Governo Salandra I
Governo Salandra I | |
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Stato | Italia |
Presidente del Consiglio | Antonio Salandra (Liberale) |
Coalizione | Liberali |
Legislatura | XXIV |
Giuramento | 21 marzo 1914 |
Dimissioni | 31 ottobre 1914 |
Governo successivo | 5 novembre 1914 |
Il Governo Salandra I fu in carica dal 21 marzo[1] al 5 novembre 1914[2] per un totale di 229 giorni, ovvero 7 mesi e 15 giorni.
Situazione parlamentare
[modifica | modifica wikitesto]Camera | Collocazione | Partiti | Seggi |
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Camera dei deputati[3] | Maggioranza | UL (270) | 270 / 508 |
Appoggio esterno | PDC (29), PR (62), PD (11), UEC (20), CC (9), Rad.In (11) | 142 / 508 | |
Opposizione | PS (52), PRI (8), PSR (19), Rep.Ind (9), SI (8) | 96 / 508 |
Composizione
[modifica | modifica wikitesto]Cronologia
[modifica | modifica wikitesto]- 18 ottobre 1912: il Trattato di Losanna sancisce la fine della guerra italo-turca e l'acquisizione italiana di Tripolitania, Cirenaica, Fezzan in Nord Africa e del Dodecaneso nell'Egeo
- 27 novembre 1913: si apre la XXIV legislatura, successiva alle elezioni politiche del 26 ottobre; i liberali detengono una maggioranza assoluta di 270 su 443 seggi
- 4 marzo 1914: viene approvato con 363 lo stanziamento di fondi per lo sviluppo delle nuove colonie; i radicali fuoriescono dal governo in disaccordo con Giolitti
- 10 marzo 1914: a causa dell'uscita dei radicali e le crescenti critiche da parte della stessa maggioranza, Giolitti rassegna le dimissioni
- 21 marzo 1914: su raccomandazione di Giolitti, re Vittorio Emanuele III affida l'incarico di governo ad Antonio Salandra, che riceve la fiducia della Camera dei deputati lo stesso giorno
- 7 giugno 1914: esplode un'insurrezione sindacale ad Ancona (Settimana rossa), conclusa dopo 7 giorni e per la quale il governo aveva evitato l'intervento militare
- 28 giugno 1914: viene ucciso in un attentato a Sarajevo l'erede al trono viennese Francesco Ferdinando; il supposto coinvolgimento serbo causerà l'effetto domino che porterà alla prima guerra mondiale
- Luglio 1914: in seguito all'assassinio di Francesco Ferdinando si innesca la "crisi di luglio"; entro il 4 agosto esplode la guerra tra gli imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria e Turchia) e la triplice intesa (Russia, Francia e Regno Unito)
- 20 agosto 1914: muore Papa Pio X, che aveva favorito un cauto riavvicinamento dei cattolici alla politica italiana (Il Fermo Proposito)
- 3 settembre 1914: viene eletto pontefice Papa Benedetto XV, dichiaratamente pacifista e favorevole alla neutralità
- 16 ottobre 1914: muore a Roma il ministro degli esteri San Giuliano, che stava elaborando le eventuali condizioni per un intervento dell'Italia nella guerra
- 5 novembre 1914: al fine di effettuare un largo rimpasto di governo e finalizzarlo alla questione dell'eventuale intervento italiano nella guerra, Salandra rimette il suo incarico al re, ottenendo la riconferma regia; lo stesso giorno, viene approvata la fiducia al governo Salandra II
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il giuramento dei ministri in Quirinale, su archiviolastampa.it, 22 marzo 1914, p. 1.
- ^ Il Ministero Salandra-Sonnino ufficialmente annunciato, su archiviolastampa.it, 6 novembre 1914, p. 1.
- ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipino al processo di controllo del rapporto di fiducia con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo è la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.
Altri progetti
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