Tieste (Vario Rufo)
Tieste | |
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Tragedia di cui restano frammenti | |
Atreo e Tieste, dipinto di Giovanni Francesco Bezzi | |
Autore | Vario Rufo |
Titolo originale | Tieste |
Lingua originale | |
Genere | Cothurnata |
Composto nel | I secolo a.C. |
Prima assoluta | 29 a.C. |
Tieste era una tragedia composta da Vario Rufo in occasione del ritorno di Ottaviano Augusto dalle vittorie di Azio e d'Oriente nel 29 a.C.: fu il futuro princeps a commissionargliela ed ebbe un grande successo, tanto che Rufo ottenne un cospicuo premio in denaro. Di essa rimane un solo brevissimo frammento.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]«ATREUS iám fero infandíssima,
Iam fácere cogor.»
La tragedia ripropone il mito dei gemelli Atreo e Tieste: un conflitto continuo tra i due, dovuto ad una maledizione del loro padre Pelope. Dopo che Tieste decide di andare al banchetto allestito dal fratello, in un atto di riappacificazione, scopre che gli è stata imbandita la carne dei figli morti.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fragmenta poetarum Latinorum, a cura di W. Morel, Lipsia, 1927