RCW 14
RCW 14 Regione H II | |
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RCW 14 | |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Cane Maggiore |
Ascensione retta | 07h 19m 07s[1] |
Declinazione | -21° 56′ 17″[1] |
Coordinate galattiche | l = 235,5; b = -04,1[1] |
Distanza | 6520[2] a.l. (2000[2] pc) |
Magnitudine apparente (V) | - |
Dimensione apparente (V) | 60' x 60'[3] |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Regione H II |
Dimensioni | 24,8[2] a.l. (7,0[2] pc) |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di regioni H II |
RCW 14 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione del Cane Maggiore.
Si trova nella parte orientale della costellazione, circa 3,5° a ENE di ο2 Canis Majoris, una stella di magnitudine 3,02 ben individuabile anche ad occhio nudo; si presenta estesa e debole e può essere fotografata tramite telescopi di media potenza con appositi filtri. Il periodo più adatto per la sua osservazione nel cielo serale è compreso fra i mesi di dicembre e aprile; la sua declinazione meridionale fa sì che sia osservabile con più facilità dalle regioni australi.
Si tratta di una grande regione H II di forma rozzamente circolare associata ad una nube molecolare gigante nota come [JKK96] B; la regione ospita alcuni fenomeni di formazione stellare, come è testimoniato dalla presenza di quattro sorgenti di radiazione infrarossa, una delle quali, IRAS 07169-2154, pare essere associata ad un maser a CO,[4] mentre un'altra è una sorgente di onde radio.[5] La principale responsabile della ionizzazione dei gas della nube è una stella blu di classe spettrale O8V nota come HD 57236,[2] cui si aggiungono altre tre stelle di classe B e un ammasso aperto identificato come NGC 2367.[5] La distanza della nube è stata spesso oggetto di dibattito: le stime iniziali indicavano una distanza di circa 4000 parsec (circa 13000 anni luce), posizionandola nello stesso ambiente galattico della superbolla GS234-02;[6] stime più recenti tendono invece a ridurre la distanza a circa 2000 parsec (6520 anni luce).[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 26 dicembre 2009.
- ^ a b c d e f Yamaguchi, Reiko; Saito, Hiro; Mizuno, Norikazu; Mine, Yoshihiro; Mizuno, Akira; Ogawa, Hideo; Fukui, Yasuo, Molecular Clouds and Star Formation in the Southern H II Regions, in Publications of the Astronomical Society of Japan, vol. 51, dicembre 1999, pp. 791-818. URL consultato il 26 dicembre 2009.
- ^ Rodgers, A. W.; Campbell, C. T.; Whiteoak, J. B., A catalogue of Hα-emission regions in the southern Milky Way, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 121, n. 1, 1960, pp. 103–110. URL consultato il 26 dicembre 2009.
- ^ Helou, George; Walker, D. W., Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases. Volume 7: The small scale structure catalog, in Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases, vol. 7, 1988, pp. 1-265. URL consultato il 26 dicembre 2009.
- ^ a b Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 26 dicembre 2009.
- ^ Jung, Jae Hoon; Koo, Bon-Chul; Kang, Yong-Hee, GS234-02: A Star Forming Supershell in the Outer Galaxy, in Astronomical Journal, vol. 112, ottobre 1996, p. 1625, DOI:10.1086/118128. URL consultato il 26 dicembre 2009.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sky-Map.org - RCW Catalogue (from 11 to 20), su galaxymap.org. URL consultato il 26 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2012).