale per le schede di memoria. Ciò portò alla fondazione della PCMCIA nel settembre 1989.[1][2]

Già all'inizio del 1990 aderirono alla PCMCIA una trentina di aziende, tra cui Poqet, Fujitsu, Intel, Mitsubishi, IBM, Lotus, Microsoft e SCM Microsystems (ora Identiv).[1]

Dal 1990 in poi l'associazione produsse e curò diversi standard per le interfacce di trasmissione parallela dei dati nei computer portatili, in particolare la PCMCIA card (successivamente ribattezzata PC Card) e l'ExpressCard (2003).

La PCMCIA fu sciolta nel 2009; da allora, stando al sito web del PCMCIA, tutte le sue attività sono state rilevate dall'USB Implementers Forum.[3]

PCMCIA sta per Personal Computer Memory Card International Association, il gruppo di aziende che definirono lo standard della PCMCIA Card. Tale acronimo era difficile sia da pronunciare sia da ricordare, e talvolta gli veniva attribuito scherzosamente il significato People Can't Memorize Computer Industry Acronyms ("Le persone non riescono a memorizzare gli acronimi dell'industria informatica").[4][5] Per migliorare l'approccio mnemonico e per agevolare il marketing, l'associazione acquisì i diritti sul termine più semplice "PC Card" da IBM e ribattezzò con questo nome la PCMCIA Card a partire dalla versione 2. Le schede PC Card venivano utilizzate per reti wireless, modem e altre funzioni all'interno dei computer portatili.

Dopo la chiusura della PCMCIA nel 2009, i suoi standard sono stati poco utilizzati nel nuovo hardware, dato che la maggior parte dei dispositivi rimovibili utilizzano l'interfaccia USB. Nel marzo 2023 i curatori del kernel Linux hanno annunciato una progressiva rimozione dei driver PCMCIA obsoleti dal kernel principale.[6]

  1. ^ a b c d e f g h (DE) Hermann Strass, PCMCIA optimal nutzen, Franzis-Verlag GmbH, Poing, 1994, ISBN 3-7723-6652-X.
  2. ^ (DE) Bernd Mielke, PC-Card Anwender-Lösungen, Franzis-Verlag GmbH, Feldkirchen, 1997, ISBN 3-7723-4313-9.
  3. ^ (EN) USB-IF Announces Intent to Acquire PCMCIA Assets (PDF), su usb.org, USB Implementers Forum (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ PCMCIA, su garzantilinguistica.it, Garzanti Linguistica. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  5. ^ (EN) Scott H. Clark e Peter Norton, Peter Norton's new Inside the PC, SAMS, 2002, p. 33, ISBN 0-672-32289-7.
  6. ^ (EN) Michael Larabel, Linux 6.4 Slated To Start Removing Old, Unused & Unmaintained PCMCIA Drivers, su phoronix.com, 11 marzo 2023. URL consultato il 4 gennaio 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (EN) Sito ufficiale, su pcmcia.org (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2008).
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