S 1 (sommergibile Italia 1915)
S 1 | |
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L’S 1 ai tempi del servizio nella Royal Navy | |
Descrizione generale | |
Tipo | sommergibile di piccola crociera |
Classe | S |
Proprietà | Royal Navy Regia Marina |
Cantiere | Scott, Greenock |
Impostazione | 23 agosto 1912 |
Varo | 28 febbraio 1914 |
Entrata in servizio | 5 agosto 1914 (Royal Navy) 15 settembre 1915 (Regia Marina) |
Radiazione | 23 novembre 1919 |
Destino finale | demolito |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 303 t |
Dislocamento in emersione | 254 t |
Lunghezza | 45,17 m |
Larghezza | 4,22 m |
Pescaggio | 3,06 m |
Profondità operativa | 40 m |
Propulsione | 2 motori Diesel FIAT da 650 CV 2 motori elettrici Scott da 360 cv complessivi 2 eliche |
Velocità in immersione | 9 nodi |
Velocità in emersione | 13,3 nodi |
Autonomia | in emersione 1700 miglia nautiche a 8 nodi in immersione 60 mn a 4 nodi |
Equipaggio | 2 ufficiali, 24 sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Siluri | 2 tubi lanciasiluri da 450 mm a prua 2 tubi lanciasiluri da 450 mm a poppa 4 siluri |
Note | |
Motto | Ab imo ad victoriam[1] |
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L’S 1 è stato un sommergibile della Regia Marina, in precedenza appartenuto alla Royal Navy.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il servizio per la Royal Navy
[modifica | modifica wikitesto]L’S 1 prestò servizio solo per pochi mesi nella Marina britannica.
Nel giugno 1915, mentre si trovava in missione, fu colto da un guasto ai motori; l'equipaggio del sommergibile assalì e catturò un peschereccio tedesco, l’Ost, e lo impiegò per rimorchiare il sommergibile alla base.
Nello stesso mese la Regia Marina, entrata nel frattempo in guerra a fianco delle potenze della Triplice intesa, chiese ed ottenne la cessione dell’S 1 e dei suoi due gemelli da parte degli inglesi (i tre sommergibili erano infatti stati costruiti su progetto italiano ed erano molto simili a quelli in servizio nella Regia Marina).
La cessione alla Regia Marina ed il servizio sotto bandiera italiana
[modifica | modifica wikitesto]Tra la metà di settembre e l'inizio di novembre 1915 ebbe luogo il trasferimento dal Regno Unito alla base di La Spezia.
Una volta operativo, il sommergibile fu dislocato a Taranto, agli ordini del tenente di vascello Ottavio Siccoli.
In un primo tempo operò in funzione difensiva nel golfo di Taranto.
Tra maggio e giugno 1916 svolse quattro missioni offensive al largo di Capo Medela e Punta d'Ostro, a meridione di Cattaro, facendo in tale periodo base a Venezia[2].
Nel settembre dello stesso anno, necessitando di lavori ai motori (che davano molti problemi, come sulle unità gemelle), fu disarmato a La Spezia.
Nel gennaio 1917, a lavori ultimati, fu stanziato a Brindisi – comandante del sommergibile era al momento il tenente di vascello Francesco Quentin, poi rimpiazzato dal parigrado Gancia[3] – e sino a luglio svolse dieci missioni difensive al largo della base pugliese.
Inviato all'Arsenale di La Spezia il 22 agosto 1917, vi fu disarmato il 20 settembre 1918 e rimase in tale stato sino al 23 gennaio 1919, data della sua radiazione.
Fu successivamente demolito.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ I motti delle navi italiane, Roma, Ufficio Storico della Marina Militare, 1998, p. 77.
- ^ Franco Favre, p. 175.
- ^ Franco Favre, p. 208.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Franco Favre, La Marina nella Grande Guerra. Le operazioni aeree, navali, subacquee e terrestri in Adriatico, Gaspari Editore, 2008, ISBN 978-88-7541-135-0.