Malacoherpesviridae
Malacoherpesviridae | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Duplodnaviria |
Regno | Heunggongvirae |
Phylum | Peploviricota |
Classe | Herviviricetes |
Ordine | Herpesvirales |
Famiglia | Malacoherpesviridae |
Generi | |
I Malacoherpesviridae sono una famiglia di virus a dsDNA facente parte dell'ordine Herpesvirales, nel regno Heunggongvirae (nel gruppo I della Classificazione di Baltimore).[1]
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]I virioni sono di forma sferica, dotati di involucro all'interno del quale vi sono due strati di tegumento (tegumento esterno e tegumento interno) che racchiudono il capside. Il virione ha un raggio di 150 nm ed è dotato di glicoproteine superficiali transmembrana. Il tegumento non presenta una struttura riconoscibile, è formato da proteine disposte spesso in maniera asimmetrica. Il capside, formato da 162 capsomeri, ha un diametro di 100-110 nm e simmetria icosaedrica[2].
Genoma
[modifica | modifica wikitesto]Il genoma è costituito da una singola molecola di DNA a doppio filamento lunga 134 kbp, ancorata alle pareti interne del capside. Il contenuto guanina+citosina è variabile a seconda della specie dal 35% al 75%[2].
Replicazione
[modifica | modifica wikitesto]Il virus si replica nelle cellule di alcuni molluschi. Il virus sfrutta recettori superficiali della cellula ospite per fondere l'involucro con la membrana cellulare e rilasciare nel citoplasma il capside e le proteine del tegumento. Attraverso i pori nucleari, il capside viene trasportato nel nucleo, dove viene rilasciato il DNA. I primi geni trascritti servono a promuovere la trascrizione di ulteriori geni virali da parte della RNA polimerasi II dell'ospite. Le proteine così prodotte vengono riportate nel nucleo e servono per la replicazione del DNA. Dopo la sintesi di numerose copie del genoma virale, vengono trascritti i geni tardivi, che codificano per le proteine strutturali e per altre. Anche queste proteine vengono riportate nel nucleo, dove le particelle virali vengono assemblate. I virioni così formati attraversano la membrana nucleare, modificata da alcune glicoproteine virali, l'apparato di Golgi e la membrana cellulare[3].
In alcuni casi il genoma virale si può integrare in quello dell'ospite e rimanere latente replicandosi come episoma insieme al DNA cellulare[3].
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Vi è un unico genere riconosciuto dall'ICTV nel release del 2009[1], ma studi successivi hanno individuato una nuova specie di herpesvirus che colpisce i molluschi, che è stata inserita nella stessa famiglia in un nuovo ordine[4].
- Genere Ostreavirus
- Specie Ostreid herpesvirus 1
- Genere Aurivirus
- Specie Haliotid herpesvirus 1
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cann Alan J., Elementi di virologia molecolare, Casa Editrice Ambrosiana, ISBN 88-408-1363-2.
- Andrew J. Davison, Herpesvirus systematics, in Veterinary Microbiology, vol. 16, n. 143, giugno 2010, pp. 52-69, DOI:10.1016/j.vetmic.2010.02.014, PMC PMC2995426.
- La Placa M., Principî di microbiologia medica, Società editrice Esculapio, ISBN 978-88-7488-255-7.
- Savin Keith W., Cocks Benjamin J., Wong Frank, Sawbridge Tim, Cogan Noel, Savage David, Warner Simone, A neurotropic herpesvirus infecting the gastropod, abalone, shares ancestry with oyster herpesvirus and a herpesvirus associated with the amphioxus genome, in Virology Journal, vol. 7, n. 308, novembre 2010, DOI:10.1186/1743-422X-7-308, PMID 21062506, PMC PMC2994540.
- Wagner Edward K., Hewlett Martinez J., Basic virology, Blackwell Publishing, ISBN 1-4051-4715-6.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Malacoherpesviridae
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Herpesviridae, su Universal Virus Database dell'ICTV. URL consultato il 25 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2013).
- (EN) Malacoherpesviridae su ViralZone
- (EN) Herpesviridae su MicrobeWiki
- (EN) ICTV taxonomy 2009, su ictvonline.org. URL consultato il 6 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2011).