La corona di ghiaccio

La corona di ghiaccio
Titolo originaleWintersmith
AutoreTerry Pratchett
1ª ed. originale2006
Genereromanzo
Sottogenerefantasy
Lingua originaleinglese
AmbientazioneMondo Disco
ProtagonistiTiffany Aching
CoprotagonistiNac Mac Feegle, Nonnina Weatherwax
SerieMondo Disco
Preceduto da'Thud!'
Seguito da'Making Money'

La corona di ghiaccio (Wintersmith) è un romanzo fantasy di Terry Pratchett, pubblicato per la prima volta nel 2006. Fa parte di una serie di libri rivolti ai ragazzi (ma non solo), ed ambientati nel Mondo Disco. È il terzo libro della serie dedicata a Tiffany Aching e segue Un cappello pieno di stelle.

Tiffany è cresciuta. Non è forse ancora una "piccola donna", ma inizia a fare i conti con i primi problemi di cuore. Roland, salvato due libri prima, si è rivelato meno scemo di quanto apparisse ed il continuo scambio epistolare intercorrente fra i due sembrerebbe un preludio perfetto per un'idilliaca storia d'amore. O almeno così sarebbe stato se Tiffany non avesse seguito i suoi piedi. Una strega, infatti, ha molti nemici, il primo dei quali è se stessa. Per una strega danzare durante un ballo propiziatorio semplicemente perché trasportata dal ritmo può essere pericoloso: soprattutto quando il ballo è in onore dell'Invernaio (Winthersmith in originale). Soprattutto quando l'elementare creatura si invaghisce di lei. Quando poi lo stesso elementare inizia a seguirti ovunque, portando freddo e neve, scrivendo il tuo nome con la brina sulle finestre e imprimendo la tua faccia su ogni fiocco di neve, al pericolo si aggiunge un certo imbarazzo.

Tiffany continua quindi a crescere, fra lusinghe amorose e responsabilità stregonesche, presumibilmente nell'ultimo libro che la vede apprendista: d'altra parte con una Nonnina Weatherwax che ti insegna ad essere strega ed una Tata Ogg che ti insegna ad essere donna, un libro basta e avanza. Nell'ultima (per il momento) avventura di Tiffany il personaggio matura probabilmente definitivamente, gettando le basi (si spera) per una nuova generazione di Streghe. Il libro, come al solito, è scontatamente intelligente e divertente e sguazza nel tema del divino e della credenza popolare (e di quanto la credenza, in un mondo di fantasia, possa essere reale), tema caro e più che ricorrente alla penna inglese di Pratchett.

  • Tiffany Aching: ufficialmente quasi-strega ma strega dalla nascita. Lusingata dalle attenzioni del Fabbro dell'Inverno, fa i conti con una parte femminile che non credeva di avere e che scopre non interferire affatto con la sua natura di strega: forse il diventare una divinità, d'altra parte, potrebbe essere problematico.
  • Nonnina Weatherwax: Decana delle Streghe. Il suo compito è quello di tenere sempre in tensione Tiffany. Riconosce il suo potenziale e, di conseguenza, si guarda bene dall'aiutarla, lasciandola anche, talvolta, sbagliare. L'ineffabilità dei suoi piani è però tale che non lascia capire quanto e come si fidi di Tiffany e soprattutto cosa voglia effettivamente dalla ragazzina. Inspiegabilmente, qualsiasi cosa succeda, vince sempre.
  • Tata Ogg: Decana delle Streghe e donna di facilissimi costumi. Insegna a Tiffany che il potere che le streghe hanno sul genere umano è grande, ma non quanto quello che hanno le donne sui singoli uomini.
  • Miss Treason: strega artista del Boffo. Completamente cieca e sorda, ma simili caratteristiche in una strega sono più caratterizzazioni che veri e propri handicap.
  • Miss Tick: strega itinerante. La prima insegnante di Tiffany.
  • "L'Invernaio" (in orig. Wintersmith; letteralmente il Fabbro dell'Inverno): entità elementale che si invaghisce di Tiffany.
  • Estate: entità elementale che si ingelosisce di Tiffany.
  • Anoia, Divinità-delle-cose-che-fanno-incastrare-il-cassetto: ex-elementale e consigliera di Tiffany.
  • Annagramma: si presenta come la nemesi di Tiffany, appare come tutto ciò che Tiffany crede non debba essere una strega. Tuttavia non va sottovalutata.
  • Roland: figlio del Barone, prossimo ad essere Barone e basta. Amico di Tiffany. Appare decisamente più scaltro di quanto non fosse nel primo libro.
  • Nac Mac Feegle: piccoli ometti blu, sempre ubriachi, artisti del furto e della lotta libera (nel senso che si sentono liberi di lottare con qualsiasi cosa gli capiti a tiro).

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