Parabaik
Il parabaik (ပုရပိုက်; pəɹəbaiʔ) è un tipo di carta fatto di spessi strati di carta che vengono anneriti, cosparsi di colla e piegati insieme. Insieme con la carta di bambù e la carta di foglie di palma,[1] i parabaik erano l'unico mezzo su cui scrivere e disegnare agli inizi del periodo moderno in Birmania.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Ci sono due tipi di parabaik: storicamente, i "parabaik neri" (ပုရပိုက်နက်) erano l'unico mezzo su cui scrivere, mentre i "parabaik bianchi" (ပုရပိုက်ဖြူ) erano usati per dipinti e disegni. I parabaik neri più antichi contengono opere di carattere tecnico e scientifico come medicina, astronomia, astrologia, storia, saggi sociali ed economici, musica, ballate storiche, fiction, poesia, ecc. I parabaik bianchi più antichi, invece, contengono disegni colorati di re e di attività di corte, storie, costumi e usi sociali, case, vestiti, acconciature, ornamenti ecc.[3] La maggior parte delle cronache birmane erano originariamente scritte sui parabaik.[4] Uno studio del 1979 delle Nazioni Unite ha scoperto che vi sono "migliaia e migliaia" di rotoli e antichi parabaik sparsi per la Birmania (solitamente all'interno di monasteri o case di collezionisti privati), ma la gran parte di questi non sono accuratamente conservati.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Thomas Baynes (a cura di), Encyclopædia Britannica, Ninth Edition/Burmah, IV, New York, Charles Scribner's Sons, 1878, pp. 551–559..
- U Hla Pe, Burma: Literature, Historiography, Scholarship, Language, Life, and Buddhism, Singapore, Institute of Southeast Asian Studies, 1985, ISBN 9789971988005.
- V. Raghavan, Preservation of Palm Leaf and Parabaik Manuscripts and Plan for Compilation of a Union Catalogue of Manuscripts (PDF), UNESCO, 1979.
Altri progetti
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