Tutte le funtanelle
Tutte le funtanelle | |
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Artista | |
Autore/i | anonimo |
Genere | Folk |
Campione audio | |
Versione strumentale al sintetizzatore |
Tutte le funtanelle è una canzone popolare dialettale abruzzese d'autore ignoto.
Brano antico e simbolico,[1] è una canzone d'amore composta di tre strofe intervallate da un ritornello. Ha conosciuto diverse trascrizioni, e in particolare era tenuta in alta considerazione da Guido Albanese (autore della celeberrima Vola vola vola), che non solo ne offrì una propria versione, ma vi aprì una suite, a significare continuità tra canzone «popolare» e «d'autore».[2]
Gian Carlo Bregani, che a sua volta armonizzò la canzone, l'attribuì erroneamente al D'Annunzio, laddove tutte le fonti la segnalano invece come brano anonimo. L'equivoco nasce dal fatto che il Vate citò effettivamente Tutte le funtanelle nel romanzo Il trionfo della morte, fornendone anche un testo completo e certamente attendibile.[1][3][4]
La canzone era popolare, dell'area di Ortona,[senza fonte] fu trascritta e armonizzata da Ettore Montanaro, Guido Albanese e padre Giuseppe Di Pasquale[senza fonte] per i vari cori.[quali]
Testo
[modifica | modifica wikitesto]Il testo trascritto dal D'Annunzio è il seguente. La traduzione delle tre strofe è dello stesso poeta.[1][4]
Dialetto abruzzese | Lingua italiana |
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Strofa e ritornello si compongono entrambi di un distico, e il ritornello è occupato in gran parte da «vocalizzi». È più comune tuttavia una versione in cui i «vocalizzi» occupano solo gli emistichi dei due versi, cosicché il primo verso suona «Tromma larì lirà, l'amore è belle» e non «Tromma larì lirà llarì llallera».[6] Il testo è privo di rima, ma i distici delle strofe ricorrono all'omoteleuto.
D'Annunzio pone il canto in bocca al personaggio di Favetta, che intona la strofa, e ad altre quattro ragazze, che ribattono il ritornello.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Sanvitale, p. 11.
- ^ Sanvitale, p. 124.
- ^ Sergio Piovesan, Vi racconto un canto (PDF), Venezia, Associazione Culturale Coro Marmolada, 2014, pp. 85-86. URL consultato il 7 agosto 2016.
- ^ a b c D'Annunzio.
- ^ Nonostante D'Annunzio trascriva l'originale e riporti quindi in dialetto «due catene», nel testo in italiano traduce «una catena».
- ^ Marco Del Prete, La canzone pettoranese e il contesto regionale. Lo stato degli studi. Popolarità e tradizione (PDF), Pettorano sul Gizio, 2007, pp. 8-9. URL consultato il 7 agosto 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Sanvitale, Le avarizie della fortuna: Guido Albanese, musicista popolare, Torino, EDT, 1999, ISBN 978-88-7063-433-4. URL consultato il 7 agosto 2016.
- Gabriele D'Annunzio, Trionfo della morte, Milano, Mondadori, 2013 [1894], ISBN 978-88-5203-500-5. URL consultato il 7 agosto 2016.