Governo Orlando
Governo Orlando | |
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Stato | Italia |
Presidente del Consiglio | Vittorio Emanuele Orlando |
Coalizione | Unità nazionale |
Legislatura | XXIV |
Giuramento | 30 ottobre 1917 |
Dimissioni | 19 giugno 1919 |
Governo successivo | Nitti I 23 giugno 1919 |
Il governo Orlando è stato in carica dal 30 ottobre 1917[1] al 23 giugno 1919[2] per un totale di 601 giorni, ovvero 1 anno 7 mesi e 24 giorni. In seguito ai risultati fallimentari dei trattati di pace di Parigi, il governo venne sfiduciato con 262 voti contro 78.
Situazione parlamentare
[modifica | modifica wikitesto]Camera | Collocazione | Partiti | Seggi |
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Camera dei deputati[3] | Maggioranza | UL (270), PSR (19), PR (62) | 351 / 508 |
Appoggio esterno | PDC (29), PD (11), UEC (20), CC (9), Rad.In (11) | 80 / 508 | |
Opposizione | PS (52), PRI (8), Rep.Ind (9), SI (8) | 77 / 508 |
Compagine di governo
[modifica | modifica wikitesto]- Composizione del governo:
- Unione Liberale
- Partito Socialista Riformista Italiano
- Partito Radicale Italiano
- Indipendenti e militari
Composizione
[modifica | modifica wikitesto]Carica | Titolare | Sottosegretari | ||
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Presidenza del Consiglio dei ministri | Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio | |||
Presidente del Consiglio dei ministri | Vittorio Emanuele Orlando (UL) | Carica non assegnata | ||
Vicepresidente del Consiglio dei ministri | Giovanni Villa (dal 18 gennaio 1919 al 23 giugno 1919) | |||
Gaspare Colosimo (UL) (dal 9 marzo 1919) | ||||
Ministri senza portafoglio | ||||
Ministri senza portafoglio | Leonida Bissolati Bergamaschi (PSRI) (dal 29 novembre 1917 al 17 gennaio 1919) | |||
Antonio Fradeletto (UL) (dal 18 gennaio 1919 al 17 giugno 1919) | ||||
Giovanni Villa (dal 18 gennaio 1919) | ||||
Silvio Crespi (UL) (dal 18 giugno 1919) | ||||
Ministero | Ministri | Sottosegretari di Stato | ||
Affari esteri | Sidney Sonnino (UL) | |||
Interno | Vittorio Emanuele Orlando (UL) (fino al 17 gennaio 1919) |
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Giovanni Villa (dal 18 gennaio 1919 all'8 marzo 1919) | ||||
Gaspare Colosimo (UL) (dal 9 marzo 1919) | ||||
Approvvigionamenti e consumi alimentari[5] | Silvio Crespi (UL) (dal 22 maggio 1918 al 18 giugno 1919) |
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Maggiorino Ferraris (UL) (dal 18 giugno 1919) | ||||
Armi e trasporti[6] | Giovanni Villa |
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Assistenza militare e pensioni di guerra[7] | Leonida Bissolati Bergamaschi (PSRI) (dal 1º novembre 1917 al 21 dicembre 1918) |
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Vittorio Zupelli (Ind.) (dal 1º gennaio 1919 al 17 gennaio 1919) | ||||
Giuseppe Girardini (PR) (dal 18 gennaio 1919) | ||||
Agricoltura | Giambattista Miliani (fino al 17 gennaio 1919) |
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Vincenzo Riccio (UL) (dal 18 gennaio 1919) | ||||
Industria, Commercio e Lavoro | Augusto Ciuffelli (UL) |
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Colonie | Gaspare Colosimo (UL) | |||
Finanze | Filippo Meda (Ind.) | |||
Tesoro | Francesco Saverio Nitti (PR) (fino al 17 gennaio 1919) |
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Bonaldo Stringher (dal 18 gennaio 1919) | ||||
Giustizia e Affari di Culto | Ettore Sacchi (PR) (fino al 17 gennaio 1919) | |||
Luigi Facta (UL) (dal 18 gennaio 1919) | ||||
Trasporti Marittimi e Ferroviari | Riccardo Bianchi (Ind.) (fino al 14 maggio 1918) |
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Giovanni Villa (dal 15 maggio 1918 al 17 gennaio 1919) | ||||
Giuseppe de Nava (UL) (dal 18 gennaio 1919) | ||||
Guerra | Vittorio Luigi Alfieri (Ind.) (fino al 20 marzo 1918) |
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Vittorio Zupelli (Ind.) (dal 21 marzo 1918 al 17 gennaio 1919) | ||||
Enrico Caviglia (Ind.) (dal 18 gennaio 1919) | ||||
Lavori Pubblici | Luigi Dari (UL) (fino al 31 dicembre 1918) | |||
Ivanoe Bonomi (PSRI) (dal 1º gennaio 1919) | ||||
Marina | Alberto Del Bono (Ind.) | |||
Poste e Telegrafi | Luigi Fera (PR) | |||
Pubblica Istruzione | Agostino Berenini (PSRI) | |||
Armi e Munizioni[9] | Alfredo Dallolio (Ind.) (fino al 14 maggio 1918) |
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Vittorio Zupelli (Ind.) (dal 15 maggio 1918) | ||||
Terre liberate dal nemico[10] | Antonio Fradeletto (UL) (dal 19 gennaio 1919) |
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Cronologia
[modifica | modifica wikitesto]1917
[modifica | modifica wikitesto]- 30 ottobre 1917 – Alle ore 18:00 il governo di Vittorio Emanuele Orlando giura al Palazzo del Quirinale nelle mani del Re, entrando ufficialmente in carica. Nel frattempo prosegue la ritirata del Regio Esercito verso il fiume Tagliamento.[11]
- 7 novembre 1917 – Orlando e il ministro degli esteri Sidney Sonnino tengono la conferenza di Rapallo con il presidente francese Paul Painlevé, il primo ministro inglese David Lloyd George e le relative rappresentanze militari. Nel frattempo prosegue la ritirata del Regio Esercito che prosegue oltre il fiume Tagliamento.[12]
- 8 novembre 1917 – In seguito alla conferenza di Rapallo viene costituito il consiglio supremo di guerra alleato. Il maresciallo d'Italia Luigi Cadorna e sostituito nel comando da Armando Diaz.[13]
- 29 novembre 1917 – Orlando con la delegazione italiana partecipa alla prima riunione del consiglio supremo di guerra alleato a Parigi. Il Regio Esercito è ormai assestato lungo il Piave.[14]
- 22 dicembre 1917 – Il deputato Paolo Carcano propone di votare la fiducia al governo in segno di unità nazionale. Il governo ottiene la fiducia (345 sì, 50 no).[15]
- 31 dicembre 1917 – Su richiesta del ministro del tesoro Francesco Saverio Nitti inizia l'emissione di un quinto prestito nazionale con interesse annuo del 5% per sostenere le spese di guerra.[16][17]
1918
[modifica | modifica wikitesto]- 18 gennaio 1918 – Il governo istituisce la commissione d'inchiesta sulla battaglia di Caporetto.[18]
- 24 gennaio 1918 – Orlando e il commissario generale per gli approvvigionamenti e consumi Silvio Crespi si recano a Londra per discutere sulla mancanza di cereali e carbone necessario per le ferrovie.[19]
- 29 gennaio 1918 – I colloqui di Londra si concludono positivamente. Nella notte Orlando, il ministro degli esteri Sidney Sonnino e la delegazione italiana, giungono a Parigi per un convegno a Versailles con gli Alleati.[20] La conferenza si conclude il 3 febbraio.[21]
- 13 febbraio 1918 – Alla riapertura della Camera il governo comunica il contenuto del patto di Londra firmato il 26 aprile 1915 all'oscuro del Parlamento. Il patto era già stato pubblicato in Russia nel novembre 1917 nel corso della rivoluzione d'ottobre.[22]
- 23 febbraio 1918 – Il deputato Ugo di Sant'Onofrio del Castillo propone di votare la fiducia al governo in seguito alle discussioni relative al patto di Londra. Al governo è riconfermata la fiducia (342 sì, 44 no).[23]
- 14 marzo 1918 – Il ministro della guerra Vittorio Luigi Alfieri annuncia che il 20 marzo saranno chiamati alle armi i ragazzi nati nell'anno 1900.[24][25]
- 20 marzo 1918 – Vittorio Luigi Alfieri si dimette ufficialmente dalla carica di ministro della guerra dopo aver presentato le dimissioni al presidente del consiglio il 6 marzo. Viene sostituito in giornata da Vittorio Italico Zuppelli.
- 15 maggio 1918 – Si dimettono il ministro delle armi e munizioni Alfredo Dallolio e il ministro dei trasporti marittimi e ferroviari Riccardo Bianchi: il primo sostituito ad interim dal ministro della guerra Zuppelli, il secondo da Giovanni Villa.
1919
[modifica | modifica wikitesto]- 8 giugno 1919 - Orlando incontra a Oulx il vicepresidente Gaspare Colosimo per discutere della questione adriatica.[26]
- 19 giugno 1919 - La proposta del governo di riunire la Camera in seduta segreta per discutere dell'esito della conferenza di pace di Parigi è respinta (con 259 no, 78 sì), tra i voti contrari quelli di Giovanni Giolitti, Antonio Salandra e Giovanni Antonio Colonna di Cesarò. A seguito del voto negativo Orlando rassegna le dimissioni al re Vittorio Emanuele III. Il governo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti.[27]
- 20 giugno 1919 - Il Re inizia le consultazioni convocando il Presidente del Senato, Adeodato Bonasi, e il Presidente della Camera, Giuseppe Marcora. In seguito ai colloqui, particolarmente intensi quelli con Giovanni Giolitti, il re incarica in via ufficiosa l'ex-ministro del tesoro Francesco Saverio Nitti[28]
- 23 giugno 1919 - Dopo la formazione, la presentazione e il giuramento nelle mani del Re del nuovo esecutivo guidato da Francesco Saverio Nitti, termina ufficialmente il Governo Orlando.[29]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il nuovo Ministero costituito, su archiviolastampa.it, 31 ottobre 1917, p. 1.
- ^ Uno spunto di programma nella circolare di Nitti ai prefetti, su archiviolastampa.it, 24 giugno 1919, p. 1.
- ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipino al processo di controllo del rapporto di fiducia con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo è la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.
- ^ Sottosegretario con funzioni di Commissario generale per gli approvvigionamenti ed i consumi alimentari fino al 22 maggio 1918
- ^ Ministero istituito in sostituzione del Commissariato con Regio Decreto n. 700 del 22 maggio 1918
- ^ Ministero istituito con Decreto Luogotenenziale n. 1318 del 13 settembre 1918
- ^ Ministero istituito con Decreto Luogotenenziale n. 1812 del 1º novembre 1917
- ^ Sottosegretario per l'Approvvigionamento delle materie prime
- ^ Ministero istituito con R.D. n. 980 del 16 giugno 1917
- ^ Ministero istituito con Decreto Luogotenenziale n. 41 del 19 gennaio 1919
- ^ Il nuovo Ministero costituito, in La Stampa, 31 ottobre 1917.
- ^ Un'importante conferenza a Rapallo tra i primi Ministri e i Capi militari d'Italia, d'Inghilterra e di Francia, in La Stampa, 8 novembre 1917.
- ^ Cadorna sostituito da Diaz nel Comando Supremo. La costituzione di un Comitato militare interalleato, in La Stampa, 9 novembre 1917.
- ^ La prima riunione della Conferenza degli Alleati, in La Stampa, 30 novembre 1917.
- ^ La Camera vota la fiducia al Governo, in La Stampa, 23 dicembre 1917.
- ^ L'emissione di un nuovo Prestito Nazionale consolidato al 5 per cento, in La Stampa, 1º gennaio 1918.
- ^ Regio decreto 6 dicembre 1917, n. 1860, in materia di "Che autorizza l'emissione di un quinto prestito nazionale mediante inscrizione nel gran libro del Debito pubblico di rendita consolidata all'interesse annuo del 5%, esente da ogni imposta presente e futura, e non soggetto a conversione a tutto il 1931."
- ^ La Commissione d'inchiesta, in La Stampa, 19 gennaio 1918.
- ^ L'On. Orlando a Londra, in La Stampa, 25 gennaio 1918.
- ^ Il convegno di Versailles, in La Stampa, 30 gennaio 1918.
- ^ La chiusura della Conferenza di Versailles, in La Stampa, 4 febbraio 1918.
- ^ La discussione politica alla Camera. Lettura del trattato di Londra, in La Stampa, 14 febbraio 1918.
- ^ Le dichiarazioni di Sonnino e Orlando alla Camera. Una commovente manifestazione patriottica - La Camera vota a grandissima maggioranza la fiducia e sospende i lavori, in La Stampa, 24 febbraio 1918.
- ^ I giovani della classe 1900 chiamati alle armi per il 20 marzo, in La Stampa, 15 marzo 1918.
- ^ Decreto legislativo luogotenenziale 10 febbraio 1918, n. 132, in materia di "Con cui si ordina l'inizio delle operazioni di leva sui giovani nati nell'anno 1900, escludendosi l'applicazione dell'art. 119 del testo unico della legge sul reclutamento del R. esercito, approvato con R. decreto 24 dicembre 1911, n. 1497. (018U0132)"
- ^ Il convegno degli on. Orlando e Colosimo a Oulx, in La Stampa, 9 giugno 1919.
- ^ Il Ministero Orlando è caduto dopo un voto contrario della Camera, in La Stampa, 20 giugno 1919.
- ^ Verso un Ministero Nitti-Tittoni?, in La Stampa, 21 giugno 1919.
- ^ Uno spunto di programma nella circolare di Nitti ai prefetti, in La Stampa, 24 giugno 1919.
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