Riksdag

Riksdag
StatoSvezia (bandiera) Svezia
TipoParlamento Monocamerale
Istituito1866
daCostituzione della Svezia[1]
PredecessoreParlamento Bicamerale Svedese
Riforme1974[2]
Riksdagens TalmanAndreas Norlén (M)
(dal 24 settembre 2018)
Vice-Riksdangens Talman

(dal 26 settembre 2022)

(dal 24 settembre 2018)

Ultima elezione11 settembre 2022
Prossima elezione2026
Numero di membri349
Gruppi politiciGoverno (103)
  •      M (68)
  •      KD (19)
  •      L (16)

App. esterno (73)[3]

Opposizione (173)

  •      S (106)
  •      C (24)
  •      V (24)
  •      MP (18)
  •      IND (1)[5]
SedeRiksdagshuset, Stoccolma
Sito webwww.riksdagen.se

Il Riksdag è il parlamento nazionale del Regno di Svezia. Dal 1971 è rappresentato da un'assemblea unicamerale con 349 membri, eletti con un sistema proporzionale ogni quattro anni. La sede del Riksdag è nel Palazzo del Parlamento svedese sull'isola di Helgeandsholmen a Stoccolma.

Riksdag è il diretto equivalente in lingua svedese del termine tedesco Reichstag, ossia Dieta reale o Assemblea del Regno. Riksdag è anche il nome utilizzato per definire, in svedese, il Parlamento finlandese e dell'Estonia. In Svezia, è anche utilizzato per riferirsi al Parlamento tedesco di Berlino.

Prerogative costituzionali

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Lo stesso argomento in dettaglio: Costituzione della Svezia.

Il Riksdag svolge le normali funzioni di un Parlamento in una democrazia parlamentare. Discute le leggi, modifica la costituzione e dà la fiducia al governo.

Nella maggior parte delle democrazie parlamentari, il capo di Stato dà mandato a un politico di formare il governo. Con il nuovo "Strumento di Governo" (una delle quattro leggi fondamentali della costituzione svedese) del 1974, tuttavia, questo compito fu tolto al Re di Svezia e dato al Presidente del Riksdag.

Per apportare cambiamenti alla costituzione, le modifiche devono essere approvate due volte dal Parlamento, in due legislature differenti.

Lo stesso argomento in dettaglio: Governo della Svezia.

Dopo aver ricevuto i leader dei vari gruppi parlamentari, il Presidente del Riksdag nomina un candidato per la carica Primo ministro.

La nomina è approvata se entro quattro giorni non viene respinta dalla maggioranza assoluta del Parlamento.

Il Primo ministro presenta quindi la lista dei Ministri. Il Parlamento può votare la sfiducia contro ogni singolo membro del Governo, obbligandolo in tal modo alle dimissioni. Se il voto di sfiducia è posto contro il Primo Ministro (Statsminister), l'interno governo deve dimettersi e inizia la procedura di insediamento di un nuovo governo, a meno che, entro una settimana, il governo sfiduciato decida di indire le elezioni.

Cultura politica

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Lo stesso argomento in dettaglio: Politica della Svezia.

I partiti politici sono molto forti in Svezia, perché i membri del Riksdag sostengono sempre i loro partiti nei voti parlamentari, salvo rarissime circostanze.

Nella gran parte dei casi, i governi possono chiedere il supporto (fiducia) della maggioranza del Parlamento, permettendo al governo di avere pieno controllo sull'agenda parlamentare.

Per molti anni, nessun singolo partito svedese è riuscito ad avere più del 50% dei voti, così sono state necessarie le coalizioni.

In generale, il Parlamento è diviso in destra e sinistra, o “socialisti” (con tendenze socialdemocratico-nordiche) e “non-socialisti” (conservatori/liberali).

Tutti i 349 membri del Riksdag sono eletti nelle elezioni politiche che si svolgono ogni quattro anni. Sono eleggibili, e possono votare, tutti i cittadini svedesi che abbiano compiuto i 18 anni al più tardi il giorno delle elezioni. Le ultime elezioni si sono tenute nel 2022.

La soglia di sbarramento che un partito deve superare affinché possa accedere al Parlamento é fissata al 4%.

Composizione attuale

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Alle elezioni del 2022, la coalizione di centro-sinistra, composta da Socialdemocratici (107 seggi), Partito della Sinistra (24 seggi), Centristi (24 seggi) e Verdi (18 seggi), ha ottenuto 173 seggi su 349 disponibili, venendo così sconfitta, dopo circa un decennio, dalla coalizione di centro-destra che, con 176 seggi, è divenuta capace di sostenere politicamente un esecutivo stabile, ottenendo la maggioranza assoluta. In particolare, all’interno della coalizione, il partito di estrema destra dei Democratici Svedesi, entrato a far parte di quest’ultima dopo la fine del cordone sanitario attuato dagli altri partiti, è risultato essere primo nella coalizione e secondo a livello nazionale con 73 seggi, confermando così una crescita positiva in linea con i risultati delle precedenti elezioni. I Moderati, invece, passati alla posizione di secondo partito della coalizione e terzo a livello nazionale hanno ottenuto solo 68 seggi. Infine, i Democristiani e i Liberali, facenti sempre parte della coalizione di centro-destra, hanno ottenuto rispettivamente 19 e 16 seggi.

Lo stesso argomento in dettaglio: Riksdag degli Stati e Riksråd.

Le radici dell'attuale Riksdag affondano nella riunione del 1435 della nobiltà svedese nella città di Arboga. Questa organizzazione informale fu modificata nel 1527 dal primo re moderno della Svezia, Gustavo I Vasa, per includere le rappresentanze anche degli altri stati: nobiltà, clero, borghesia e proletariato. Questa forma di rappresentazione Ständestaat durò fino al 1865, anche se il Parlamento nel senso moderno del termine fu stabilito verso la fine del primo decennio del XX secolo.

Prima della riforma costituzionale del 1974, il Riksdag fu modificato in modo sensibile nel 1970. Nel 1865 si era costituito come assemblea politica con due camere, ma nel 1970 l'assemblea divenne unicamerale, con 350 seggi. Le elezioni seguenti per il Riksdag del 1973 diedero al governo il supporto di soli 175 membri, mentre l'opposizione poteva contare su altrettanti membri del Parlamento. Per evitare di incorrere di nuovo in simili inconvenienti, il numero di seggi fu ridotto a 349 nel 1976.

  1. ^ Nello specifico, la Legge sulla Forma di governo del 1809.
  2. ^ Nello specifico, con l’approvazione dello Strumento di governo del 1974 e dell’annesso nuovo regolamento parlamentare.
  3. ^ Si tratta di un appoggio “attivo” in quanto il partito che ne fa parte appoggia il Governo in carica votando attivamente a favore di quest’ultimo e delle proposte avanzate dai partiti che lo costituiscono, pur non facendo parte della compagine di governo. Quest’ultimo, tuttavia, può anche esercitare, sovente, una certa influenza sulle politiche del governo, visto il quantitativo numerico di seggi cruciale.
  4. ^ Si tratta del deputato Dante Thomsen che, il 1º giugno 2023, ha abbandonato il partito Democratici Svedesi (SD), pur mantenendo comunque il suo appoggio al governo. In questo modo, egli è divenuto il primo deputato della legislatura a non essere iscritto in nessun gruppo parlamentare.
  5. ^ Si tratta del deputato (Rosann Berg)che, il 12 febbraio 2024, ha abbandonato il partito Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia. In questo modo, egli è divenuto il secondo deputato della legislatura a non essere iscritto in nessun gruppo parlamentare.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN133243592 · ISNI (EN0000 0001 2286 8466 · LCCN (ENn79054515 · BNF (FRcb11865596c (data)