Ferrovia Centrale Umbra
Ferrovia Centrale Umbra | |
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Stati attraversati | Italia |
Inizio | Sansepolcro |
Fine | Terni |
Attivazione | Dal 1886 al 1920 |
Gestore | RFI |
Precedenti gestori | MCU[1] (1915-1959) MUA[2] (1959-1982) FCU (1982-2010) UM (2010-2019) |
Lunghezza | 151 km |
Scartamento | 1435 mm |
Elettrificazione | 3000 V = (in corso di elettrificazione nel tratto Perugia Ponte San Giovanni-Perugia Sant'Anna) |
Diramazioni | Perugia Ponte San Giovanni-Perugia Sant'Anna |
Ferrovie | |
La Ferrovia Centrale Umbra, o ferrovia Sansepolcro-Terni, è una ferrovia di interesse regionale a scartamento ordinario, il cui tracciato si snoda quasi totalmente nel territorio della regione Umbria, lungo la valle del Tevere, e collega Sansepolcro, in provincia di Arezzo, con Perugia e Terni.
La ferrovia è gestita da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), mentre il servizio è curato dal 1º gennaio 2024 da Trenitalia.[3][4]
Il servizio regionale è attivo solo nelle tratte comprese tra le stazioni di Città di Castello e di Perugia Ponte San Giovanni e tra quest'ultima e quella di Perugia Sant'Anna. Sul resto del tracciato, chiuso a partire dal 2017 per consentire lavori di manutenzione straordinaria, è attivo un servizio sostitutivo tramite bus.[5]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Tratta | Inaugurazione[6] |
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Umbertide-Città di Castello | 5 aprile 1886[7] |
Città di Castello-Sansepolcro | 1º maggio 1886[7] |
Terni-Umbertide | 12 luglio 1915 |
Perugia Ponte S.Giovanni-S.Anna | 19 febbraio 1920 |
Nel 1908 venne accordata alla privata Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo la concessione per la costruzione e per l'esercizio della ferrovia, con trazione a vapore.
In seguito gli enti interessati presentarono al Governo un progetto preventivo per l'elettrificazione della linea. Il progetto fu approvato l'11 febbraio 1911 e venne stipulata una convenzione per l'impianto della trazione elettrica. La società A.E.G. Thomson Houston ritenne conveniente la corrente alternata monofase ad alta tensione.
La costruzione ebbe inizio nel 1911 e il 12 luglio 1915 il tronco Terni-Umbertide fu aperto all'esercizio con trazione a vapore.
La guerra del 1915-1918 ritardò l'elettrificazione della linea (a 11000 V e 25 Hz). Solo nel 1920 il servizio a trazione elettrica iniziò sulla Terni-Umbertide e poi sulla diramazione Ponte San Giovanni-Perugia. Nuovi locomotori iniziarono a sostituire, poco alla volta, le locomotive a vapore che rimarranno ad essere utilizzate per il trasporto merci.
La ferrovia subì gravi danni durante la seconda guerra mondiale e venne ricostruita.
Nel 1956 l'alimentazione fu convertita a 3000 V CC, con conseguente adeguamento dei mezzi di trazione.
Il 25 maggio 1956 fu aperto il tronco Umbertide-Sansepolcro, modificando a ordinario lo scartamento ridotto della vecchia linea Arezzo-Fossato di Vico e nel 1959 i due esercizi furono concentrati nelle Ferrovie Umbro-Aretine, con il nome di MUA (Mediterranea per le Strade Ferrate Umbro Aretine). Solo alla fine degli anni settanta, con l'acquisizione da parte della provincia di Perugia (nel momento in cui la ferrovia rischiava la chiusura per fallimento), assunse la denominazione di "Ferrovia Centrale Umbra". Vennero attuati ammodernamenti, realizzata la saldatura delle rotaie, adottato materiale rotabile a carrelli (elettromotrici E.101-107) e tra il 1962 e il 1966 furono automatizzati con segnalamento ottico-acustico i passaggi a livello. La Ferrovia Centrale Umbra divenne, con legge 526 del 7 agosto 1982, una ferrovia a gestione commissariale governativa.
Dal 1997 la linea è esercitata esclusivamente con mezzi a trazione diesel.
Nel 2000 è stata costituita la società Ferrovia Centrale Umbra s.r.l., a totale capitale pubblico regionale in seguito alla regionalizzazione delle ferrovie concesse.
Nel 2005 è stato inaugurato il servizio diretto Sansepolcro-Perugia-Terni-Roma, attivo dal lunedì al venerdì. Nel 2006 sono iniziati i lavori per la rielettrificazione a 3 kV dell'intera linea ferroviaria per garantire standard di sicurezza elevati con il sistema di sicurezza elettronico TCMS. La società Ferrovia Centrale Umbra s.r.l. ha già provveduto all'acquisto dei nuovi elettrotreni distribuiti dalla Alstom, l'ultimo modello dei treni già utilizzati da Trenitalia con il marchio registrato di Minuetto. Il nome assegnato dalla FCU a questi treni è Pinturicchio. Anche la livrea è personalizzata e prevede il bianco come colore dominante, con bande e strisce rosse ed inserti neri attorno ai finestrini. I nuovi treni sono stati prontamente attivati su quei collegamenti della linea RFI Foligno-Terontola che vengono effettuati con materiale FCU.
Il 7 aprile 2013 si verificò un deragliamento in località Montecastelli.[8]
Il 26 febbraio 2017, l'esercizio sulla tratta Perugia Ponte San Giovanni-Perugia Sant'Anna è stato sospeso al fine di effettuare interventi di elettrificazione e ammodernamento. I lavori dovrebbero concludersi in tre anni.[9]
Il 13 settembre 2017 l'esercizio su tutta la ferrovia da Terni a Perugia Ponte San Giovanni e da Perugia Ponte San Giovanni a Sansepolcro è stato sospeso per lavori di manutenzione a caselli, stazioni e binari. Il servizio ferroviario è stato sostituito da bus da Sansepolcro a Perugia e da Perugia a Terni e viceversa.
Il 15 dicembre 2017 viene firmato il protocollo d'intesa tra Regione Umbria e Rete Ferroviaria Italiana che permetterà il passaggio dell'infrastruttura ferroviaria FCU alla rete nazionale entro giugno 2018.[10] Il contratto prevede anche il rinnovo del parco rotabile, con l'acquisizione di 12 nuovi elettrotreni ETR 104 e il riutilizzo delle 4 automotrici Minuetto.[11]
Il 25 ottobre 2018 è stata riaperta la tratta da Città di Castello a Perugia Ponte San Giovanni con velocità limitata fino a 50 km/h.
Il 10 giugno 2019 è stato firmato il protocollo d’intesa che ha permesso di trasferire definitivamente la linea a Rete Ferroviaria Italiana.
Il 14 settembre 2022 è stata riaperta la tratta compresa tra le stazioni di Perugia Ponte San Giovanni e Perugia Sant'Anna. Risultano da completare le tratte Sansepolcro-Città di Castello e Perugia Ponte San Giovanni-Terni. I lavori di manutenzione e ammodernamento delle tratte mancanti sono stati finanziati con 163 milioni di euro e il loro completamento è previsto per il 2026.[5]
L'11 gennaio 2023 si è concluso l'accordo tra la Regione e Trenitalia, per la manutenzione dei 4 minuetto presso le OGR di Foligno, insieme ad una consegna di 5 ulteriori treni minuetto provenienti da altre regioni, da parte di Trenitalia, al fine del prossimo pensionamento delle ALN 776 e dell'arrivo dei nuovi POP.[12]
Il 21 dicembre 2023 la Regione, su richiesta dell'assessore Melasecche, ha affidato l'intero servizio fino al 2032 a Trenitalia, tramite affidamento diretto. Nel contratto, è inoltre prevista l'introduzione di ulteriori 5 treni minuetto provenienti da altre regioni.[3]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Stazioni e fermate | |||||||
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| per Arezzo (FAC) † 1945 | ||||||
| 39+090 | Sansepolcro | |||||
| 38+250 | Trebbio | |||||
| 36+698 | La Dogana | |||||
| confine Toscana-Umbria | ||||||
| 34+942 | San Giustino | |||||
| 30+510 | Selci-Lama | |||||
| 28+630 | Cerbara | |||||
| 25+650 | Città di Castello Zona Industriale | |||||
| 24+011 | Città di Castello Fornace | |||||
| 22+876 | Città di Castello | |||||
| 21+361 | Baucca-Garavelle | |||||
| fiume Tevere | ||||||
| 15+979 | San Secondo | |||||
| 13+637 | Canoscio-Fabbrecce | |||||
| 11+995 | Trestina | |||||
| 9+855 | Ranchi | |||||
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| 5+995 | Montecastelli Ponte Tevere | |||||
| 5+358 | Montecastelli | |||||
| 3+688 | Niccone | |||||
| fiume Tevere | ||||||
| 0+000 | Umbertide | |||||
| 2+997 | Monte Corona | |||||
| per Fossato di Vico (FAC) † 1945 | ||||||
| 7+135 | Pierantonio | |||||
| 9+240 | Palazzaccia | |||||
| 11+991 | Solfagnano-Parlesca | |||||
| 14+390 | San Bartolomeo-Resina | |||||
| 17+469 | Ponte Pattoli-Civitella Benazzone | |||||
| 20+275 | Ramazzano | |||||
| fiume Tevere | ||||||
| 21+696 | Villa Pitignano | |||||
| 23+828 | Ponte Felcino | |||||
| 25+740 | Pretola | |||||
| 27+260 | Ponte Valleceppi | |||||
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| per Foligno | ||||||
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| Perugia Ponte San Giovanni | |||||
| diramazione per Perugia Sant'Anna | ||||||
| per Terontola | ||||||
| (2+515) | Piscille | |||||
| (3+930) | Perugia Pallotta | |||||
| (5+187) | Perugia Sant'Anna | |||||
| 31+320 | Balanzano | |||||
| 36+209 | San Martino in Campo-Torgiano | |||||
| 39+339 | Deruta-San Nicolò di Celle | |||||
| 41+883 | Fanciullata | |||||
| 44+908 | Papiano | |||||
| 49+040 | Cerqueto | |||||
| 52+070 | Marsciano | |||||
| 58+909 | Fratta Todina-Monte Castello di Vibio | |||||
| fiume Tevere | ||||||
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| 62+682 | Ilci-Pian dei Mori | |||||
| 64+871 | Pian di Porto | |||||
| 66+113 | Todi Ponte Rio | |||||
| galleria Cappuccini | (1.253 m) | |||||
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| 68+901 | Todi Ponte Naia | |||||
| 75+847 | Collevalenza-Rosceto-Rosaro | |||||
| 79+060 | San Faustino-Casigliano | |||||
| 81+974 | Massa Martana | |||||
| 86+833 | Acquasparta | |||||
| 90+574 | Montecastrilli | |||||
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| 94+749 | San Gemini | |||||
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| 100+928 | Cesi | |||||
| 103+905 | Terni Borgo Rivo | |||||
| per Roma | ||||||
| per Sulmona | ||||||
| 107+598 | Terni | |||||
| per Ancona | ||||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
La linea fece constatare subito la sua grande utilità; il traffico si sviluppò sensibilmente fin dall'inizio anche per l'interesse presentato dal punto di vista turistico. All'inizio collegava Terni ad Umbertide, importante stazione sulla Ferrovia dell'Appennino Centrale, a scartamento ridotto (entrata in servizio nel 1886), che collegava Arezzo (Toscana) a Fossato di Vico. A seguito della chiusura di quest'ultima (avvenuta in seguito agli eventi bellici dell'ultima guerra) nel 1956 la FCU fu prolungata da Umbertide a Sansepolcro riutilizzando in parte il tracciato della linea dismessa.
Non esiste invece sbocco verso nord, mentre fino alla II guerra mondiale era costituito dalla Ferrovia Appennino Centrale la quale scavalcava la sella di Anghiari mettendo in relazione diretta Umbertide con Arezzo. Peraltro, un collegamento verso la Romagna era stato immaginato ancora prima della realizzazione della linea per Arezzo: l'ingegnere perugino Coriolano Monti aveva proposto la realizzazione della ferrovia Adriatico-Tiberina (talvolta detta Adriaco-Tiberina) che avrebbe messo in comunicazione Venezia con Roma passando per Cesena e Perugia (in sostanza attraversando lo spartiacque appenninico nel punto in cui, un secolo dopo, lo ha fatto il corridoio stradale europeo E45).[13]
Le progressive chilometriche originano da Umbertide, sede di deposito e officina, in direzione sud; anche sulla tratta Umbertide-Sansepolcro, aperta successivamente, le progressive hanno origine ad Umbertide (in direzione nord).
La velocità massima raggiungibile sulla linea è di 90 km/h, benché le automotrici ALn 776 possano raggiungere i 150 km/h (peraltro questa potenzialità consente loro di poter essere impiegate sulla Direttissima Roma-Firenze, in particolare nella tratta Orte-Settebagni).
Sono presenti in tutto 42 passaggi a livello.[senza fonte]
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]La ferrovia Centrale Umbra nasce a Terni, stazione della linea RFI Roma-Ancona e capolinea della trasversale Terni-L'Aquila-Sulmona; lasciata la città sale verso le colline e dopo un succedersi di gallerie e di viadotti giunge alle stazioni di Sangemini e di Acquasparta. La linea, attraversate le zone boschive di Massa Martana e Rosceto, segue la valle del Naia raggiungendo Todi. Da Todi la linea corre sulla riva sinistra del Tevere e, scavalcando il fiume con un ponte in ferro a due travate, passa sotto Monte Castello di Vibio, prosegue per Fratta Todina, Marsciano, Deruta, San Martino in Campo per giungere alla Stazione di Perugia Ponte S. Giovanni, nodo ferroviario sulla linea RFI Foligno-Terontola. Da questa stazione si dirama il tronco, caratterizzato da una forte ascesa che in alcuni tratti raggiunge il 60 per mille, per il centro della città di Perugia (stazione di Perugia Sant'Anna). La linea prosegue lungo l'Alta Valtiberina verso Umbertide, da dove si diramava la Ferrovia Appennino Centrale per Fossato di Vico (chiusa nel 1945), dopodiché la linea attraversa i comuni di Città di Castello e San Giustino, giungendo al capolinea di Sansepolcro. Da qui in passato la Ferrovia Appennino Centrale proseguiva verso Arezzo. Negli ultimi mesi del 2022, entrambe le regioni Umbria e Toscana, in accordo con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, hanno dato il via ad uno studio di fattibilità per collegare l'area nord dell'Umbria, compreso il capolinea di Sansepolcro, con Arezzo via Anghiari-Le Ville, per poi diramarsi fino alla nuova stazione AV posta sulla Direttissima, la "Medioetruria", anch'essa allo studio di fattibilità.[14][15]
Traffico
[modifica | modifica wikitesto]Perugia
[modifica | modifica wikitesto]A Perugia è attivo un servizio ferroviario metropolitano lungo la diramazione urbana Ponte San Giovanni-Sant'Anna.
Terni
[modifica | modifica wikitesto]Anche a Terni è stata prevista la creazione di un servizio ferroviario suburbano, indicato come metropolitana di superficie,[16] lungo circa 7 km[17] Terni-Cesi sulla linea Terni-Perugia-San Sepolcro gestita da Rete Ferroviaria Italiana. La rete ferroviaria sfrutterebbe la linea ferroviaria già esistente integrata dal raddoppio di 2,5 km e dalla costruzione di nuove stazioni. È previsto inoltre il biglietto integrato con i mezzi su gomma.[16]
All'approvazione del progetto la data prevista di fine dei lavori era fissata per il dicembre 2002, con l'inaugurazione che avrebbe avuto luogo il 14 febbraio 2003.[18] Questa data è stata più volte rinviata. A gennaio 2008, le previsioni parlavano di apertura per l'autunno 2008.[17] Nuove previsioni di luglio 2009 parlano di entrata in servizio per la primavera del 2012. Al 2013 il servizio non era attivo. A febbraio 2015 l'ultima stima parla del 2018, poiché negli anni sono sopraggiunti rallentamenti per espropri e modifiche al piano regolatore che di conseguenza hanno frenato la pubblicazione del bando da €5,5 milioni provenienti dal Cipe per l'ultimo lotto dei lavori.[19]
Il costo totale previsto del progetto è di 19,5 milioni di euro[20] ed è finanziato dalla legge 211 del 26 febbraio 1992 (Interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa).[18][21] Nel 2015 sono pervenuti ulteriori 5,5 milioni di € dal Cipe e contestualmente la Corte dei Conti ha ipotizzato un danno erariale di circa 5 milioni di € a causa del più che decennale ritardo nel completamento dell'opera.[19]
Dal 20 agosto 2023 sono iniziati i lavori di ripristino e riattivazione della tratta.
Il servizio, secondo le previsioni, prevede che i treni abbiano una cadenza di 20 minuti e che prestino servizio dalle 6 alle 21.
I lavori completati, in corso o in progetto sono:
- il raddoppio di 2,5 chilometri di linea;
- la creazione di 8 fermate fra il capolinea (stazione di Terni) e Cesi, per un totale di 11 stazioni.[16]
Il materiale rotabile usato sarà composto dai nuovi convogli ALe/ALn 501-502, denominati Pinturicchio.
Nella stazione di Terni avviene l'interscambio con i mezzi Trenitalia della ferrovia Roma-Ancona e con i mezzi della ferrovia Terni-Perugia-San Sepolcro e della ferrovia Terni-Sulmona oggi gestita con mezzi anch'essi di Trenitalia nella tratta Terni-L'Aquila.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Società Mediterranea Centrale Umbra
- ^ Società Mediterranea per le Strade Ferrate Umbro Aretine
- ^ a b Umbria affida a Trenitalia gestione servizi Ferrovia Centrale Umbra, su askanews.it, giovedì 21 Dicembre 2023 - 16:59. URL consultato il 22 dicembre 2023.
- ^ MSN, su www.msn.com. URL consultato il 23 dicembre 2023.
- ^ a b Ferrovie: riattivata la tratta perugia-ponte san giovanni. “giornata storica per l’umbria” - dettaglionotizie, su Regione Umbria. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su Trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927. URL consultato il 26 novembre 2014.
- ^ a b Parte della linea Arezzo-Fossato di Vico.
- ^ Deraglia treno Fcu in provincia di Perugia. Carrozza si ribalta, feriti tra i passeggeri - Repubblica.it, in La Repubblica. URL consultato il 16 marzo 2017.
- ^ Ferrovie.it - Umbria TPL e Mobilità sulla chiusura della Perugia - Ponte San Giovanni, in Ferrovie.it. URL consultato il 16 marzo 2017.
- ^ Umbria: al via il percorso di trasferimento della gestione della rete ferroviaria a RFI - Comunicati - FSNews, su fsnews.it. URL consultato il 3 gennaio 2018.
- ^ Ferrovie, riattivata la tratta Perugia-Ponte San Giovanni. "Giornata storica per l'Umbria", su orvietonews.it. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ Lorenzo Pallotta, Ferrovie: OMC di Foligno, a breve manutenzione ETR regionali e Minuetto, su Ferrovie.Info. URL consultato l'11 gennaio 2023.
- ^ (EN) Stefano de cenzo la questione ferroviaria in umbria 1845 1927 crace perugia 2004 by Gianni Bovini - Issuu, su issuu.com, 13 luglio 2015. URL consultato il 27 agosto 2024.
- ^ redazione, MedioEtruria: una stazione per “l’Alta Velocità”, su InformArezzo, 8 settembre 2022. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ Incontro sulla stazione Medioetruria Due Regioni unite per l’Alta Velocità, su MSN. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ a b c METROPOLITANA DI SUPERFICIE TERNI-CESI:: Informazione:: Politica e sindacale
- ^ a b Comune di Terni (progetto metro), su comune.terni.it. URL consultato il 25 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2014).
- ^ a b Comune di Terni, su comune.terni.it. URL consultato il 21 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2014).
- ^ a b Metro Terni-Cesi, apertura slitta a 2018: espropri a rilento e bando da 5.5 mln per completamento, su Umbria24.it. URL consultato il 13 febbraio 2022.
- ^ Copia archiviata, su colleluna.it. URL consultato il 3 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 23 agosto 2007).
- ^ Legge 26 febbraio 1992, n. 211, in materia di "Interventi nel settore dei sistemi di trasporto rapido di massa"
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ferrovia Centrale Umbra
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su umbriamobilita.it.