Upachara
Nell'Induismo, upachara (Sanscrito: उपचार; servizio o cortesia)[1] si riferisce alle offerte fatte alla divinità come parte di un Pūjā.
Sebbene le upachara differiscano secondo la forma di preghiera, qui sono presenti in un elenco di 16, che parallelizza il processo che realizza il benvenuto per l'ospite, come segue[2][3]:
- Ahvahana: invocazione della divinità
- Āsana: offerta di un posto alla divinità
- Padya: offerta di acqua per lavare i piedi
- Arghya: offerta di bevanda
- Achamaniya: offerta di acqua per dissetare la bocca
- Snana o Abhisheka: bagno
- Vastra: offerta di un capo di abbigliamento
- Yagnopavit o Mangalsutra: posizione sul filo sacro
- Anulepana o Gandha: cospargimento di profumo
- Pushpanjali: offerta di fiori
- Dhupa: bruciamento di incenso
- Diya o Aarti: agitamento una lampada ad olio davanti alla divinità
- Naivedya: offerta di cibo
- Namaskara o Pranama: prostrazione o saluto reverenziale
- Parikrama o Pradakshina. Circumambulatio
- Visarjana: congedo
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vaman Shivram Apte, उपचारः, in The practical Sanskrit-English Dictionary[collegamento interrotto], Poona, Prasad Prakashan, 1957.
- ^ C. J. Fuller, The Camphor Flame: Popular Hinduism and Society in India, Princeton, NJ, Princeton University Press, 2004, p. 67, ISBN 978-0-691-12048-5.
- ^ James G. Lochtefeld, The Illustrated Encyclopedia of Hinduism: N-Z, Rosen Publishing Group, 2002, p. 720, ISBN 978-0-8239-3180-4.