Gum 25
Gum 25 Regione H II | |
---|---|
Gum 25 | |
Dati osservativi (epoca J2000.0) | |
Costellazione | Vele |
Ascensione retta | 09h 02m 24.0s |
Declinazione | -48° 42′ 00″ |
Distanza | 5870 a.l. (1800 pc) |
Dimensione apparente (V) | 7' x 7' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Regione H II |
Galassia di appartenenza | Via Lattea |
Altre designazioni | |
RCW 40 | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di regioni H II |
Gum 25, nota anche come RCW 40, è una nebulosa diffusa visibile nella costellazione delle Vele.
Si individua circa a metà strada fra le stelle λ Velorum e δ Velorum, in un'area di cielo ricca di nebulose in cui è attiva la formazione stellare, più la celebre Nebulosa delle Vele; si può osservare nelle lastre fotografiche prese con dei telescopi potenti.
Si tratta di una regione HII facente parte del Vela Molecular Ridge, in cui è attivo il fenomeno della formazione stellare; al suo interno si trova un ricco ammasso aperto composto da stelle giovanissime, la cui radiazione ultravioletta illumina e ionizza il gas circostante. Gran parte delle stelle di quest'area sono oscurate, parzialmente o totalmente, da intense nubi di polvere interstellare. La sua distanza (catalogata anche come BBW224) sarebbe pari a circa 1800 parsec (circa 5870 anni luce),[1] dunque alla stessa distanza della nube molecolare gigante nota come VMR B. La principale fonte della ionizzazione dei suoi gas è una stella blu di sequenza principale di classe O9V catalogata come CD -48 4352,[2] facente parte dell'associazione Vela OB1; attorno alla nube è presente una grande struttura di polveri ad anello, in cui sono inclusi alcuni agglomerati più densi e luminosi in cui è in atto un processo di collasso gravitazionale, che porterà alla generazione di nuove stelle.[3] La nube ospita anche un giovane ammasso profondamente immerso nei gas, catalogato col numero 251 in un catalogo edito nel 2003.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Brand, J.; Blitz, L., The Velocity Field of the Outer Galaxy, in Astronomy and Astrophysics, vol. 275, n. 1, agosto 1993, p. 67. URL consultato il 4 gennaio 2010.
- ^ Avedisova, V. S.; Kondratenko, G. I., Exciting stars and the distances of the diffuse nebula, in Nauchnye Informatsii, vol. 56, 1984, p. 59. URL consultato il 4 gennaio 2010.
- ^ Deharveng, L.; Zavagno, A.; Caplan, J., Triggered massive-star formation on the borders of Galactic H II regions. I. A search for collect and collapse candidates, in Astronomy and Astrophysics, vol. 433, n. 2, aprile 2005, pp. 565-577. URL consultato il 4 gennaio 2010.
- ^ Bica, E.; Dutra, C. M.; Barbuy, B., A Catalogue of infrared star clusters and stellar groups, in Astronomy and Astrophysics, vol. 397, gennaio 2003, pp. 177-180, DOI:10.1051/0004-6361:20021479. URL consultato il 4 gennaio 2010.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0, William-Bell inc. ISBN 0-943396-14-X
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Avedisova, V. S.; Palous, Jan, Kinematics of star forming regions, vol. 40, n. 1, Astronomical Institutes of Czechoslovakia, 1989, pp. 42-52.
- 2MASS Atlas Image Gallery, su ipac.caltech.edu.