Eccidio dei Sette Martiri
Eccidio dei Sette Martiri strage | |
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La lapide in memoria dei Sette Martiri | |
Tipo | fucilazione |
Data | 3 agosto 1944 |
Luogo | Venezia |
Stato | Italia |
Coordinate | 45°25′54.51″N 12°21′03.91″E |
Responsabili | Militari tedeschi |
Motivazione | rappresaglia |
Conseguenze | |
Morti | 7 |
L'eccidio dei Sette Martiri è stata una strage nazista occorsa il 3 agosto 1944 nel centro storico di Venezia e nella quale furono uccisi sette prigionieri.
Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]La notte del 2 agosto 1944 una sentinella di guardia ad un'imbarcazione della Kriegsmarine ormeggiata alla Riva dell'Impero cadde in acqua ubriaca[1]. Gli ufficiali tedeschi, accortisi della sparizione del marinaio e pensando ad un suo rapimento da parte della Resistenza locale, diedero l'ordine di rastrellare il quartiere circostante, il popolare sestiere di Castello. Non avendolo trovato da nessuna parte, i graduati nazisti ordinarono un'immediata rappresaglia e fecero prelevare dal carcere di Santa Maria Maggiore e da Ca' Littoria sette detenuti. Di questi tre erano partigiani, uno era sospettato di complicità con la Resistenza ed i restanti tre erano renitenti alla leva della Repubblica Sociale Italiana.
I condannati vennero condotti sulla Riva, mentre una folla di circa 500 persone, principalmente abitanti del sestiere rastrellati, fu costretta dai tedeschi ad assistere all'esecuzione come monito[1]. Dopo la fucilazione dei prigionieri, 136 uomini del quartiere vennero condotti in carcere come ostaggi. Alcuni giorni dopo, le acque della laguna restituirono il corpo della sentinella annegata[1].
Vittime
[modifica | modifica wikitesto]- Aliprando Armellin, classe 1920, di Vercelli
- Gino Conti, classe 1898, di Cavarzere
- Bruno De Gasperi, classe 1924, di Trento
- Alfredo Gelmi, classe 1924, di Trento
- Luciano Gelmi, classe 1924, di Trento
- Girolamo Guasto, classe 1919, di Sambuca di Sicilia
- Alfredo Vivian, classe 1908, di Venezia
Monumenti ed omaggi
[modifica | modifica wikitesto]Sulla casa antistante il luogo della fucilazione è stata scoperta una lapide, riportante i nomi di tutti e sette i Martiri. Nel dopoguerra la Riva dell'Impero fu ribattezzata Riva dei Sette Martiri.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giulio Bobbo, Venezia in tempo di guerra, 1943-1945, Padova, Il Poligrafo, 2005.