BGM-109 Tomahawk

Raytheon BGM-109 Tomahawk
Missile da crociera Tomahawk block IV
Descrizione
Tipomissile da crociera
Impiegoimbarcato/aviolanciato/da lanciatore terrestre
Sistema di guidaGPS, TERCOM, DSMAC
CostruttoreRaytheon/McDonnell Douglas
Impostazione1972
In servizio1983
Utilizzatore principaleUSA, Regno Unito
Costo1,87 milioni di USD[1]
Peso e dimensioni
Peso1443 kg
Lunghezza6,40 m
Larghezza2,60 m
Diametro0,53 m
Prestazioni
Gittata2500 km
Velocità massima880 km/h
MotoreWilliams International F107-WR-402 turbofan
TestataHE, submunizioni o atomica
Esplosivo454 kg
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Il BGM-109 Tomahawk è un missile da crociera.

Dispiegamento

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Schierato in Europa occidentale come arma nucleare nel numero di 464 esemplari, in seguito ad un accordo dei Paesi della NATO del 1979 (la cosiddetta doppia decisione), fu armato poi, grazie alla precisione del sistema TERCOM, anche con testate convenzionali. Nel frattempo la versione terrestre dell'US Army fu tolta dal servizio in virtù del trattato INF sugli Euromissili. Una base che doveva ospitare i lanciatori mobili dei "Cruise" era quella di Comiso, scelta che causò polemiche in Italia. In tale base, il BGM-109 e il Pershing II sarebbero stati la risposta alla minaccia degli SS-20. Il lanciatore della versione terrestre era un camion MAN Cat I AI 8x8. Dopo il ritiro degli Euromissili, rimase la versione navale, con testate convenzionali, ampiamente usata negli ultimi 15 anni dagli USA. Ci sono quattro versioni di Tomahawk: il TLAM-C, missile d'attacco terrestre con testata convenzionale, il TLAM-N, missile d'attacco terrestre dotato di testata nucleare, il TLAM-D, missile d'attacco terrestre armato con submunizioni, e il TASM, missile antinave.

Funzionamento

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Dopo il lancio effettuato mediante un razzo, o un motore ausiliario a razzo, sui lati del Tomahawk si aprono delle alette. Nel giro di pochi secondi il razzo si spegne ed entra in funzione la turboventola del missile. Mentre il Tomahawk sfreccia a ottocento chilometri l'ora, il suo sistema di guida lo dirige sul bersaglio con l'ausilio di un radar-altimetro. Seguendo una traiettoria computerizzata, raggiunge rapidamente il suo primo punto di navigazione (waypoint), normalmente una collina, un edificio o qualche altra struttura fissa. Da qui il TERCOM di bordo lo dirige da un punto all'altro, spesso con strettissime virate, brusche impennate e vertiginose picchiate.

La rotta viene costantemente confermata dal sistema elettro-ottico Digital Scene Matching Area Correlator (DSMAC), una piccola telecamera che confronta le immagini riprese con quelle immagazzinate nella memoria del DSMAC. Se viene ravvisata qualche discrepanza fra i dati in memoria e le riprese della telecamera, il DSMAC determina velocemente se il resto dell'immagine è corretta. In questo caso il missile prosegue, altrimenti invia un messaggio alla base che può decidere se far proseguire il missile o farlo autodistruggere. I dati del TERCOM provengono dalla Defense Mapping Agency, l'agenzia cartografica della Difesa, e sono poi comunicati a un centro di pianificazione delle missioni. Da qui vengono inviati via satellite al luogo del lancio. Quando la zona del bersaglio non è stata mappata in precedenza, vengono utilizzate riprese satellitari.

  1. ^ FY 2017 Program Acquisition Cost by Weapon System. (PDF) United States department of defense; fiscal year 2017 budget request. pag.63.

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