Sigisberto e Placido
Santi Sigisberto e Placido | |
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Nascita | ? |
Morte | Disentis, ? |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 11 luglio |
Sigisberto (... – Disentis, ...; fl. VIII secolo) e Placido (... – Disentis, ...; fl. VIII secolo) furono una coppia di eremiti svizzeri vissuti a Disentis agli inizi dell'VIII secolo, venerati come santi dalla Chiesa cattolica.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Sigiberto era probabilmente di origine franca e proveniva dal monastero di Luxeuil; dopo varie peregrinazioni, giunse in Rezia e fondò un eremo nella regione chiamata Disertina,[1] sui cui resti nel 750 l'abate Ursicino fondò l'abbazia benedettina di Disentis.[2]
Nella sua vita eremitica Sigisberto ebbe come compagno il retico Placido, fatto uccidere dal governatore di Coira Vittore che temeva le ingerenze franche nei suoi domini.[2]
Il culto
[modifica | modifica wikitesto]I corpi di Sigisberto e Placido furono riesumati e collocati nella cripta della chiesa abbaziale di San Martino a Disentis: tali reliquie, per tutto il Medioevo, attirarono a Disentis numerosi pellegrini, soprattutto nel giorno della festa annuale dei due santi (11 luglio). La fiera che si teneva in occasione della loro festa è ricordata anche nel duecentesco Liber notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero.[2]
Minacciati dalle incursioni saracene, nel 940 i monaci trasferirono le reliquie dei santi nella città fortificata di Zurigo. Il culto dei due eremiti ebbe nuovo impulso dal ritrovamento, nel 1498, delle loro reliquie nella cripta di Disentis; la maggior parte dei resti dei due santi andò bruciata durante l'invasione francese del 1799.[2]
Il loro culto come santi fu confermato da papa Pio X con decreto del 6 dicembre 1905.[3]
Il loro elogio si legge nel Martirologio romano all'11 luglio.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
- Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarom, Città del Vaticano 1999.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.