Punta Budden (Alpi Pennine)
Punta Budden | |
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Stato | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Altezza | 3 630 m s.l.m. |
Catena | Alpi |
Coordinate | 45°56′04.01″N 7°35′09.64″E |
Data prima ascensione | 1904 |
Autore/i prima ascensione | Ugo De Amicis e Guido Rey con le guide Aimé e Ange Maquignaz e Joseph Pession |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Nord-occidentali |
Sezione | Alpi Pennine |
Sottosezione | Alpi del Weisshorn e del Cervino |
Supergruppo | Catena Bouquetins-Cervino |
Gruppo | Gruppo Dents d'Hérens-Cervino |
Sottogruppo | Sottogruppo delle Grandes et Petites Murailles |
Codice | I/B-9.II-A.2.c |
La Punta Budden (3.630 m s.l.m.) è una montagna delle Alpi del Weisshorn e del Cervino nelle Alpi Pennine. Si trova in Valle d'Aosta tra la Valpelline e la Valtournenche.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Toponimo
[modifica | modifica wikitesto]La cima prende il nome da Richard Henry Budden (vissuto nel secolo XIX),[1] socio dell'Alpine Club e del Club Alpino Italiano, fondatore della Sezione di Aosta del C.A.I., storico presidente della Sezione Fiorentina e benemerito della Biblioteca Alpina di Lucca che a lui è oggi intitolata.
Conformazione
[modifica | modifica wikitesto]La sua cima fa parte della cresta denominata Petites Murailles. A nord della montagna si allunga la cresta delle Grandes Murailles.
Si eleva tra il col Budden e la Breche des Petites Murailles, è una cima a forma di piramide triangolare, le sue creste in parte nevose ricordano nelle loro linee e nei loro profili la Becca di Luseney e la Becca Rayette.
Ascensione alla vetta
[modifica | modifica wikitesto]La prima ascensione risale all'estate del 1904 ad opera di Ugo De Amicis e Guido Rey con le guide Aimé e Ange Maquignaz e Joseph Pession.[1]
Si può salire sulla vetta con un impegnativo itinerario alpinistico partendo da Cervinia, passando dal Rifugio Bobba (2.771 m) e dal Col Budden dov'è ubicato il Bivacco Paoluccio (3.572 m) . Più facilmente si può raggiungere la medesima dal versante della Valpelline.
La cima viene anche raggiunta dalla traversata delle Petites Murrailles.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gino Buscaini, Alpi Pennine, vol. II, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1970.