Salvatore da Horta
San Salvatore da Horta | |
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Professo dell'ordine dei Frati Minori Osservanti | |
Nascita | Santa Coloma de Farners, dicembre 1520 |
Morte | Cagliari, 18 marzo 1567 (46 anni) |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 15 febbraio 1606 da papa Paolo V |
Canonizzazione | 17 aprile 1938 da papa Pio XI |
Santuario principale | Chiesa di Santa Rosalia |
Ricorrenza | 18 marzo |
Salvatore da Horta (Santa Coloma de Farners, dicembre 1520 – Cagliari, 18 marzo 1567) è stato un laico professo dell'ordine dei Frati Minori Osservanti, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, che ne celebra la memoria liturgica il 18 marzo.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Il futuro santo nacque a Santa Coloma de Farners, centro della Catalogna, in un giorno del dicembre 1520. I genitori, il cui cognome era Grionesos, lavoravano in un piccolo ospedale locale. Rimasto orfano si trasferì a Barcellona e fece diversi lavori per mantenere se stesso e la sorella Blasia.
Appena quest'ultima si sposò, il giovane poté attuare il desiderio di dedicarsi alla vita religiosa. Dopo un periodo trascorso nel monastero benedettino di Montserrat, il 3 maggio 1541 entrò nel convento francescano di Barcellona e assunse il nome di fra' Salvatore. Nel 1542 fece la professione religiosa e venne trasferito nel convento di Tortosa. In seguito fu trasferito più volte in diversi conventi, tra cui quelli di Bellpuig, Horta, dove rimase per dodici anni, Reus. Era sempre destinato a svolgere i lavori più umili e faticosi.
Intanto la gente giungeva numerosa a visitare il frate, in quanto gli venivano riconosciute doti di taumaturgo e gli furono attribuiti molteplici miracoli. Questa fama rese fra' Salvatore scomodo agli stessi confratelli, tanto da provocare i suoi continui trasferimenti. I fatti che lo videro protagonista gli attirarono anche una denuncia all'Inquisizione di Barcellona, che si risolse in un nulla di fatto. La sua ultima destinazione fu il convento di Santa Maria di Gesù a Cagliari, dove giunse nel novembre 1565. Qui morì in fama di santità in seguito a una malattia il 18 marzo 1567.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Fra' Salvatore da Horta venne proclamato beato, su richiesta di Filippo III di Spagna, il 15 febbraio 1606 da papa Paolo V. Il 17 aprile 1938 venne canonizzato da Pio XI. Le reliquie del santo furono inizialmente conservate nel convento di Santa Maria di Gesù, luogo della sua morte. Nel 1607 venne trafugato il cuore e portato nel convento francescano di San Pietro di Silki a Sassari dove si conserva incorrotto.
Nel 1718, in seguito alla demolizione di Santa Maria di Gesù, le spoglie del santo vennero trasferite prima nella chiesa di San Mauro a Villanova (in cui è ancora conservata una reliquia e l'arca in pietra che ne conteneva il corpo) e da qui, nel 1758, nella chiesa di Santa Rosalia nella Marina. Santa Rosalia è il principale santuario di San Salvatore, dove il suo corpo è esposto, all'interno di una teca in vetro posta sotto la mensa dell'altare maggiore, alla venerazione dei fedeli. Un santuario dedicato al santo sorge anche nel comune di Orta di Atella, in provincia di Caserta.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alberto Cogoni. San Salvatore da Horta. La grandezza dei piccoli. Cagliari, Edizioni della Torre, 2002. ISBN 88-7343-356-1
- Antioco Piseddu. Le chiese di Cagliari. Cagliari, Zonza Editori, 2000. ISBN 88-8470-030-2
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Salvatore da Horta
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Salvatore da Horta, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- Salvatore da Horta, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- Salvatore da Horta, su causesanti.va, Congregazione delle cause dei santi.
- Spiritualità cristiana, su spiritualitacristiana.it. URL consultato l'8 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2011).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 89459742 · ISNI (EN) 0000 0000 6237 8966 · BAV 495/39297 · CERL cnp00581912 · LCCN (EN) no2006101185 · GND (DE) 124642586 |
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