Vittime della seconda guerra mondiale

La stima del numero totale di vittime della seconda guerra mondiale non è determinabile con certezza e varia molto, ma le cifre più accertate e per cui tutti vanno più o meno d'accordo parlano di un totale, tra militari e civili, compreso tra 60 milioni e più di 68 milioni di morti.

Il paese con più morti in valore assoluto fu l'Unione Sovietica, mentre in rapporto alla popolazione fu Singapore con più di 28 abitanti su cento.

Vittime suddivise per nazionalità

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Corpi di marines americani sulla spiaggia di Tarawa dopo i combattimenti. Oltre 6.000 soldati americani e giapponesi morirono nei combattimenti.


Stato Abitanti (1939) Vittime militari Vittime civili Vittime totali Vittime in percentuale % della popolazione del 1939
Albania 1.100.000 28.000 28.000 2.54
Australia 7.000.000 39.366 735 40.101 0.57
Belgio 8.000.000 12.000 8.873 20.873 0.26
Birmania 17.500.000 0 60.000 60.000 0.34
Brasile 41.500.000 493 0 493 0.001
Bulgaria 6.300.000 22.000 0 22.000 0.34
Canada 11.600.000 39.300 0 39.300 0.33
Cecoslovacchia 15.300.000 30.000 340.000 370.000 2.41
Cina[1] 530.000.000 4.100.000 15.500.000 19.600.000 3.69
Corea[2] 23.400.000 0 378.000 378.000 1.61
Danimarca 3.800.000 0 4.100 4.100 0.10
Estonia 1.100.000 0 40.000 40.000 3.63
Etiopia 14.100.000 5.000 200.000 205.000 1.45
Filippine 16.400.000 42.000 119.000 161.000 0.98
Finlandia[3] 3.700.000 91.000 2.000 93.000 2.51
Francia[4] 41.700.000 210.000 350.000 560.000 1.34
Germania[5] 78.000.000 5.318.000 2.100.000 7.418.000 9.51
Giappone[6] 78.000.000 1.930.000 700.000 2.630.000 3.37
Grecia 7.200.000 23.000 777.000 800.000 11.11
India 345.000.000 36.100 1.500.000 1.536.100 0.44
Indocina 24.600.000 2.000 485.000 487.000 1.98
Indonesia 70.500.000 0 4.000.000 4.000.000 5.67
Iraq 3.700.000 1.000 0 1.000 0.02
Isole del Pacifico 1.900.000 0 57.000 57.000 0.30
Italia[7][8] 43.800.000 319.207 153.147 472.354 1.07
Jugoslavia 15.400.000 300.000 900.000 1200.000 7.79
Lettonia 2.000.000 0 220.000 220.000 11.00
Lituania 2.500.000 0 345.000 345.000 13.80
Lussemburgo 300.000 0 4.000 4.000 1.33
Malaysia 5.500.000 0 83.000 83.000 1.50
Malta 300.000 0 2.000 2.000 0.66
Mongolia 700.000 300 0 300 0.04
Nuova Zelanda 1.600.000 12.200 0 12.200 0.76
Norvegia 2.900.000 3.000 7.000 10.000 0.34
Paesi Bassi 8.700.000 12.000 200.000 212.000 2.43
Polonia 34.800.000 123.000 5.500.000 5.623.000 16.15
Regno Unito 47.800.000 272.000 93.500 365.500 0.76
Romania 19.900.000 317.000 450.000 767.000 3.85
San Marino [9] 12.100 0 63 63 0.52
Singapore 700.000 0 200.000 200.000 28.57
Spagna 25.500.000 4.000 0 4.000 0.01
Stati Uniti d'America 132.000.000 405.399 8.000 413.399 0.31
Sudafrica 10.300.000 6.841 0 6.841 0.06
Svezia 6.341.000 0 600 600 0.009
Thailandia 15.300.000 5.647 310 5.957 0.03
Tunisia 2.781.000 1.700 450 2.150 0.07
Ungheria 9.200.000 300.000 280.000 580.000 6.30
Unione Sovietica[10] 168.500.000 8.000.000 17.000.000 25.000.000 14.83
Totale 1.908.622.000 24.408.154 43.638.905 68.047.059 3.56
  1. ^ Cina: i morti della Seconda guerra sino-giapponese sono stimati da John W. Dower a 10 milioni di cui 3200000 militari del Kuomintang. Questa stima non include i morti dovuti a conflitti interni, carestia e inondazioni. I morti totali sono difficili da calcolare, poiché non ci sono stati censimenti prima della guerra. Lo storico R. J. Rummel ha stimato i morti tra 10600000 e 37000000 e ha affermato che il numero più attendibile è 19605000 (di cui 3400000 militari dell'esercito nazionalista e guerriglieri comunisti, 432000 militari collaborazionisti, 3808000 civili morti per operazioni militari, 3549000 civili assassinati dai giapponesi, 5907000 vittime del Kuomintang (di cui 3081000 militari coscritti e 2826000 civili a causa del governo nazionalista), 250000 vittime dei comunisti, 110000 vittime dei signori della guerra e 2250000 morti per le carestie).
  2. ^ Corea: John W. Dower ha stimato che 70000 coreani coscritti morirono in Giappone inclusi 10000-15000 nelle bombe di Hiroshima e Nagasaki. I morti coreani nell'esercito giapponese sono inclusi nei morti giapponesi. V. Erlikman, uno storico russo, ha stimato tali morti in 10000, su un totale di 100000 coreani che prestarono servizio militare nell'esercito giapponese.
  3. ^ Finlandia: il numero include i morti nelle guerre del 1939-1940 e 1941-1944 contro l'Unione Sovietica e della guerra del 1944 contro la Germania. I morti furono rispettivamente 26000, 67000 e 1000. Nel 1939-1940 il corpo di svedesi volontari ebbe 28 morti. Le vittime ebree furono 11.
  4. ^ Francia: i morti militari includono 150000 membri dell'esercito (92000 nella campagna di Francia nel 1940 e 58000 nelle battaglie sul fronte orientale, 1940-1945), 20000 partigiani francesi e 40000 prigionieri di guerra. I morti francesi nell'esercito tedesco (30000-40000) non sono inclusi. I morti civili includono 120000 morti per azioni militari e 230000 per le rappresaglie e massacri nazisti. V. Erlikman, uno storico russo, ha stimato che morirono 22000 africani nell'esercito francese. I morti del popolo Rom furono 15000 e quelli ebrei 83000.
  5. ^ Germania: un nuovo studio di Rüdiger Overmans dell'Ufficio della Storia Militare Tedesca di Potsdam, basato sui rapporti dell'alto comando tedesco, ha alzato la cifra dei morti tedeschi da 4600000 a 5318531. Nei computi precedenti, infatti, si erano omesse le forze paramilitari combattenti con l'esercito (230000 morti) e i caduti ritenuti civili che hanno in realtà combattuto nell'Europa orientale. Morti per teatro di operazioni: Africa: 16066; Balcani: 103693; Nord: 30165; Ovest: (fino al 31 dicembre 1944): 339957; Italia: 150660; fronte orientale (fino al 31 dicembre 1944): 2742909; guerra finale (est e ovest) 1945: 1230045; altro (inclusa la guerra aerea e navale): 245561; prigionieri morti: 459475. Il totale è 5318531. Questa cifra include i dispersi (2200000 circa), i quali ormai si danno per morti. I morti civili includono 400000 morti in attacchi aerei, 600000 uccisi dai nazisti (di cui 300000 per motivi politici) e 1100000 morti nell'Europa orientale in seguito alla campagna del 1945 e all'espulsione dopo la seconda guerra mondiale.
  6. ^ Giappone: i morti militari includono 186000 in Cina dal 1937 al 1941 e 1555000 dal 1941 al 1945, più 300000 dispersi. I morti civili includono 393000 morti dovuti ai bombardamenti degli Stati Uniti tra cui 210000 morti per le bombe di Hiroshima e Nagasaki. 150000 civili vennero uccisi a Okinawa e 10000 a Saipan durante i combattimenti. Il Santuario Yasukuni in Giappone elenca i nomi di 2315128 militari morti dal 1937 al 1945, inclusi i cinesi e i coreani nell'esercito giapponese. I morti dopo la guerra per le radiazioni sono stimati a 110000.
  7. ^ Italia: nel rapporto Morti e dispersi per cause belliche negli anni 1940-45, il conto ufficiale delle perdite fatto da Roma: Istituto Centrale Statistica nel 1957 riferisce il numero esatto di morti. I morti militari sono stati 291376, di cui 204346 prima dell'armistizio (66686 morti in battaglia o per ferite, 111579 dispersi certificati morti e 26081 morti per cause non belliche) e 87030 dopo l'armistizio (42916 morti in battaglia o per ferite, 19840 dispersi certificati morti e 24274 morti per cause non belliche). I morti per branca di servizio: Esercito: 201405; Marina: 22043; Aeronautica: 9096; forze coloniali: 354; cappellani: 91; milizia: 10066; forze paramilitari: 3252; non indicati: 45078. Morti per teatro di operazioni: Italia: 74725 (di cui 37573 dopo l'armistizio); Francia: 2060 (1039 dopo l'armistizio); Germania: 25430 (24020 dopo l'armistizio); Grecia, Albania e Jugoslavia: 49459 (10090 dopo l'armistizio); Unione Sovietica: 82079 (3522 dopo l'armistizio); Africa: 22431 (1565 dopo l'armistizio); mare: 28438 (5526 dopo l'armistizio); altro: 6844 (3695 dopo l'armistizio). I prigionieri morti sono inclusi nella lista sopra. I morti civili sono stati 153147 (123119 dopo l'armistizio), inclusi 61432 in attacchi aerei (42613 dopo l'armistizio). Per ulteriori approfondimento si veda qui. Nella perdite vanno aggiunti 15000 soldati africani coscritti. Sono incluse le 64000 vittime delle repressioni e genocidi nazisti (tra cui 30000 prigionieri). I morti militari dopo l'armistizio includono 5927 schierati con gli Alleati, 17166 partigiani e 13000 della Repubblica Sociale Italiana. Morirono anche 1000 persone del popolo rom e 8562 ebrei.[dati non verificabili]
  8. ^ Studi aggiornati al 2010 Archiviato il 2 agosto 2020 in Internet Archive. dell'Ufficio dell'Albo d'Oro del Ministero della Difesa hanno fornito dati più precisi sulle perdite tra le forze armate, le formazioni militari e paramilitari, che risultano essere di 319207, così suddivise: Esercito: 246432; Marina: 31347; Aeronautica: 13210; formazioni partigiane: 15197; forze armate della RSI: 13021.
  9. ^ popolazione del 1947
  10. ^ Unione Sovietica: il numero ufficiale di militari morti è 8668400 (di cui 6330000 morti in azione o per ferite, 556000 morti per cause non belliche, 500000 dispersi e 1283000 morti in prigionia su un totale di 4059000 prigionieri). Le stime occidentali dei prigionieri sovietici sono invece di 5700000 prigionieri di cui 3300000 morti. Richard Overy ritiene che nel 1941 e 1942 i morti, feriti, dispersi e anche coscritti erano difficilmente calcolabili. Secondo molti storici agli 8668400 morti vanno aggiunti 1500000 coscritti di riserva morti o dispersi (soprattutto nel 1941) prima di essere messi nelle forze attive, 150000 miliziani e 250000 partigiani. Così i morti arriverebbero a 10600000. Durante la guerra in URSS morirono 13 milioni di uomini tra 17 e 39 anni. Se è vero che morirono 3300000 prigionieri anziché 1283000, le cifra sarebbe di 12600000. Dopo la fine della guerra la popolazione era 26600000 di meno che prima della guerra (questa cifra include 3300000 civili morti nelle aree annesse nel 1939-1940). Lo storico Vadim Erlikman ha stimato che i morti nella guerra siano stati 26500000 più 1700000 per le repressioni di Stalin. Egli ritiene che i morti militari sono stati 10600000 di cui 7600000 morti e dispersi, 2600000 morti in prigionia (di 5200000 prigionieri) e 400000 morti delle forze paramilitari e partigiane. I civili morti sarebbero 15900000 di cui 1500000 per azioni militari, 7100000 per le rappresaglie e i genocidi nazisti, 1800000 nei campi di lavoro nazisti e 5500000 per le carestie.

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