Rifugio Luigi Gianetti

Rifugio Gianetti
Il rifugio visto dal sentiero principale
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Altitudine2 534 m s.l.m.
LocalitàVal Porcellizzo
CatenaAlpi Retiche occidentali
Coordinate46°16′49.92″N 9°35′03.09″E
Dati generali
Inaugurazione20 luglio 1913
ProprietàCAI sezione di Milano
GestioneGiacomo Fiorelli
Periodo di aperturaDa metà giugno a fine settembre; prima metà di giugno solo weekend
Capienza93 posti letto
Locale invernale13 posti
Mappa di localizzazione
Map

Il rifugio Luigi Gianetti è un rifugio alpino situato nel comune di val Masino, in Valtellina, a 2534 m s.l.m.

La struttura è gestita dalla famosa stirpe dei Fiorelli che attraverso tre generazioni ha lasciato su queste cime un ricordo perenne.

Il rifugio è stato inaugurato il 20 luglio 1913 e durante la prima guerra mondiale veniva usato dagli alpini come punto d'appoggio per il sistema difensivo ideato dal generale Luigi Cadorna. Incendiato nel 1944 dai nazifascisti, venne ricostruito cinque anni dopo. In due fasi successive, nel 1978 e nel 1994, l'edificio venne sottoposto a importanti interventi di ristrutturazione e venne dedicato alla memoria di Luigi Gianetti, che con un lascito ne consentì la costruzione. Sul retro del rifugio, sulle ceneri della vecchia Capanna Badile, sorge il bivacco invernale dedicato ad Attilio Piacco, alpinista deceduto sulla punta Torelli nel 1958.

Caratteristiche e informazioni

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La targa all'ingresso del rifugio

Il rifugio è di proprietà del CAI di Milano. È dotato di 93 posti letto più 13 nell'annesso locale invernale (Bivacco Attilio Piacco), ed è aperto da metà giugno a fine settembre. È situato nell'alta val Porcellizzo, a 2534 m s.l.m. e gode di una fantastica vista sulla val Masino e sul pizzo Cengalo e sul pizzo Badile.

Fa parte anche dell'Anello della val Masino, giro circolare che parte dai Bagni e tocca il rifugio Omio, il Gianetti e l'Allievi-Bonacossa.

La principale via d'accesso al rifugio parte dai Bagni Termali del Masino, dove si può lasciare l'auto. Dopo il complesso termale, il sentiero giunge ad un bivio dove occorre seguire per il rifugio Gianetti, segnavia rosso-bianchi, difficoltà E.

Il rifugio rappresenta la tappa numero 2 del sentiero Roma, che parte dalla val Codera e termina al rifugio Ponti. Al Gianetti è possibile arrivare anche dal rifugio Omio, seguendo il sentiero Risari che passa dal Passaggio del Barbacan, meglio conosciuto come Barbacan Sud-Est, e richiede circa 2 ore e mezza di cammino. Gli altri rifugi raggiungibili sono:

Voci correlate

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