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DeutschIl dolore del pascià
| Il dolore del pascià | |
|---|---|
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| Autore | Jean-Léon Gérôme |
| Data | 1885 |
| Tecnica | olio su tela |
| Dimensioni | 92,5×73,5 cm |
| Ubicazione | Joslyn Art Museum, Omaha |
Il dolore del pascià (La Douleur du Pacha) è un quadro realizzato dal pittore francese Jean-Léon Gérôme nel 1885.[1] Quest'olio su tela è conservato al Joslyn Art Museum, a Omaha, nel Nebraska, negli Stati Uniti d'America. L'opera entrò nelle sue collezioni in seguito ad una donazione nel 1990.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il quadro ritrae un uomo seduto a gambe incrociate sul tappeto di un ricco palazzo orientale accanto a una grande tigre morta sulla quale veglia. Si tratta della rappresentazione del lutto di un pascià che ha perso il suo felino preferito.
L'animale è disteso al centro della scena: la sua testa riposa su un tappeto ricoperto di fiori e il suo corpo è circondato da due candelabri imponenti e da un'incensiere. La firma dell'artista, JL GEROME si trova ai piedi del candelabro più a sinistra. In una seconda versione dell'opera (venduta dalla casa d'aste nuovaiorchese Sotheby's) l'ambientazione è diversa e non sono presenti né i fiori né i candelabri.[2]
Inspirazioni
[modifica | modifica wikitesto]A Gérôme piaceva dipingere delle scene orientaliste. Egli trovò l'ispirazione per questo soggetto in una poesia omonima di Victor Hugo facente parte della raccolta del 1829 Le orientali. L'autore descrisse il pascià che trascura tutto per lasciarsi abbandonare al lutto causato dalla morte del suo animale tanto adorato.[3]
«Qu’a-t-il donc ce pacha, que la guerre réclame,
Et qui, triste et rêveur, pleure comme une femme ?
Son tigre de Nubie est mort.»
«Dunque cos'ha questo pascià, che la guerra richiama,
e che, triste e sognante, piange come una donna?
La sua tigre nubiana è morta.»
L'ambientazione dovrebbe ricordare l'Oriente, anche se l'artista si rifece al patio del Leoni del palazzo moresco dell'Alhambra, in Spagna.[2] I candelabri sono l'uno in stile ottomano e l'altro in stile iraniano safavide.[4] Gli abiti del pascià ricordano quelli del ritratto di Marco Bozzari dipinto dal pittore nel 1874.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Carlo Ludovico Ragghianti, Critica d'arte, Vallecchi., 2001, p. 19. URL consultato il 25 luglio 2024.
- ^ a b (EN) (#44) Jean-Léon Gérôme, su Sothebys.com. URL consultato il 25 luglio 2024.
- ^ (FR) Victor Hugo, Oeuvres de Victor Hugo, Société Belge de Librairie, 1836, p. 117. URL consultato il 25 luglio 2024.
- ^ (FR) Jean Léon Gérôme : L'Histoire en spectacle, Flammarion, 2010, p. 204.
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