San Mari

San Mari

Vescovo

 
NascitaI secolo
MorteII secolo
Venerato daTutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Ricorrenza4 agosto
Mar Mari
vescovo della Chiesa d'Oriente
Incarichi ricopertiVescovo di Seleucia-Ctesifonte
 
NatoI secolo
DecedutoII secolo
 

Mari (Mar Mari, in siriaco) (I secoloII secolo) è stato un vescovo siro, venerato come santo da tutte le confessioni cristiane.

Chiamato in origine Palut, Mari venne convertito al cristianesimo dal vescovo Taddeo di Edessa (Addai). Lo seguì nella sua predicazione in Mesopotamia. Nel suo apostolato, predicò presso Ninive, Nisibis, lungo l'Eufrate e il Tigri, fondando oltre 300 comunità cristiane.[1]

Nel suo viaggio apostolico lungo il fiume Tigri, egli fondò la chiesa di Kashkar. Poi Mari raggiunse l'importante città di Ctesifonte. Qui il re dei Parti possedeva una residenza invernale. Mari fondò la comunità cristiana nel sobborgo di Kokhe. Tali eventi si collocano tra l'80 e i primi anni del II secolo[2]. Mari fu il primo vescovo di Ctesifonte.

Fu sepolto nella chiesa di Deir Qinni, che nell'antichità era meta di pellegrinaggio.[1]

La tradizione cristiana attribuisce ai due vescovi l'Anafora di Addai e Mari, un'antica preghiera eucaristica redatta intorno al III secolo e, per estensione, la liturgia del rito caldeo.

Non è ricordato nel moderno martirologio romano.

Nel calendario ortodosso viene ricordato il 4 agosto.[3]

  1. ^ a b Our Church - Who is Mar Mari?, su marmariparish.org. URL consultato il 05-03-2011 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2010).
  2. ^ Il cristianesimo siriaco. Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all'esordio del V secolo, in Enciclopedia costantiniana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013. URL consultato il 30 luglio 2015.
  3. ^ Commemoration of Mar Mari the Apostle, su assyrianpost.blogspot.com. URL consultato il 05-03-2011.
Fonti antiche

Notizie storiche sulla sua esistenza o sulla sua vita sono contenute:

  • nel Liber turris (testo arabo cristiano composto tra il XII e il XIV secolo);
  • negli Atti di Mari, risalenti al tardo VI-VII secolo.
Fonti moderne
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