Réginald Garrigou-Lagrange

Réginald Garrigou-Lagrange

Réginald Garrigou-Lagrange (Auch, 21 febbraio 1877Roma, 15 febbraio 1964) è stato un teologo domenicano francese, considerato uno dei più grandi teologi neotomisti cattolici del XX secolo. Fra i suoi allievi all'Angelicum di Roma si ricorda il futuro Giovanni Paolo II[1].

Nasce da una famiglia illustre e sin da ragazzo dimostra particolari doti intellettuali. Dopo gli studi superiori s'iscrive all'università per diventare medico. Nel 1897, all'età di vent'anni, ancora studente di medicina a Bordeaux, legge un libro di Ernest Hello, L'uomo e il suo bisogno di Dio, che si rivela decisivo per la sua vocazione sacerdotale e religiosa. La dottrina della Chiesa cattolica gli appare come Verità assoluta su Dio, la sua vita intima, l'uomo, la sua origine, il suo destino soprannaturale. Se Gesù Cristo è la Verità assoluta, allora decide di dedicargli tutta la vita. Entra come novizio nell'ordine domenicano, nel convento di Amiens, assumendo il nome religioso di fra Reginaldo, come il più dotto tra i primi discepoli di san Domenico di Guzmán.

Il 30 aprile 1900 pronuncia i voti religiosi solenni e il 28 settembre 1902, a venticinque anni, è ordinato sacerdote. Nel 1904 studia alla Sorbona di Parigi per conseguire la licenza in lettere e filosofia. Nel 1905 già insegna storia della filosofia, e nel 1906 teologia dommatica al Saulchoir (lo scolasticato dei domenicani francesi, allora in Belgio), a dimostrazione delle sue non comuni qualità intellettuali e speculative.

Nel 1909 padre Reginaldo Garrigou-Lagrange è chiamato a Roma per insegnare al Collegio Internazionale Angelicum, fondato da non molto. Per più di mezzo secolo sarà un professore sempre più prestigioso, insegnando metafisica, teologia fondamentale e diversi trattati di teologia dommatica. Nel 1917 fonda la cattedra di ascetica e mistica, discipline che egli stesso insegnerà fino al 1959.

Si dedica dunque allo studio, ma non dimentica di essere un religioso, sicché unisce la preghiera e l'attenzione ai poveri alla ricerca scientifica e all'insegnamento, nonché alla cura d'anime, non sottraendosi al servizio della direzione spirituale.

Il frutto della sua operosità scientifica sono ventitré grandi opere teologiche e seicento poderosi articoli, pubblicati tra il 1904 e il 1960.

Nel 1960, al termine della sua attività accademica, si ritira nel convento di Santa Sabina, fondato a Roma dallo stesso san Domenico, sull'Aventino. Morirà dopo un periodo di malattia e particolare sofferenza, il 15 febbraio 1964.

Fra i suoi allievi più illustri ebbe il futuro papa Giovanni Paolo II che sotto la sua supervisione redasse una tesi di dottorato su san Giovanni della Croce.[2]

Opere pubblicate

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(vengono riportati solo i libri pubblicati, nell'anno della I ed. francese/latina)

  • Il senso comune, la filosofia dell'essere e le formule dogmatiche (1909)
  • Dio. Sua esistenza e sua natura (1915)
  • La Rivelazione. Come è proposta dalla Chiesa Cattolica (1918)
  • Perfezione cristiana e contemplazione. Secondo la dottrina di S. Tommaso d'Aquino e S. Giovanni della Croce (1923)
  • L'amore di Dio e la Croce di Gesù. Studio di teologia mistica sul problema dell'amore e le purificazioni passive in accordo ai principi di S. Tommaso d'Aquino e la dottrina di S. Giovanni della Croce (1929)
  • La Provvidenza e la fiducia in Dio. Fedelta' e abbandono (1932)
  • Il realismo del Principio di causalità (1932)
  • Le tre conversioni e le tre vie (1933)
  • Il senso del Mistero ed il chiaroscuro intellettuale. Natura e Soprannaturale (1934)
  • Il Salvatore ed il Suo amore per noi (1934)
  • La predestinazione dei santi e la Grazia. La dottrina di S. Tommaso comparata agli altri sistemi teologici (1936)
  • Introduzione allo studio di Dio. Schemi di lezioni (1937)
  • Madre Maria di Gesù. Fondatrice della Compagnia della Vergine (1937)
  • L'unità di Dio. Commento alla prima parte della Somma teologica (1938)
  • Le tre età della vita interiore. Preludio a quella del cielo. Trattato di teologia ascetica e mistica (1938)
  • Dio accessibile a tutti (1941)
  • La Madre del Salvatore e la nostra vita interiore (1941)
  • La Trinità e La Creazione. Commento alla Somma teologica qq. 27-119 (1943)
  • De eucharistia: accedunt De paenitentia quaestiones dogmaticae commentarius in Summam theologicam S. Thomae (1943)
  • Cristo Salvatore. Commento alla terza parte della Somma teologica (1945)
  • Attualità ed essenza del tomismo (1946)
  • La Grazia. Commento alla Somma teologica I-II qq. 109-114 (1946)
  • La santificazione del sacerdote, secondo le necessità dei nostri tempi (1946)
  • La sintesi tomistica (1946)
  • La vita eterna e la profondità dell'anima (1947)
  • L'unione del sacerdote con Cristo sacerdote e vittima. Corso di teologia spirituale per sacerdoti (1948)
  • Le virtu' teologiche. Commento alla Somma teologica I-II qq. 62.65 e II-II qq. 1-46 (1948)
  • Madre Maria di Gesù Deluil-Martiny. Fondatrice della Società dei Figli del Cuore di Gesù (1949)
  • La beatitudine, gli atti umani e l'ambiente. Commento alla Somma teologica I-II qq. 1-54 (1951)
  1. ^ Filippo Rizzi, Tommaso d'Aquino? Un contemplativo dominato dal desiderio della sapienza, su avvenire.it, Avvenire, 26 luglio 2023.
  2. ^ Riscoperta. Garrigou-Lagrange e la gioia dell’abbandono a Dio, su www.avvenire.it, 9 agosto 2024. URL consultato il 10 agosto 2024.

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