Pace di Acilisene
La pace di Acilisene[1] fu un trattato tra l'Impero romano d'oriente sotto Teodosio I e l'Impero Sassanide sotto Sapore III tra il 384 e il 390 (solitamente datato al 387). Il trattato divideva la Grande Armenia tra questi due imperi. La Persia ricevette la quota maggiore. Con questo trattato anche l'Impero bizantino/romano d'oriente approvò finalmente la perdita della regione di Kartli-Iberia a favore dell'Iran sasanide.[2][3] Da questo punto in poi, l'influenza iraniana crebbe ancora una volta nella Georgia orientale e lo zoroastrismo sembrò affermarsi come la seconda religione stabilita accanto al cristianesimo.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Oliver Nicholson, The Oxford Dictionary of Late Antiquity, Oxford University Press, 19 aprile 2018, p. 1001, ISBN 978-0-19-256246-3. URL consultato il 29 agosto 2021.
- ^ a b (EN) Ronald Grigor Suny, The Making of the Georgian Nation, Indiana University Press, 1994, p. 22, ISBN 978-0-253-20915-3. URL consultato il 29 agosto 2021.
- ^ (EN) Alexander Mikaberidze, Historical Dictionary of Georgia, Rowman & Littlefield, 6 febbraio 2015, p. 528, ISBN 978-1-4422-4146-6. URL consultato il 29 agosto 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lang, David Marshall. Armenia: Cradle of Civilization. Boston: George Allen & Unwin, 1970. p. 163.