Pic de Rochebrune

Pic de Rochebrune
Vista del versante sud
StatoFrancia (bandiera) Francia
RegioneProvenza-Alpi-Costa Azzurra
DipartimentoAlte Alpi
Altezza3 324 m s.l.m.
Prominenza1 019 m
Isolamento24,18 km
CatenaAlpi
Coordinate44°49′21″N 6°47′14″E
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Francia
Pic de Rochebrune
Pic de Rochebrune
Mappa di localizzazione: Alpi
Pic de Rochebrune
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Sud-occidentali
SezioneAlpi Cozie
SottosezioneAlpi del Monginevro
SupergruppoCatena Bric Froid-Rochebrune-Beal Traversier
GruppoGruppo del Rochebrune
SottogruppoCresta del Pic de Rochebrune
CodiceI/A-4.II-B.5.b

Il Pic de Rochebrune (detto anche semplicemente Rochebrune - 3.324 m s.l.m.[1]) è una montagna francese delle Alpi Cozie che si trova tra il Queyras ed il Briançonnais (dipartimento delle Alte Alpi).

Caratteristiche

[modifica | modifica wikitesto]
Versante est della montagna.
La vetta doppia del Pic de Rochebrune vista da ovest.

Il Pic è particolarmente isolato e ben riconoscibile. Offre inoltre un panorama particolarmente interessante sulle Alpi Cozie e sulle Alpi del Delfinato.

La montagna presenta due cime con un intaglio che le separa. La vetta più alta è quella collocata a nord. Sulle due vette sono collocati due ponti radio.

Ascensione alla vetta

[modifica | modifica wikitesto]

La via normale di salita parte dal colle dell'Izoard (2.361 m). Dal colle si sale in direzione nord-est verso il Col Perdu. Arrivati al colle si continua sul versante opposto perdendo dapprima un centinaio di metri di altezza e poi dirigendosi in piano verso la montagna. Il sentiero riprende poi a salire e si porta sulla destra del monte al Col des Portes (2.915 m) dove è collocata una croce. Da questo colle si continua in salita in direzione est-nord-est fino ad arrivare alla base di un intaglio (3.280 m) tra le due cime di cui è composta la montagna. L'attacco all'intaglio presenta due o tre metri di scalata più impegnativa dove ci si può aiutare con una corda messa in loco. Infine il sentiero riprende e conduce sulla vetta.

  1. ^ Silvio Govi, L'Universo, vol. 36, Istituto geografico militare, 1956, p. 160. URL consultato il 2 luglio 2021.
Cartografia

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]