World Futures Studies Federation

World Futures Studies Federation
Tipoorganizzazione no-profit internazionale
Fondazione1973
FondatoreBertrand de Jouvenel
Scopopromozione dei futures studies
Sede centraleFrancia (bandiera) Parigi
PresidenteNorvegia (bandiera) Erik F. Øverland
Membri256 (2020)
MottoLong Term, Big Picture, Radical Change
Sito web

La World Futures Studies Federation (in italiano in passato nota come Federazione Mondiale Studi sul Futuro) è un'organizzazione internazionale no-profit che riunisce le organizzazioni e gli studiosi di futures studies a livello mondiale.

Nasce nel 1973 a seguito di una serie di convegni mondiali sul futuro: il convegno Mankind 2000 di Oslo nel 1967, promosso dall'omonima organizzazione fondata da Robert Jungk e Wellesley Wesley nel 1965; il convegno Challengers from the Future di Kyoto del 1970; il convegno mondiale sul futuro Bucarest del 1972. In quell'occasione, i partecipanti si accordano per la fondazione della World Futures Studies Federation. Il primo convegno mondiale si tiene tra Roma e Frascati nel 1973 su iniziativa dell'IRADES di Flaminio Piccoli e della sociologa Eleonora Barbieri Masini, con la collaborazione del Club di Roma diretto da Aurelio Peccei[1]. La sede della federazione viene stabilita a Parigi, presso la Maison International Futuribles fondata da Bertrand de Jouvenel, che ne diventa primo presidente.

Dal 1974 l'organizzazione è partner dell'UNESCO, che ne ha finanziato diversi programmi di ricerca e convegni mondiali[2]. Dal 1987 è membro speciale consultivo del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite e più recentemente collabora con il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo[3].

Al 2020 conta 256 membri da oltre 60 paesi del mondo[4].

  1. ^ History, su wfsf.org. URL consultato il 31 luglio 2020.
  2. ^ WFSF-UNESCO, su wfsf.org. URL consultato il 31 luglio 2020.
  3. ^ WFSF-UN, su wfsf.org. URL consultato il 31 luglio 2020.
  4. ^ Members, su wfsf.org. URL consultato il 31 luglio 2020.

Collegamenti esterni

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