Plerotes anchietae
pipistrello della frutta d'Anchieta | |
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Stato di conservazione | |
Dati insufficienti[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Megachiroptera |
Famiglia | Pteropodidae |
Genere | Plerotes K.Andersen, 1910 |
Specie | P. anchietae |
Nomenclatura binomiale | |
Plerotes anchietae de Seabra, 1900 | |
Areale | |
Il pipistrello della frutta d'Anchieta (Plerotes anchietae de Seabra, 1900) è un pipistrello appartenente alla famiglia degli Pteropodidi, unica specie del genere Plerotes K.Andersen, 1910, endemico dell'Africa centrale.[1][2]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]L'epiteto generico deriva dalla parola greca πληρωτής il cui significato è colmare il vuoto, con allusione al fatto che questo genere ha un numero di denti masticatori intermedio tra il genere Rousettus ed il genere Epomophorus. Il termine specifico invece è dedicato al naturalista portoghese Josè Alberto de Oliveira Anchieta, il quale catturò l'olotipo in Angola.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 70 e 96 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 47 e 53 mm, la lunghezza delle orecchie tra 15 e 18 mm, un'apertura alare fino a 34,3 cm e un peso fino a 20 g.[3]
Caratteristiche craniche e dentarie
[modifica | modifica wikitesto]Il cranio è corto, delicato e con un palato ampio, il rostro è di lunghezza media ed allargato. La dentatura è alquanto delicata. Gli incisivi sono minuti, i premolari sono lunghi e stretti, mentre i molari sono semplici e privi di cuspidi. Il palato presenta le prime quattro creste curvate e continue, le ultime quattro divise.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
1 | 3 | 1 | 2 | 2 | 1 | 3 | 1 |
3 | 3 | 1 | 2 | 2 | 1 | 3 | 3 |
Totale: 32 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è lunga, soffice e setosa. Le parti dorsali sono bruno-grigiastre chiare, mentre quelle ventrali sono bruno crema. In entrambi i sessi sono presenti delle macchi bianche su ogni spalla e alla base posteriore di ogni orecchio. Il muso è largo, gli occhi sono grandi e circondati da anelli bruno-rossastri che si estendono attraverso una banda fino alle narici. Il labbro superiore e il mento sono ricoperti di lunghi peli biancastri. Le orecchie sono marroni e con l'estremità arrotondata. Le ali sono brunastre ed attaccate posteriormente alla base del secondo dito. È privo di coda e di calcar, mentre l'uropatagio è ridotto ad una sottile membrana lungo la parte interna degli arti inferiori. La lingua è provvista di setole filiformi sulla punta.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Considerata la struttura delicata del cranio e la presenza di papille filiformi sulla lingua, potrebbe trattarsi di una specie prevalentemente nettarivora. Un individuo è stato catturato su un albero di Parinari curassifolia.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nell'Angola centrale ed orientale, nella Repubblica Democratica del Congo meridionale, nello Zambia settentrionale e nel Malawi nord-occidentale.
Vive nelle savane alberate di Miombo dello Zambesi, e possibilmente anche in foreste secche sempreverdi nello Zambia, tra i 1.000 e i 2.000 metri di altitudine.[1]
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerata la mancanza di informazioni sufficienti sulla distribuzione, le minacce e la popolazione, classifica P. anchietae come specie con dati insufficienti (DD).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Mickleburgh, S., Hutson, A.M., Bergmans, W., Fahr, J., Chitaukali, W. & Cotterill, F.P.D. 2008, Plerotes anchietae, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Plerotes anchietae, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Happold & Happold, 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Knud Andersen, Catalogue of the Chiroptera in the collection of the British Museum (2nd Edition)- Vol.I: Megachiroptera, London, UK, British Museum (Natural History), 1912.
- Meredith & David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume IV-Hedgehogs, Shrews and Bats, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122549
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Plerotes anchietae
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