Stazione di Chiaramonte Gulfi

Chiaramonte Gulfi
stazione ferroviaria
La stazione in una foto storica
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàChiaramonte Gulfi
Coordinate37°01′05.9″N 14°42′48.13″E
Lineeferrovia Siracusa-Ragusa-Vizzini
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1922
Soppressione1949
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante

La stazione di Chiaramonte Gulfi era una stazione ferroviaria passante di superficie al servizio di Chiaramonte Gulfi, situata a 1,5 km a sud del paese lungo la ferrovia a scartamento ridotto Siracusa-Ragusa-Vizzini.

La stazione venne costruita e inaugurata nel 1922 in seguito alla costruzione della ferrovia realizzata dalla Società Anonima per le ferrovie secondarie della Sicilia (SAFS) per la connessione dei numerosi e importanti centri abitati delle provincie di Ragusa e Siracusa. La stazione di Chiaramonte Gulfi fu chiusa nel 1949 a seguito della chiusura all'esercizio del tratto da Bivio Giarratana a Ragusa per la diminuzione del traffico merci conseguente alla crisi del dopoguerra, e rimase abbandonata fino all'inizio degli anni novanta quando fu ceduta a privati.

Oggi l'edificio della stazione è stato rimodernato e trasformato in un albergo-ristorante.

Strutture e impianti

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La stazione, situata sul tratto bivio Giarratana-Ragusa, era dotata di 2 binari passanti, torre dell'acqua e di un piccolo scalo merci servito da due binari tronchi. Dal bivio di Giarratana fino alla stazione di Chiaramonte Gulfi il tracciato aveva un andamento tortuoso seguendo il fianco della montagna, il Monte Lauro (986 m s.l.m.) prima e il Monte Arcibessi (906 m s.l.m.) dopo, con molti tratti in galleria e in trincea. Il resto del tragitto dalla stazione di Chiaramonte fino alla stazione della Nunziata si presentava abbastanza pianeggiante seguendo la linea naturale dell'altopiano ibleo, e poi affiancando la linea ferroviaria FS per gli ultimi 3,5 km arrivava alla stazione di Ragusa SAFS (518 m s.l.m.[1]). La stazione si trova a 845 m s.l.m. ed era la stazione più alta di questa linea[1].

L'autoservizio sostitutivo

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La chiusura della linea ferroviaria venne seguita dall'istituzione di vari servizi sostitutivi su strada (autobus) gestiti dalla stessa SAFS.

Galleria d'immagini

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  1. ^ a b La Provincia di Ragusa, Periodico d'informazione, Anno XXIV, N.4 - pag.36 (PDF), su provincia.ragusa.it. URL consultato il 3 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2010).

Voci correlate

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