Filippo di Agira

San Filippo d'Agira

Sacerdote taumaturgo ed esorcista

 
NascitaTracia, 40
MorteAgira, 12 maggio 103
Venerato daChiesa cattolica e Chiesa ortodossa
Santuario principaleChiesa Reale Abbazia di San Filippo d'Agira (già di Santa Maria Latina di Gerusalemme ad Agira)
Ricorrenza12 maggio
Patrono diAgira

Filippo di Agira (Tracia, 40Agira, 12 maggio 103) è stato un presbitero romano, taumaturgo ed esorcista, venerato come santo sia dalla Chiesa cattolica, sia dalla Chiesa ortodossa.

Processione in onore di San Filippo d'Agira festeggiato l'11, il 12 e la terza domenica di maggio a Limina, Sicilia

Secondo il monaco Eusebio, suo compagno ed agiografo, Filippo fu istruito fin da giovane nella fede cristiana e imparò anche il siriaco. Trasferitosi a Roma con lo stesso Eusebio, ricevette l'ordinazione sacerdotale e l'incarico di recarsi in Sicilia per assistere nella fede la popolazione dell'isola. Si stabilì prima in una grotta situata su un monte dell'attuale Sant'Angelo di Brolo, grotta che ancor oggi esiste, e poi nell'antica città di Agyrium (divenuta poi San Filippo di Agira ed oggi Agira in provincia di Enna). Visse compiendo esorcismi e miracoli. Alla sua morte, sulla sua tomba fu eretta dapprima una chiesa e successivamente un monastero. La sua salma fu esumata ed esaminata nel 1625.

Agiografia alternativa

[modifica | modifica wikitesto]

Esiste tuttavia un'altra versione circa la vita di questo santo, noto anche come san Filippo Siriaco. Ferme restando le caratteristiche di sacerdote e taumaturgo di cui sopra, egli sarebbe nato in Siria verso l'anno 40, ai tempi dell'imperatore Nerone, e deceduto verso il 103, proprio il 12 maggio. Tra gli anni 63 e 66 venne a Roma, dove fu consacrato dall'allora pontefice Pietro apostolo, che poco tempo dopo gli conferì l'incarico di recarsi a portare la parola di Cristo in Sicilia, terra ove il paganesimo era diffuso. La prima città che visitò fu Faro Superiore; in seguito visitò Limina, Mongiuffi Melia, per proseguire lungo la costa Ionica. A Messina vi è anche una contrada denominata appunto San Filippo, nei pressi dell'attuale stadio di calcio, con un monastero basiliano dedicato al santo costruito vicino alla grotta dove la tradizione vuole abbia soggiornato. Successivamente giunse a Calatabiano, dove venne ben accolto dalla popolazione e ascoltato attentamente nella predica del vangelo. Lasciato Calatabiano proseguì per Agira, dove continuò a predicare la parola di Cristo fino alla morte.[1]

Il suo culto è piuttosto diffuso nell'isola. Viene celebrato il 12 maggio.[2]

San Filippo Siriaco, indipendentemente da quale sia stata l'effettiva epoca in cui è vissuto, è venerato come santo patrono a:

inoltre è venerato anche a:

e all'estero:

  1. ^ Filippo Maria Provitina sostiene la tesi che lo colloca al primo secolo e ne riporta la raccolta iconografico-statuaria presente in 36 altari di 32 località di Sicilia, Calabria, Campania e Malta (vedi Agira e i suoi Santi, ed. CPR, Palermo 2009, pp. 322-365, ma a colori, parte, in Storia universale di Agira e del suo Santo, ed. Abbadessa, Palermo 2006, secondo tomo). Al santo dedica bei versi il poeta agiro Emilio Morina la cui biografia è in Filippo Maria Provitina, Agira nella storia della Sicilia, ed. SPES, Palermo 1983, pp. 287-289, e in Agira e i suoi Santi, ed. CPR, Palermo 2009, pp. 171-173.
  2. ^ san Filippo di Agira da Santi, beati e testimoni
  • Gaetano Amoruso, Filippo di Agira, Bonfirraro Editore, 2010, ISBN 978-88-6272-020-5. URL consultato il 15 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2013).
  • Filippo Maria Provitina, Vita del Taumaturgo san filippo D'Agira, ed. SPES, Palermo 1986;
  • Filippo Maria Provitina, San Filippo il Grande (d'Agira): teatro in tre atti, ed. Kefagrafica, Palermo 1990;
  • Filippo Maria Provitina, Ventitré chiese di San Filippo d'Agira, ed. Kefagrafica, Palermo 1991;
  • Filippo Maria Provitina, Storia di Agira e del suo Santo, ed. ElfilGrafiche, Palermo 1999;
  • Filippo Maria Provitina, Storia universale di Agira e del suo Santo, ed. Abbadessa, Palermo 2006.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN6317141 · BAV 495/187538 · CERL cnp01280028 · LCCN (ENn83200651 · GND (DE143328395