Super G (webserie)

Super G
PaeseItalia
Anno2011
Formatowebserie
Generecommedia
Stagioni1
Webisodi8
Durata10 min
Lingua originaleitaliano
Rapporto16:9
Crediti
RegiaDaniele Prato
SceneggiaturaDaniele Prato, Riccardo De Filippis
Interpreti e personaggi
FotografiaAlfonso De Munno Gallardo
Prima visione
Data8 dicembre 2011
DistributoreYouTube
floptv.tv

Super G è una webserie italiana prodotta e trasmessa da FlopTV, la web TV di Fox Channels Italy. Il primo episodio è stato trasmesso su internet l'8 dicembre 2011, mentre l'11 dicembre sono stati trasmessi i primi tre episodi sul canale satellitare Fox.[1]

La webserie, composta per ora, da una sola stagione di 8 episodi da 10 minuti l'uno,[2] è stata presentata in anteprima al Roma Fiction Fest a fine settembre 2011.[3]

La webserie racconta le gesta di Super Cane e Super Cicala, due supereroi che fanno coppia sia nella vita che sul lavoro, impegnati nello sconfiggere le forze del male, rappresentate dal loro acerrimo nemico La Madre Nera.

Personaggi e interpreti

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  • Super Cane, interpretato da Francesco Montanari.
    È un onesto e leale supereroe, spesso in preda alla gelosia verso il compagno Super Cicala. Usa i suoi poteri per salvare il mondo ma anche il suo rapporto con il compagno di vita.
  • Super Cicala, interpretato da Riccardo De Filippis.
    È supereroe sensibile, fashion victim e fissato con lo stile di Audrey Hepburn, oltre ad essere un ammiratore del calciatore Francesco Totti.
  • Super Botta, interpretato da Mauro Meconi.
    È un eroe un po' fuori dagli schemi, che si diverte ad ostacolare la relazione tra Super Cane e Super Cicala.
  • La Madre Nera, interpretato da Paolo Sassanelli.
    In abiti da suora, è l'acerrimo nemico di Super Cane e Super Cicala.
  1. ^ Teen Wolf, Castle 4, C’era una Volta a dicembre su Fox, su badtv.it. URL consultato il 20-11-2011.
  2. ^ Super G, da Floptv la sit-com sui supereroi, su everyeye.it. URL consultato il 20-11-2011.
  3. ^ Super G, la Web Serie sui Supereroi Gay, su gaymagazine.likepage.it. URL consultato il 20-11-2011.

Collegamenti esterni

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