Vito Maria Amico

Vito Maria Amico (Catania, 15 febbraio 1697Catania, 5 dicembre 1762) è stato uno storico, letterato e religioso italiano.

Era figlio di Vito Amico e Anna Statella; entrambi i genitori provenivano da nobili famiglie catanesi, e Vito Maria fu indirizzato agli studi.

A sedici anni entrò nel monastero di San Nicolò l'Arena di Catania. A trentaquattro anni divenne priore della comunità monastica, ed in seguito fu nominato priore di tutti i monasteri benedettini di Messina, Militello, Castelbuono e Monreale. La sua passione per la conoscenza lo portava a frequentare le località dove avrebbe potuto trovare notizie sulla storia della Sicilia. Era solito raccogliere campioni di lava dall'Etna, o fossili nel territorio di Militello. Raccoglieva anche materiali di scavi archeologici, come ceramiche, vasi, medaglie e monete che poi consegnava al Museo di antichità greco-romane che era posto al fianco della biblioteca che lui stesso aveva fondato, museo che in poco tempo poté contare su una raccolta di tutto rispetto.

Ebbe poi la cattedra di storia civile all'Università di Catania, e fondò la prima biblioteca pubblica catanese. Carlo di Borbone lo nominò nel 1751 con atto ufficiale storiografo regio[1].

Fu priore di 25 diversi monasteri e fu anche nominato abate nel 1757[2]

  1. ^ Vito Maria Amico, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata
  2. ^ DBI.

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