Urania Basket Milano
Urania Basket Milano Pallacanestro | |
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«I Wildcats» | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Rosso, blu |
Simboli | Gatto selvatico |
Dati societari | |
Città | Milano |
Nazione | Italia |
Confederazione | FIBA Europe |
Federazione | FIP |
Campionato | Serie A2 |
Fondazione | 1952 |
Presidente | Ettore Cremascoli |
General manager | Luca Biganzoli |
Allenatore | Marco Cardani |
Impianto | Allianz Cloud (5 420 posti) |
Sito web | www.uraniabasket.it/ |
L'Urania Basket Milano, nota semplicemente come Urania Milano, è una società di pallacanestro maschile di Milano, nata nel 1952 per volontà di alcuni amici dell'oratorio della Parrocchia di Santa Maria del Suffragio, nel quartiere di Porta Vittoria, in zona prossima a quello di Calvairate. Attualmente, milita nel campionato di Serie A2.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1952, dopo un viaggio negli Stati Uniti a Lexington, alcuni amici che frequentavano l'Oratorio della Chiesa milanese di Santa Maria del Suffragio, decidono di fondare una squadra di basket: l'Urania Basket. I fondatori rimasero affascinati da questo sport non ancora molto diffuso in Italia, ma estremamente popolare oltreoceano, e, in particolare, restarono colpiti dall'eleganza della compagine dell'Università del Kentucky. Le maglie dei giocatori di questa squadra sono rosse e blu, mentre sulle loro tute bianche - "di raso", rammenta uno dei fondatori[1] - campeggia una gigantesca testa di gatto che ricorda il loro soprannome: wildcats, il termine inglese per indicare i gatti selvatici. Così quando tornano in Italia e fondano l'Urania adottano colori ed emblema dell'Università del Kentucky[1]. Come molte altre società sportive di ispirazione cattolica, nei primi anni dopo la sua nascita, l'Urania partecipa ai tornei del rifondato Centro Sportivo Italiano e in questo ambito inizia a farsi le ossa, come accaduto anche ad altre storiche squadre del basket lombardo sorte nell'alveo delle attività di formazione giovanile degli Oratori (e.g., Robur et Fides a Varese, Ju-Vi a Cremona, etc.)
L'approdo in Serie B
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni successivi la squadra si iscrive alla FIP ed inizia a partecipare ai tornei organizzati da quest'ultima e dopo tanti anni passati a forgiare giocatori ed amanti della pallacanestro - fra i quali si devono annoverare anche l'attuale presidente e i suoi fratelli[2] - l'Urania approda prima nella C Silver, nella stagione 2010-2011, e poi finalmente in serie B nel 2012 (in quegli anni denominata Divisione Nazionale B) e dopo alcune stagioni di rodaggio ed ambientamento - senza mai trascurare la crescita del proprio settore giovanile - la prima squadra riesce a centrare la promozione in A2, nella stagione 2018-2019, sotto la guida del coach Davide Villa, chiamato a guidare i Wildcats nella precedente annata sportiva.
La Serie A2
[modifica | modifica wikitesto]Raggiunta la massima serie dilettantistica italiana, l'Urania si trasferisce dal piccolo Palaiseo[3] - sito nel quartiere di Affori - al più blasonato Palalido che, dopo la lunga ristrutturazione e la successiva sponsorizzazione, ha assunto il nome di Allianz Cloud. La prima stagione in A2 vede la neopromossa affrontare le naturali difficoltà dell'esordio a cui si affiancano, a marzo 2020, le enormi complicazioni create dalla pandemia di COVID-19 anche al mondo dello sport. Nonostante queste prove ed un campionato dichiarato invalido a causa delle significative restrizioni connesse alla situazione sanitaria, il primo anno dell'Urania nella pallacanestro "che conta" si chiude con un lusinghiero record di 12 vittorie e 13 sconfitte. Nelle stagioni seguenti la squadra, sempre allenata da Davide Villa, assesta il proprio livello alternando prove convincenti con altre meno brillanti (19V e 17P nel 2020-2021 e 14V e 20P nel 2021-2022) e migliora il proprio record nell'annata 2022-2023 (20 vittorie e 14 sconfitte, fatta da 14V e 10P nella stagione regolare e 6V e 4P nella seconda fase a gironi) quando raggiunge per la seconda volta i playoff (la prima fu nel 2020-2021) venendo però eliminata in 4 gare dal Basket Torino, che poi arriverà in finale.
Per la stagione 2023-2024 l'Urania, sostituito il centro americano K.J. Hill con Gerald Beverly, conferma l'altro straniero, la guardia tiratrice Nathaniel Lamont "Giddy" Potts e molti giocatori che l'hanno trascinata al record positivo della precedente annata: il play Andrea Amato, cresciuto nel vivaio dell'Olimpia, il capitano Giorgio Piunti, arrivato alla sesta stagione tra i wildcats e la guardia-play Montano, giunto a Milano l'anno della promozione in A2. A questo impianto rodato si affiancano giovani cresciuti nel vivaio della squadra ed alcuni nuovi interessanti innesti, come l'ala grande Ion Lupusor, moldavo di nascita, ma con passaporto italiano, e la duttile guardia-ala piccola Giovanni Severini. Poco prima dell'avvio del campionato il pivot Beverly - ex Brescia - si infortuna con tempi di recupero significativi[4] e l'Urania corre ai ripari ingaggiando Aristide Landi[5], ala-centro con oltre dieci anni di presenza nei parquet italiani (e.g., Bologna, Pistoia, Trieste, etc.). La squadra si qualifica per i playoff, venendo però eliminata al primo turno da Verona.
Per la stagione 2024-25, l'Urania attua una vera e propria rivoluzione: spiccano su tutti gli arrivi di Alessandro Gentile e del coach Marco Cardani.
Roster
[modifica | modifica wikitesto]Aggiornato al 30 settembre 2024
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b La nostra storia, su uraniabasket.it.
- ^ (IT) Antonio Giuliano, Urania, la grande famiglia del basket, in Avvenire, 31 ottobre 2019. URL consultato il 2 ottobre 2023.
- ^ Quando l’Urania Basket vinse la Serie B al Palaiseo di Affori, su milanoaffori.it.
- ^ Enrico Pecci, URANIA MILANO, LUNGO STOP PER BEVERLY: I TEMPI DI RECUPERO, su tuttobasket.net.
- ^ Giovanni Cardarello, Weegreenit Urania Milano, grande colpo di mercato last minute, su milanotoday.it.