Settevoci

Settevoci
PaeseItalia
Anno1966 - 1970
Generevarietà, talent show
Edizioni4
Durata120 min
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
ConduttorePippo Baudo
IdeatoreSergio Paolini e Stelio Silvestri
RegiaMaria Maddalena Yon, Beppe Recchia
MusicheLuciano Fineschi (1966) Francesco Anselmo (1966-1967) e Riccardo Vantellini (1967-1970)
ProduttoreRai
Rete televisivaProgramma nazionale

Settevoci è stato un varietà televisivo andato in onda la domenica pomeriggio sulla Rai dal 6 febbraio 1966[1] e condotto da Pippo Baudo.

Era un quiz a carattere musicale dove in ogni puntata intervenivano, come ospiti, sei cantanti in gara oltre il presentatore (in tutto sette voci, da cui il titolo): due di essi erano agli inizi della carriera musicale e venivano giudicati dall'applausometro (un apparecchio che misurava l'intensità dei battiti delle mani, quantificandola da 1 a 100), quattro erano affermati e uno era celeberrimo (e non gareggiava). Ai quattro cantanti affermati, venivano abbinati quattro giovani che partecipavano al quiz rispondendo a domande sulla musica[2]. Il pubblico decideva il vincitore[1].

Gli autori del programma sono Sergio Paolini e Stelio Silvestri, la regia è affidata a Maria Maddalena Yon, l'orchestra è diretta dal Maestro Luciano Fineschi; le vallette sono Layla Rigazzi nella prima edizione, Giovanna Coprani che diventerà poi la moglie di Bruno Lauzi[1][3] nella seconda, Margherita Boretti nella terza, Renata Lunari e Daniela Ghibli, che avrà anche una carriera come cantante e come attrice, nella quarta ed infine nell'ultima edizione Zaira Cavalleri[4].

Secondo Aldo Grasso, fu "il primo trionfo" di Baudo, che si fece notare per le giacche sgargianti e il "fiuto da talent-scout"[1].

Il programma ha avuto grande successo in quanto vi partecipavano cantanti emergenti come Giusy Romeo (meglio conosciuta, successivamente, come Giuni Russo), Franco Battiato, Massimo Ranieri, Mario Tessuto, Orietta Berti, Al Bano, Mirna Doris, Armando Savini, Silvana Aliotta, Dominga, Lionello, Tina Polito, I Girasoli, Rossano, Marisa Sannia, Nancy Cuomo, Bruno Filippini e Giovanna[1][2]. A dire di Fausto Leali, vi si cantava "rigorosamente in playback"[5].

La leggenda metropolitana di Rin Tin Tin

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La trasmissione andò sempre in onda dal Teatro Fiera 2 di Milano e fu sin dall'inizio presente nei palinsesti RAI, a partire dalla data fissata per la prima puntata, domenica 6 febbraio 1966. Come ricorda lo storico Pino Frisoli, la trasmissione era regolarmente indicata sul Radiocorriere TV, settimanale stampato con una decina di giorni di anticipo. Alcuni quotidiani di quel giorno, sia pur solo con un breve cenno, ebbero modo di lanciare l'esordio di Settevoci quale intrattenimento musicale del tardo pomeriggio del dì di festa.

Ciò smentisce il ricordo (in realtà una vera leggenda metropolitana) di Pippo Baudo, il quale ha sempre sostenuto che, quella fatidica domenica 6 febbraio 1966, la bobina con la prevista puntata del telefilm americano Le avventure di Rin Tin Tin non fosse pervenuta[6] (era infatti in programmazione per il pomeriggio successivo e venne regolarmente messa in onda) e quindi si fosse pensato di tamponare con una puntata pilota di Settevoci[6], trasmissione che sarebbe stata giudicata "intrasmettibile" dalle alte sfere RAI. Ad ogni modo, fu un successo clamoroso, con indice di gradimento di 84%, che valse il prosieguo del programma fino alle soglie dell'estate e l'accensione improvvisa di una strepitosa carriera per Baudo[2][7].

Nessuna delle puntate di Settevoci, registrate su nastro magnetico, è stata archiviata, e i nastri sono stati cancellati: pertanto non è più possibile rivederle. Negli archivi Rai restano solo alcune sigle, girate in pellicola e senza la sovrimpressione dei titoli di testa.

  • 1ª edizione 1966: Sette voci (testo di Sergio Paolini e Stelio Silvestri, musica di Luciano Fineschi) e Domenica è per noi (testo di Sergio Paolini e Stelio Silvestri, musica di Ugo Calise), cantate dal gruppo The Hary Stones.
  • 2ª edizione 1966-1967: Shaly n. 1 (testo di Sergio Paolini e Stelio Silvestri, musica di Francesco Anselmo) e Gol (testo italiano di Vito Pallavicini, testo originale di Cynthia Weil, musica di Barry Mann), cantate dai Bad Boys.
  • 3ª edizione 1967-1968: Una domenica così (testo di Sergio Paolini e Stelio Silvestri, musica di Riccardo Vantellini e Pippo Baudo), cantata da Gianni Morandi, e La quadriglia (testo di Sergio Paolini e Stelio Silvestri, musica di Riccardo Vantellini), cantata da Sacha Distel.
  • 4ª edizione 1968-1969: Stasera sì (testo di Sergio Paolini e Stelio Silvestri, musica di Riccardo Vantellini e Pippo Baudo), cantata da Armando Savini, e Donna Rosa (testo di Sergio Paolini e Stelio Silvestri, musica di Pippo Baudo e Luciano Fineschi), cantata da Nino Ferrer.
  • 5ª edizione 1969-1970: Sette giorni (testo di Pippo Baudo, Sergio Paolini e Stelio Silvestri, musica di Riccardo Vantellini e Pippo Baudo), cantata da Emy Cesaroni, e W le donne (testo di Sergio Paolini e Stelio Silvestri; musica di Riccardo Vantellini e Pippo Baudo), cantata da Marcel Amont e "Don Nicola" (personaggio doppiato da Nino Manfredi), con animazioni realizzate da Studio Bruno Bozzetto Film[8].
  1. ^ a b c d e Aldo Grasso, Storia della Televisione - la TV italiana dalle origini, Garzanti, 1998 - ISBN 88-11-30543-8
  2. ^ a b c Massimo Emanuelli, 50 anni di storia della televisione attraverso la stampa settimanale, Greco & Greco Editori, 2004 - ISBN 8879803468
  3. ^ Franco Manzoni, Giovanna Coprani, musa del grande Lauzi, in Corriere della Sera, 19 ottobre 2010, Pagina 7
  4. ^ La valletta occhi neri, pubblicato in Giovani, n° 4 del 22 gennaio 1970, pag. 44
  5. ^ Fausto Leali, Massimo Poggini, Notti piene di stelle: Gli anni d'oro della canzone italiana tra segreti e nostalgia, Rizzoli, 2014 - ISBN 8858664698
  6. ^ a b Racconto di Cino Tortorella e Pippo Baudo durante la trasmissione televisiva "Novecento", puntata del 5 novembre 2001.
  7. ^ Raffaella Bragazzi, Un sapore nel cuore: I Vip si raccontano: ricette e ricordi, De Agostini, 2013 - ISBN 8841895756
  8. ^ Dall'intervista di Bruno Bozzetto nei contenuti speciali di Vip - Mio fratello superuomo
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