Stazione di La Sofina
La Sofina stazione ferroviaria | |
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già Mortellini (1941-1952) già Sofina (?-1941) | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Coltano e Castagnolo |
Coordinate | 43°39′49.96″N 10°22′14.77″E |
Linee | Leopolda |
Storia | |
Stato attuale | demolito o distrutto |
Soppressione | 1956 |
Caratteristiche | |
Tipo | Fermata in superficie, passante |
Binari | 2 |
Gestori | Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato |
Operatori | Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato |
Dintorni | Castagnolo Fosso omonimo |
La stazione di La Sofina era una fermata ferroviaria posta sulla ferrovia Leopolda nelle vicinanze delle località Castagnolo e Coltano della città di Pisa. Era sita nelle immediate vicinanze del Bivio Mortellini e prendeva il nome dall'omonimo fosso.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La prima fermata, "Sofina" posta alla chilometrica 87+931 in corrispondenza di una casa cantoniera (questa alla chilometrica 87+942)[1], venne sostituita il 14 dicembre 1941 da un'altra fermata posta a poco più di un chilometro a nord denominata "Mortellini", al chilometro 86+635 tra i bivi Mortellini (attivato 3 anni prima insieme alla nuova linea per Pisa)[2] e Tagliaferro 300 m lato Pisa sulla ferrovia Leopolda.[3][4] La fermata disponeva di due casotti in muratura e due banchine per i due binari di corsa, accessibili tramite rampe pedonali dalla vicina località Coltano e dalla strada statale 1 Via Aurelia. Venne attivata come fermata impresenziata, abilitata a servizio viaggiatori e bagagli.[3][4]
Nel 1952 venne dismessa la fermata di Mortellini e riattivata la fermata di La Sofina con Ordine di Servizio n. 82,[5] che venne definitivamente soppressa solamente 4 anni dopo con l'Ordine di Servizio n. 13 del 1956.[6]
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]La primissima fermata era composta solamente di una casa cantoniera che fungeva anche da fabbricato viaggiatori.[1] La seconda fermata si componeva di due casotti per il ricovero dei viaggiatori e di due banchine serventi i due binari di corsa della linea.[3][4]
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]Al 1933, secondo un giornale dell'epoca, solo tre treni effettuavano fermata presso l'impianto, per Livorno e ritorno con fermata alle 7:00, 8:03 e 18:25.[7] Era utilizzata solamente dai braccianti che lavoravano nelle vicine terre, cacciatori e da lavoratori addetti alla sistemazione dei numerosi canali siti nella zona.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c COLTANO. "Terra promessa", su lavocedelserchio.it, 13 febbraio 2014. URL consultato il 31 luglio 2021.
- ^ Ministero delle Comunicazioni, Bollettino ufficiale delle Ferrovie dello Stato, secondo semestre 1938, su trenidicarta.it, 7 luglio 1938, p. 371, Ordine di Servizio n. 142. URL consultato il 31 luglio 2021.
- ^ a b c Ministero delle Comunicazioni, Bollettino ufficiale delle Ferrovie dello Stato, su trenidicarta.it, 1941, p. 342, Ordine di Servizio n. 150. URL consultato il 31 luglio 2021.
- ^ a b c Ministero delle Comunicazioni, Bollettino commerciale delle Ferrovie dello Stato, su google.it, 1º gennaio 1942, p. 3, Ordine di Servizio n. 150. URL consultato il 31 luglio 2021.
- ^ Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Relazione per gli anni finanziari 1949-50 - 1950-51 - 1951-52 - 1952-53, vol. 1, 1957, p. 25, Ordine di Servizio n. 82/1952. URL consultato il 31 luglio 2021.
- ^ Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Relazione per l'anno finanziario 1955-56, 1957, p. 7, Ordine di Servizio n. 13/1956. URL consultato il 31 luglio 2021.
- ^ Il Ponte di Pisa, giornale settimanale di Pisa e provincia (PDF), su opac.bibliotecauniversitaria.pi.it, 6-7 maggio 1933, p. 4, "Orario delle Ferrovie". URL consultato il 3 settembre 2022.