Chorégies d'Orange
Chorégies d’Orange | |
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Rappresentazione del Faust di Gounod durante l'edizione 2008. | |
Luogo | Orange |
Anni | dal 1860 (prime manifestazioni) dal 1971 (riorganizzazione) |
Frequenza | Annuale |
Fondato da | Alphonse Bernard e Antony Real |
Date | luglio-agosto |
Genere | opere liriche, concerti |
Sito ufficiale | www.choregies.fr/ |
Il festival Chorégies d'Orange è una manifestazione artistica annuale organizzata a Orange, in Francia, che si tiene dal 1971, con radici risalenti al 1860. Solitamente ha luogo da luglio a agosto e prevede la messa in scena di opere liriche presso il teatro romano di Orange.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]A distanza di qualche decennio dall'avvio dei restauri al teatro romano di Orange (iniziati nel 1825), a partire dal 1860 esso iniziò a essere usato come scenario per rappresentazioni teatrali, che nel 1869 vennero denominate Fêtes romaines ("feste romane") in occasione della messa in scena dell'opera Joseph di Étienne Nicolas Méhul. Volendo considerare queste iniziative come i prodromi di quanto realizzato nei secoli successivi, la manifestazione costituisce il più antico festival teatrale e musicale di Francia[1][2].
L'adozione del nome Chorégies (derivante da χορός, coro in greco antico) risale al 1902 e voleva omaggiare l'eccezionale acustica del teatro romano.
Fino al 1969 le Chorégies presentarono un cartellone di teatro, opera e concerti con i nomi più di grido della scena francese; memorabili furono le interpretazioni di Sarah Bernhardt nella Fedra di Racine nel 1903, o ancora l'allestimento dell'Edipo re di Sofocle curato da Jules Lacroix, nonché le rappresentazioni di Andromaca di Racine e dell'Antigone di Sofocle[3]. Il 1º agosto 1904 il teatro di Orange accolse la prima del Dioniso, tragedia lirica in tre atti di Joachim Gasquet. I cast e gli allestimenti vennero monopolizzati dall'Opéra de Paris e dalla Comédie-Française fino alla seconda guerra mondiale, dopo la quale vi fu un'apertura alle compagini teatrali private, come quella di Renaud-Barrault, che nel 1965 portò in scena El cerco de Numancia di Miguel Cervantes.
Nel 1969 la parte teatrale lasciò la Chorégies e si aggregò al Festival d'Avignone. Due anni dopo, nel 1971, il festival di Orange fu riorganizzato sotto la denominazione di Nouvelles Chorégies: per volontà del ministro della cultura Jacques Duhamel il calendario fu dedicato alla sola musica classica, con un cartellone di sei serate "spalmate" su un mese, con la messa in scena di due opere e due concerti. La scelta fu remunerativa e le Chorégies (grazie al coinvolgimento di cast internazionali) raggiunsero una nuova dimensione.
Fino al 1995 il presidente del comitato organizzatore era il sindaco di Orange. Nel 1995 tuttavia l'elezione a primo cittadino di Jacques Bompard, ex militante del partito d'estrema destra Front National, causò malumori in seno al comitato, che non lo elesse alla presidenza e minacciò di lasciare la città e trasferire la manifestazione altrove. L'impasse si risolse solo nel 1999 con la stipula di un accordo di finanziamento pluriennale del municipio a beneficio del festival, con relativa garanzia d'indipendenza operativa.
Il 17 giugno 2011, in occasione del 40º anniversario del rilancio delle Chorégies, la Comédie-Française realizzò una rappresentazione speciale dell'Andromaca di Racine, per la regia di Muriel Mayette.
Sotto la direzione artistica di Raymond Duffaut venne rafforzata la connotazione internazionale del festival, che nel giugno 2011 coprodusse una messa in scena di Aida di Giuseppe Verdi al festival lirico di Masada, oltre a realizzare ulteriori produzioni "fuori porta" ad Abu Dhabi e in Qatar[4].
Dal 2016 la direzione artistica è affidata a Jean-Louis Grinda[5].
Ambientazione
[modifica | modifica wikitesto]Tutte le rappresentazioni e i concerti hanno luogo al teatro romano di Orange, costruito nel I secolo e capace di accogliere circa 8 600 spettatori. Esso dispone di un frons scaenae alto 37 metri, che oltre a offrire ampio spazio alla creatività degli scenografi, garantisce un'ottima acustica al teatro, che è completamente all'aperto.
La natura outdoor del festival vincola fortemente le rappresentazioni alle condizioni meteorologiche: talvolta gli spettacoli hanno dovuto essere rinviati o annullati, anche all'ultimo minuto, a causa di improvvisi rovesci o perché il maltempo dei giorni antecedenti aveva reso impossibile eseguire le prove.
- Una rappresentazione alle Chorégies del 1920.
- Una rappresentazione alle Chorégies del 2007.
- Una rappresentazione alle Chorégies del 2009.
Finanziamento
[modifica | modifica wikitesto]Il festival riesce ad autofinanziare gran parte delle sue attività[4], con appena il 15% del budget garantito da sovvenzioni pubbliche (laddove invece, a titolo d'esempio, il Festival d'Aix-en-Provence e il Festival d'Avignone coprono il 45% dei costi con tali contributi). Nel 2011 il budget era di 4,7 milioni di euro, dei quali 3,5 milioni garantiti dalla sola vendita dei biglietti. La natura "popolare" del festival, che per essere economicamente sostenibile deve riempire il più possibile gli oltre 8 000 posti del teatro romano, obbliga gli organizzatori a trovare un attento bilanciamento tra grandi opere (passibili di registrare il tutto esaurito) e proposte nuove o d'essai (che invece possono non attirare una cornice di pubblico altrettanto vasta).
Lo Stato francese e le autorità locali, per la loro parte, versano alle Chorégies circa 890 000 euro all'anno.
Opere rappresentate dal 1968 in poi
[modifica | modifica wikitesto]L'edizione 2020 delle Chorègies venne annullata a causa della pandemia di COVID-19, con la sola eccezione del concerto Musiques en fête, trasmesso in diretta televisiva e a porte chiuse[7]. Dal 2021 il programma è ripreso nella sua integralità.
Edizione | Opera | Compositore | Direttore d'orchestra | Regia |
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2021 | Sansone e Dalila | Camille Saint-Saëns | ||
2022 | L'Elisir d’amore | Gaetano Donizetti | Giacomo Sagripanti | Adriano Sinivia |
La Gioconda | Amilcare Ponchielli | Daniele Callegari | Jean-Louis Grinda | |
2023 | Carmen | Georges Bizet | Clelia Cafiero | Jean-Louis Grinda |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Histoire du lieu Archiviato il 12 luglio 2012 in Internet Archive. sul sito ufficiale del festival; Puaux, p.49
- ^ Benito, p.45
- ^ « La Comédie-Française à Orange », dal programma di Andromaque, 17 giugno 2011, p. 5.
- ^ a b Orange, la magie des voix et d'un lieu, Le Figaro, 8 luglio 2011, p. 30; À quarante ans, les Chorégies d'Orange s'installent à la télévision, Les Échos, 8 luglio 2011, p. 26.
- ^ le nouveau patron des Chorégies d'Orange, Jean-Louis Grinda, "tourne la page" Archiviato il 6 ottobre 2016 in Internet Archive., tv5monde.com, 7 juillet 2016
- ^ DIRECT. "Aida" de Verdi aux Chorégies d'Orange 2017 - culturebox.francetvinfo.fr, 9 ago 2017
- ^ Cyril Féraud : « Proposer Musiques en fête en direct est un petit miracle ».
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Luc Benito, Les Festivals en France. Marchés, enjeux et alchimie, L'Harmattan, 2001, ISBN 978-2-7475-1156-8.
- (FR) Melly Puaux, L'aventure du théâtre populaire. D'Épidaure à Avignon, Paul Puaux, Claude Mossé, Éditions du Rocher, 1996, ISBN 978-2-268-02367-0.
- (FR) Philippe Chabro, Chorégies d’Orange (1971–1994), Arles, Actes Sud, 1995, ISBN 978-2-7427-0633-4.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chorégies d'Orange
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su choregies.fr.