Montechiari
Montechiari frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Pisa |
Comune | Palaia |
Territorio | |
Coordinate | 43°36′39.02″N 10°41′47.64″E |
Altitudine | 140 m s.l.m. |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Montechiari è una frazione del comune italiano di Palaia, nella provincia di Pisa, in Toscana.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il borgo di Montechiari è situato in Valdera sulla cima di una collina di posta alla destra del torrente Roglio. Il paese si affaccia sulla piana dove sorge Forcoli, e confina ad est con la frazione di Montacchita.
Montechiari dista circa 9 km dal capoluogo comunale e poco più di 40 km da Pisa.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio di Montechiari risulta abitato già in epoca etrusca di età arcaica (VI-V secolo a.C.).[1] Alcuni ritrovamenti testimoniano la presenza di un insediamento di una certa importanza lungo la strada tra Montechiari e Montacchita, strada che costituiva allora un'importante via di comunicazione tra le città di Pisa e Volterra.[1] Sempre nei dintorni di Montechiari sono stati individuati alcuni resti di archeologia industriale, perlopiù strutture produttive di laterizi, ovvero fornaci documentate tra la fine del Medioevo e l'età moderna poste solitamente nei pressi di ville padronali, in quanto costruite in funzione dei cantieri per l'edificazione della villa stessa e poi mantenute anche successivamente per scopi di manutenzione.[2][3]
Il borgo di Montechiari è nato in epoca medievale come castello, ma venne incendiato e distrutto nel 1362 in quanto ritrovatosi al centro di alcune battaglie tra Pisa e Firenze.[4] Il castello non venne ricostruito, in quanto né il Targioni Tozzetti, che riporta di aver visitato il paese nelle sue Relazioni (1768)[5], e né il Repetti nel suo Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana fanno menzione alcuna di questo castello. Ciò che rimane dell'area castellana di Montechiari è l'imponente villa con torre merlata situata nella parte più alta del paese, ancora oggi proprietà della nobile famiglia Dell'Agnello e impiegata a fini turistici.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Monica Baldassarri e Giulio Ciampoltrini, Forme di insediamento di età arcaica nel territorio di Pisa: considerazioni sull'abitato di Montacchita di Palaia (Pisa), in Studi Etuschi, Pisa, 2006, pp. 47–83.
- ^ Antonio Alberti, Acheologia medievale in Valdera. Un quadro d'insieme, San Miniato, Bongi, 2012, pp. 139–140.
- ^ Antonio Alberti, La fornace per laterizi di Malvecchiaia a Marti, in I maestri dell'argilla. L'edilizia in cotto, la produzione di laterizi e di vasellame nel Valdarno Inferiore tra Medioevo ed Età Moderna, Pisa, 2006, pp. 153–161.
- ^ Giuseppe Caciagli, Pisa e la sua provincia, vol. 2, Pisa, Colombo Cursi Editore, 1972, p. 726.
- ^ Giovanni Targioni Tozzetti, Relazioni d'alcuni viaggi fatti in diverse parti della Toscana per osservare le produzioni naturali, e gli antichi monumenti di essa. Volume I, Firenze, 1768, p. 153.
- ^ Villa Il Torrino, sito ufficiale.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Caciagli, Pisa e la sua provincia, vol. 2, Pisa, Colombo Cursi Editore, 1972, p. 726.
- Giulio Ciampoltrini, Gli Etruschi della Valdera. Forme dell'insediamento fra VII e VI secolo a.C., collana Quaderni Rete Museale Valdera, n. 1, Pisa, Felici Editore, 2006.