Squalodon

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Squalodon
Cranio di Squalodon calvertensis
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseMammalia
OrdineCetacea
SottordineOdontoceti
SuperfamigliaSqualodontoidea
FamigliaSqualodontidae
GenereSqualodon

Lo squalodonte (gen. Squalodon) è un cetaceo estinto, appartenente agli squalodontidi. Visse tra l'Oligocene inferiore e il Miocene medio (33-14 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati principalmente in Europa e in Nordamerica.

Questo animale era lungo circa 3 metri e possedeva un corpo piuttosto simile a quello delle odierne focene. Il cranio, però, era molto diverso: la forma era notevolmente allungata, in particolare il muso dotato di denti robusti e molto diversi da quelli dei delfini odierni. I molari, difatti, erano a doppia radice e di forma triangolare, al contrario di quelli conici di delfini e capodogli. Il margine, inoltre, era dentellato e adattato per tagliare in due le prede. I denti erano sostanzialmente simili a quelli degli squali (da qui il nome Squalodon) e dei cetacei primitivi (Archaeoceti).

Altre caratteristiche antiquate di Squalodon includono le vertebre cervicali, che garantivano ancora una certa mobilità al collo dell'animale; si suppone inoltre che la pinna dorsale fosse ancora poco sviluppata. Altre caratteristiche, invece, erano tipiche dei cetacei più avanzati: la scatola cranica ricorda più gli odontoceti attuali che gli archeoceti, e vi sono indizi che fanno supporre una primitiva ecolocazione, evidentemente già presente in Squalodon.

Classificazione

[modifica | modifica wikitesto]
Il frammento di mascella descritto da Grateloup

Squalodon è stato descritto per la prima volta nel 1840 da Jean Pierre Sylvestre de Grateloup, che erroneamente lo considerò un rettile fossile affine a Iguanodon. Successivamente resti più completi permisero di attribuire correttamente Squalodon ai cetacei. Questo animale dà il nome al gruppo degli squalodontoidi, un gruppo di cetacei dalle caratteristiche intermedie tra i primitivi archeoceti e i più evoluti odontoceti. A volte questi animali (McKenna e Bell, 1997) sono classificati al di fuori degli odontoceti (il grande gruppo di cetacei dentati che comprende delfini, focene e capodogli), ma più spesso sono considerati parte di esso.

Cranio di S. bariensis conservato al Museo Capellini di Bologna

A Squalodon sono state attribuite numerose specie, note spesso per resti frammentari. In Italia, ad esempio, sono stati ritrovati Squalodon bariensis e S. bellunensis , mentre in Nordamerica esemplari ben conservati di S. calvertensis sono stati ritrovati in Maryland. Tra i generi simili, da ricordare Prosqualodon (dal cranio molto corto), Phoberodon (dal cranio di lunghezza intermedia) e Neosqualodon, rinvenuto anche in Sicilia e dotato di un rostro allungatissimo.

Paleoecologia

[modifica | modifica wikitesto]
Particolare del cranio di S. grateloupi; in evidenza la dentatura

I fossili di Squalodon sono stati ritrovati in numerosi sedimenti marini, e si suppone che questo animale abitasse acque calde; il lungo rostro dentato permetteva a Squalodon di arpionare una grande varietà di prede, ed è probabile che i denti seghettati funzionassero come cesoie quando le mascelle si richiudevano.

  • J. P. S. Grateloup. 1840. Description d'un fragment de machoire fossile, d'un genre nouveau de reptile (saurien). Actes de l'Academie Nationale des Sciences Belles-Lettres et Arts de Bordeaux, 2:201-210.
  • J. Leidy. 1856. Notices of remains of extinct vertebrated animals of New Jersey, collected by Prof. Cook of the State Geological Survey under the direction of Dr. W. Kitchell. Proceedings of the Academy of Natural Sciences of Philadelphia, 8:220-221.
  • C. Jourdan. 1861. Comptes-rendus hebdomadaires des seances de l'Academie des Sciences, 53:959-962.
  • B. Du Bus. 1872. Mammiferes nouveaux du crag d'Anvers. Bulletins de L'Academie Royale des Sciences, des Letteres et des Beaux-Arts, 34:491-509.
  • J. F. Brandt. 1873. Untersuchungen über die fossilen und subfossilen cetaceen Europa's. Mémoires de L'Académie Impériale des Sciences de Saint-Petersbourg, Series 7 20(1):1-372.
  • R. Kellogg. 1923. Description of two squalodonts recently discovered in the Calvert Cliffs, Maryland; and notes on the shark-toothed cetaceans. Proceedings of the U. S. National Museum, 62(16):1-69.
  • G. A. Mchedlidze. 1976. Osnovnye Cherty Paleobiologischeskoi Istorii Kitoobraznykh.
  • F. C. Whitmore and A. E. Sanders. 1977. Review of the Oligocene Cetacea. Systematic Zoology, 25:304-320.
  • M. C. McKenna and S. K. Bell. 1997. Classification of Mammals Above the Species Level, 1-640.
  • R. E. Fordyce and C. de Muizon. 2001. Evolutionary history of the cetaceans: a review. Secondary Adaptations of Tetrapods to Life in the Water, 169-233.
  • A. C. Dooley. 2005. A new species of Squalodon (Mammalia, Cetacea) from the Middle Miocene of Virginia. Virginia Museum of Natural History Memoir, 8:1-43.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi