Riserva naturale Côte de Gargantua
Riserva naturale Côte de Gargantua Réserve naturelle de la Côte de Gargantua | |
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Tipo di area | Riserva naturale regionale |
Codice WDPA | 161969 |
Codice EUAP | EUAP0406 |
Class. internaz. | zona speciale di conservazione IT1203030 |
Stati | Italia |
Regioni | Valle d'Aosta |
Comuni | Gressan |
Superficie a terra | 19 ha |
Mappa di localizzazione | |
Sito istituzionale | |
La riserva naturale Côte de Gargantua (pron. fr. AFI: [kot də ɡaʁɡɑ̃tɥa]; in francese, Réserve naturelle de la Côte de Gargantua) è un'area naturale protetta nella valle centrale della Valle d'Aosta istituita nel 1995 sul territorio comunale di Gressan. La stessa zona è protetta come zona speciale di conservazione delle Formazioni steppiche della Cote de Gargantua (codice ZSC IT1203030).[1]
Toponimo
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la leggenda, la Côte coprirebbe il dito mignolo del piede del gigante Gargantua.
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]La riserva si estende su una collina di origine morenica. L'ipotesi inizialmente più diffusa affermava che sarebbe stata formata dal ghiacciaio che ha scavato la valle della Dora Baltea. Un'ipotesi successiva afferma invece che sarebbe stata formata dal torrente Gressan, che discende dalla conca di Pila.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Zona Speciale di Conservazione Formazioni steppiche della Cote de Gargantua, su www.parks.it. URL consultato il 12 settembre 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ferdinando Neri, La leggenda di Gargantua, in Atti della Reale Accademia delle Scienze di Torino pubblicati dagli Accademici segretari delle due classi, vol. 53, Torino, Libreria Fratelli Bocca, 1919, pp. 410-414. URL consultato l'8 gennaio 2023.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Riserva naturale Côte de Gargantua
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su lovevda.it.
- Riserva naturale Côte de Gargantua, su Parks.it.
- La riserva su www.vivavda.it