Classe S (sommergibile Italia 1913)

Classe S
Piani di costruzione della classe S
Descrizione generale
Tiposommergibile di piccola crociera
ProprietàRoyal Navy
Regia Marina
Ordine3
CantiereScott, Greenock
Impostazione1913-1915
Varo1914-1915
Entrata in servizio1914-1915 (Royal Navy)
settembre 1915 (Regia Marina)
Radiazione1919
Caratteristiche generali
Dislocamento in immersione303 t
Dislocamento in emersione254 t
Lunghezza45,17 m
Larghezza4,22 m
Pescaggio3,06 m
Profondità operativa40 m
Propulsione2 motori Diesel FIAT da 650 CV
2 motori elettrici Scott da 360 cv complessivi
2 eliche
Velocità in immersione 9 nodi
Velocità in emersione 13,3 nodi
Autonomiain emersione 1700 miglia nautiche a 8 nodi
in immersione 60 mn a 4 nodi
Equipaggio2 ufficiali, 24 sottufficiali e marinai
Armamento
Siluri2 tubi lanciasiluri da 450 mm a prua,
2 tubi lanciasiluri da 450 mm a poppa,
4 siluri
dati tratti da[1]
voci di classi di sommergibili presenti su Wikipedia

La classe S è stata una classe di sommergibili della Regia Marina, in precedenza appartenuto alla Royal Navy.

Progetto, costruzione e caratteristiche

[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione di questa classe derivò da un accordo, nato nel 1910, tra i cantieri britannici Scott di Greenock ed il cantiere italiano FIAT del Muggiano, costruttore dei sommergibili di piccola crociera tipo «Laurenti»[1].

Il progetto della classe S derivava da quello di un sommergibile italiano in costruzione nello stesso periodo, l’Argonauta[1].

Tuttavia i motori di questi sommergibili dimostrarono grossi problemi: i continui guasti obbligarono ad un servizio molto breve e saltuario (l’S 3 non svolse mai missioni di guerra)[1].

Storia e unità

[modifica | modifica wikitesto]

La classe era composta da tre unità:

Le prime due operarono per breve tempo per la Royal Navy, con l'unico risultato della cattura, nel giugno 1915, del peschereccio tedesco Ost ad opera dell’S 1.

Nel giugno 1915, la Regia Marina, essendo l'Italia entrata nel frattempo in guerra a fianco delle potenze della Triplice intesa, chiese ed ottenne la cessione delle tre unità (l'S 3 si trovava in quel momento alle prove) da parte degli inglesi[1].

Il trasferimento dal Regno Unito alla base di La Spezia ebbe luogo tra il settembre ed il novembre 1915[1].

Operarono nell'Adriatico meridionale senza risultati, perseguitati dalle continue avarie; sostituiti infine dalle unità della classe F, furono relegati al ruolo di difesa dei porti o di unità addestrative, venendo radiati nel 1919 e demoliti[1].

  Portale Marina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Marina